Politiche del lavoro in Basilicata, Pietro Simonetti (Cseres): “Bardi sblocchi i finanziamenti”. Di seguito la nota integrale.
Questa mattina Il Liguidatore dell’Asi di Potenza si è presentato in sede.
Ha rassicurato: collaboriamo tutti per liquidare e assicurare diritti, stipendi e creditori.
Un altro inizio nella intricata storia di una vicenda che ora consiste in un consorzio in liquidazione, quella di Matera con le aree vuote e dismesse che vive per le attività di gestione dei rifiuti ed energetici, olio di palma per la centrale di Tecno parco. La costituzione di Api Bas, una spa per attività di promozione e gestione della zes, incentivi di detassazione e bonifica di siti fermi da oltre 10 anni.
Un quadro di riferimento non all’altezza dello scenario nazionale ed europeo mentre si decide dove Stellatis deve allocare in Italia il mega investimento per produrre batterie di nuova generazione e riallocare i volumi produttivi ed i nuovi prodotti.
Nel contempo Bardi, che forse ignora la questione, tra poco dovrà scontare un commissario ad acta per l’effettuazione del concorso per le 70 assunzioni finanziate da due anni dal Governo con 1,2 milioni per la rete dei centri dell’impiego della Basilicata.
Bardi non sa neanche che l’Osservatorio del lavoro, uno dei perni per conoscere la situazione occupazionale, la disoccupazione e tutto il resto, è bloccato da oltre tre anni per la mancata nomina del Comitato scientifico. Il Comitato Regionale di coordinamento non ha al momento, dopo due anni, prodotto nulla.
Nel contesto rimane bloccata la delibera, sempre presentata da Bardi, per il completamento della Centro di accoglienza di Scanzano per la lotta al caporalato. Non è finita qui. L’Arlab, nonostante l’impegno di pochi, non ha prodotto programmi di formazione, neanche continua.In Basilicata niente formazione per il lavoro.
In sintesi estrema:niente politica industriale, niente formazione e politiche attive per il lavoro immaginate come si affronta la vicenda Stellatis.