Le opportunità messe in campo dal Pon Inclusione con i due avvisi pubblici, 3/2016 e 4/2016 sono state al centro di un incontro svoltosi questa mattina, a Matera, organizzato dall’Adg Fse 2014/2020 e dal dipartimento regionale Politiche per la persona. Hanno partecipato, oltre all’assessore regionale, Flavia Franconi, l’adg Fse, Franco Pesce, Il direttore generale del dipartimento Politiche per la persona, Donato Pafundi, e Pietro Tagliatesta, coordinatore del Pon inclusione.
A spiegare nel dettaglio i due avvisi pubblici è stato Tagliatesta.
Le risorse disponibili per la Basilicata attestate sull’avviso n.3/2016 “Proposte di intervento per attuazione del Sia, Sostegno inclusione attiva”, ammontano a circa 16 milioni e mezzo. I beneficiari sono gli ambiti territoriali tramite il Comune capofila e l’avviso è destinato alle famiglie in condizioni di bisogno. Prevede un sussidio economico alle famiglie con minori, disabili, donne in stato di gravidanza, in condizione di povertà accompagnate all’adesione di un progetto di attivazione sociale e lavorativa (crescita delle competenze, percorsi di accesso al lavoro, frequenza e merito scolastico, etc.). Gli interventi prevedono: segretariato sociale per progetti personalizzati e accesso; servii sociali professionali per presa in carico; messa in rete e coordinamento dei servizi in particolare con il no profit. Le azioni ammissibili sono: rafforzamento dei servizi sociali; interventi socioeducativi e reinserimento lavorativo; promozione di accordi collaborazione in rete. La scadenza di questo avviso è il 30 dicembre 2016.
Le risorse disponibili per la Basilicata per l’avviso n.4/2016 “Fondo di aiuti europei agli indigenti, programmazione 2014-2020, Programma operativo per la fornitura di prodotti alimentari e assistenza materiale di base”, ammontano a 300 mila euro. In questo caso possono candidare le proposte le Regioni in partenariato con Ambiti territoriali individuati o enti territoriali delegati dalle regioni, mentre i destinatari sono persone in condizione di marginalità estrema con particolare riferimento alle persone senza dimora. Due le azioni previste: quelle dirette alle persone e quelle di sistema per il rafforzamento dei servizi e delle reti. Anche per questo avviso la scadenza è il 30 dicembre 2016.
“Oggi – ha detto Pafundi – siamo in una fase di transizione. In ogni caso la Regione Basilicata ha organizzato una struttura di supporto a tutti gli ambiti territoriali. Abbiamo la necessità di mettere a punto un sistema di monitoraggio delle attività che si vanno determinando mettendo in rete tutti gli attori. Anche perchè siamo consapevoli che a volte anche alcuni piccoli problemi possono mettere in crisi la macchina amministrativa. Le azioni di oggi vanno inserite in un contesto più ampio anche al fine di ottimizzare l’uso delle risorse”.
“L’Italia era uno dei paesi, insieme alla Grecia – ha detto Tagliatesta – che ancora non aveva una misura di contrasto alla povertà assoluta e a quella infantile. Con il Sia abbiamo programmato, nell’ambito dell’azione passiva, per il 2016 un investimento di circa 650 milioni di euro e per il 2017 di circa un miliardo di euro”.
“Ora – ha concluso Pesce – è importante cogliere questa opportunità messa a disposizione dal Pon nazionale che si integra perfettamente con le misure previste dal Fondo sociale europeo 2014-2020 della Basilicata. Si tratta ora di fare rete fra tutti gli attori in considerazione del fatto che la Regione Basilicata programma e monitora le attività, non sottraendosi al ruolo di supporto per i comuni, che devono saper cogliere tutte le misure a loro disposizione per contrastare la povertà e il disagio”.
Franconi: “I comuni colgano le opportunità del Pon Inclusione”
L’assessore regionale alle Politiche per la persona: “Il governo regionale sta facendo la sua parte, ma occorre lo sforzo di tutti gli attori in campo per costruire un sistema di welfare capace di dare risposte alle persone in difficoltà”
“I Comuni lucani devono poter cogliere tutte le opportunità che il Piano Operativo nazionale mette loro a disposizione per il contrasto alla povertà e il sostegno all’inclusione attiva. E’ un’occasione che non bisogna lasciarsi sfuggire. La Regione Basilicata sta mettendo in campo tutto lo sforzo possibile per non lasciare nessuno solo, a partire dagli ultimi. Ma ogni azione rischia di cadere nel vuoto se non si cammina tutti insieme verso questo importante obiettivo. Con il governo nazionale, per la prima volta dal 1999, abbiamo ridisegnato i piani sociali di zona costruendoli su tre gambe: il settore sociale, il settore sanitario e l’inclusione lavorativa”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche per la persona, Flavia Franconi, aprendo oggi, a Matera, la conferenza organizzata dalla Regione Basilicata, dall’Autorità di gestione del Fondo sociale europeo (Fse), per incrociare quanto previsto dal Piano Operativo Nazionale (Pon) inclusione con la programmazione del Fse 2014 / 2020. “Stiamo costruendo per la prima volta in Basilicata – ha aggiunto Franconi – il fascicolo sociale connesso con il sistema sanitario, con il sistema di inclusione sociale e con l’azione lavorativa. Inoltre, stiamo sbloccando le risorse, attualmente ferme al Mise, per il programma relativo al reddito di cittadinanza, e, entro il mese di novembre, lanceremo un piano speciale sugli asili nido, partendo da alcuni comuni che si trovano in condizioni particolarmente difficili. Così come stiamo rafforzando gli investimenti sui piani sociali di zona e stiamo per attivare misure sul turismo sociale, a partire da Matera, capitale europea della cultura per il 2019, per poi estenderlo al resto della regione. Tutte queste azioni, come le altre che stiamo mettendo in campo, si muovono in modo coerente con le misure nazionali, a partire proprio dal Sia, il Sistema di Inclusione attiva previsto dal Pon Inclusione”.
A tal proposito l’assessore Franconi ha ricordato che in materia di politiche sociali, la Regione ha due compiti, quello della programmazione e quello del controllo e del monitoraggio sui risultati delle iniziativa, mentre tutta la gestione è in capo ai comuni.
“Per la prima volta il governo nazionale – ha ricordato Franconi – ha messo in campo un’azione forte e chiara di contrasto alla povertà. E’ un primo passo se si considera che nel 2012 tali fondi non esistevano. Si tratta, pertanto, di una opportunità che i Comuni devono poter cogliere”.
E’ un vero e proprio appello quello lanciato dall’assessore Franconi a tutti gli enti locali perchè sappiano cogliere questa occasione partecipando ai due bandi illustrati oggi nell’ambito del Pon inclusione, l’avviso n.3/2016 sostegno all’inclusione attiva, e l’avviso n. 4/2016, il fondo di aiuti europei agli indigenti.
“Nei prossimi giorni convocheremo anche le parti datoriali e il terzo settore perchè occorre fare rete se vogliamo costruire un sistema di welfare idoneo ai bisogni reali della persona. Organizzeremo dei tavoli specifici per aiutare i comuni a partecipare ai bandi e per accelerare le procedure, magari anche costruendo insieme modelli per i progetti personalizzati. Importante – ha aggiunto Franconi – sarà anche un’azione per individuare le opportune professionalità perchè oggi non è più sufficiente guardare all’assistente sociale così come lo guardavamo dieci anni fa. I bisogni delle persone sono cambiati, sono più complessi e occorre dare risposte adeguate a questa complessità. Penso, ad esempio, al ruolo dei mediatori culturali. Per queste ragioni abbiamo molto puntato sulla formazione degli operatori nella redazione dei piani sociali e attiveremo presto altre due tranche formative. Le azioni sul sociale le fanno le risorse umane. Senza le persone non possiamo fare alcuna riforma del welfare. Dobbiamo lavorare insieme, anche nella misurazione degli esiti, indispensabile per rendere ancora più efficaci gli investimenti e le nostre azioni”.
“L’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli, è intervenuta oggi all’incontro in Mediateca al tavolo di confronto sui fondi Pso-Fse Basilicata 2014-2020 e in particolare sul Sia, Sostegno per l’Inclusione attiva.
“A Matera sono state presentate – ha aggiunto – 150 domande di cui poche posseggono,però, effettivamente i requisiti per accedere a questo importante strumento. Affrontiamo, d’altronde, una fase particolare: soggetti che si trovano in condizioni di difficoltà, visto anche il recente momento storico e immaginando le prospettive territoriali, saranno in continuo aumento mentre nel contesto più ampio di Matera 2019 i nuclei familiari che cercano una abitazione hanno sempre più problemi a reperirne. Gli uffici delle politiche sociali, infatti, verificano ogni giorno che la maggior parte delle abitazioni si stanno trasformando in b&b o affittacamere, riducendo notevolmente le opportunità. Credo, per questo, che un lavoro sinergico con Regione ed enti possa contribuire ad individuare una soluzione a questo drammatico fenomeno”.
L’incontro che si è svolto stamane ha rappresentato un focus importante attorno al Sia, il Sostegno per l’Inclusione Attiva, ovvero una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, suddivisa in due componenti: una parte passiva (sussidio economico tramite carta di pagamento elettronica) e una parte attiva (progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa). I beneficiari sono famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne o in cui ci sia un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.