Intercettare i migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale che vivono nelle nostre città e favorirne la presa in carico. È questo l’obiettivo del progetto “LgNet2 – Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l’inclusione d’emergenza in aree urbane svantaggiate”, finanziato con le risorse europee del Fondo FAMI 2014-2020, e coordinato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione in collaborazione con Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, e Cittalia, la Fondazione Anci dedicata a promuovere e diffondere la cultura dell’accoglienza, dell’integrazione e della cittadinanza. Tra i 16 Comuni coinvolti nella rete di LgNet2, anche Potenza. I risultati delle attività sviluppate grazie al progetto saranno presto presentati attraverso una serie di video pillole e un vero e proprio docufilm, che racconteranno – attraverso le voci, le immagini, le testimonianze delle persone coinvolte – le attività sostenute e rese possibili nelle singole città.
Il progetto LgNet2 si focalizza nel sostegno ad attività in tre ambiti di azione: progetti di impegno civico, presa in carico (one stop shop e unità mobili), housing e inclusione abitativa. Scopo quello di affrontare e risolvere i fenomeni emergenziali originati dalla presenza, sul territorio nazionale, di migranti non ancora del tutto integrati da un punto di vista abitativo, lavorativo e sociale.
Gli interventi vengono portati avanti sui territori da una rete di 16 città italiane caratterizzate da una significativa presenza di migranti in condizione di particolare vulnerabilità ed emarginazione sociale: Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste e Bolzano rappresentata dall’Azienda Servizi Sociali Bolzano.
L’adesione al progetto del Comune di Potenza ha reso possibile sviluppare attività su più fronti. Nell’ambito della presa in carico sono stati realizzati tre laboratori professionali, ovvero: “Cucina multietnica”, un laboratorio di formazione e di lavoro collettivo, finalizzato a sviluppare la pratica di abilità manuali e artistiche dei migranti nel settore culinario “cucina multienica”, che li ha visti protagonisti di attività laboratoriali dall’allestimento della cucina e della sala fino alla elaborazione degli alimenti, con l’apprendimento della preparazione di cibi e piatti tipici multietnici, anche fusi con piatti tipici lucani; “Agricoltura sociale”, un laboratorio di formazione e di lavoro collettivo, finalizzato al rafforzamento delle competenze agricole in possesso del migrante, con l’obiettivo di individuare soluzioni innovative di crescita dei contesti attraverso la valorizzazione delle risorse agricole locali anche con nuove produzioni provenienti dai paesi di origine dei migranti; “Sartoria Sociale”, un laboratorio di formazione e di lavoro collettivo, finalizzato alla realizzazione degli abiti storici, da destinare ai figuranti partecipanti alla Storica Parata dei Turchi (rievocazione storica che si svolge annualmente a Potenza il 29 maggio, vigilia della festa di San Gerardo, patrono della città), in cui la realizzazione degli abiti, con metodi e tecniche artigianali, è stata accompagnata da un forte valore sociale, concretizzato nella possibilità dei cittadini stranieri di immergersi nelle tradizioni e nella storia della comunità locale. I laboratori hanno coinvolto complessivamente 41 beneficiari.
In termini di Housing-Inclusione abitativa, il progetto prevedeva azioni di Housing Sociale con l’inserimento abitativo di migranti in contesti di emergenza. L’azione di Housing Sociale è stata volta a offrire risposte rapide, ma di breve periodo, ai cittadini stranieri presenti sul territorio comunale, che versavano in condizione emergenziale di grave disagio abitativo.
Al progetto nella città di Potenza hanno collaborato le Cooperative FILEF Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglia, Sintesi e l’Associazione Human Flowers.
«Questo progetto LgNet2 ha reso la nostra città più inclusiva attraverso i vari laboratori che sono stati attivati e attraverso il rapporto diretto che si è stretto con i nostri concittadini in modo tale che ognuno ha sviluppato la propria idea di fare integrazione – ha dichiarato Fernando Picerno, Assessore alle Politiche Sociali e Istituti di Partecipazione del Comune di Potenza – Il bello ad esempio si è visto quando durante i laboratori di agricoltura i nostri concittadini hanno messo a disposizione terreni privati per far sì che i ragazzi potessero apprendere la materia praticamente. Integrazione totale che si è vista anche attraverso le manifestazioni di affetto, per esempio quando qualche signora portava il caffè ai ragazzi che facevano i laboratori, o qualcuno che portava la pizzetta e ancora qualcuno che li accompagnava in giro per la città per raccontargli le cose belle della nostra cittadina».
Il progetto LgNet2 presenta caratteristiche uniche in termini di governance, di molteplicità degli interlocutori direttamente coinvolti nelle azioni di progetto e di dimensione strategica e operativa. Un modello che si è rivelato vincente e che è stato in grado di sincronizzare il livello nazionale e quello locale, attraverso una regia unica che, pur monitorando costantemente le azioni specifiche sui territori, ha garantito omogeneità alla linea progettuale. Dopo l’esperienza positiva di LgNetEA degli anni precedenti, LgNet2 continua quindi a prendersi cura dei migranti che non hanno ancora raggiunto una piena integrazione e rinnova il modello del partenariato strategico tra Ministero, Anci e Comuni, già sperimentato, per migliorare le performance in ambito di politiche di inclusione delle nostre città. Solo attraverso la capacità dei territori di attivare progetti, modelli e strumenti ritagliati sui diversi fabbisogni locali è possibile una vera integrazione, e gli interventi mirati a migliorare le condizioni di persone regolarmente accolte, ma non ancora pienamente integrate, rappresentano un investimento per l’intera comunità. Le azioni finalizzate all’inclusione dei cittadini che vivono situazioni di marginalità – sociale, sanitaria, abitativa – incidono sul benessere e sulla sicurezza del territorio e contribuiscono a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.
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