Particolarmente atteso al cinema Comunale il secondo incontro programmato con i candidati sindaco della città di Matera, questa volta promosso dalla Caritas, rappresentata sul palco dalla Presidente Maria Cammissa. La mensa di don Giovanni Mele nella parrocchia di Piccianello, l’accoglienza garantita a persone senza tetto nella “Tenda” di via Cappuccini, la solidarietà verso i migranti di don Angelo Tataranni, l’impegno quotidiano delle Vincenziane in tutte le parrocchie di Matera rappresentano il cuore della Matera generosa e solidale che ogni giorno accoglie migranti, detenuti a fine pena ai quali in permesso vigilato per qualche giorno ma anche tanti concittadini in difficoltà, separati e persone che per diversi motivi, di salute ed economici, non possono vivere una vita “normale”. La presidente della Caritas Maria Cammisa dopo aver lanciato il video che racconta l’impegno dei volontari verso gli ultimi ha ricordato che sono oltre due mila le persone che fanno i conti con il disagio e la povertà. Una sfida che ogni giorno vede in campo un esercito di volontari della Caritas pronti non solo ad accogliere a pranzo centinaia di persone ma anche a favorire l’accesso al credito di piccoli imprenditori in difficoltà. Un impegno costante che ha permesso alla Caritas di destinare 45 mila euro per sostenere situazioni di emergenza. A raccogliere l’invito della Cammisa anche l’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina Monsignor Salvatore Ligorio, pronto a sostenere la lettera inviata nei giorni scorsi dai parroci ai candidati sindaci dei quattro comuni del Materano in cui si torna al voto il 31 maggio. Il dibattito è stato moderato al Comunale dal giornalista Vito Salinaro, impegnato nella redazione milanese dell’Avvenire. Quattro i macro-temi sviscerati per oltre due ore dai candidati sindaco Salvatore Adduce, Antonio Cappiello, Raffaello De Ruggieri, Antonio Materdomini, Angelo Tortorelli e Franco Vespe: il lavoro, la prima casa per le giovani coppie, l’inclusione sociale di immigrati, disabili e senza tetto e la famiglia, diventata l’anello debole della società moderna. I temi proposti dalla Caritas non hanno infuocato il dibattito tra i candidati sindaco ma si sono certamente distinti per le rispettive posizioni Antonio Cappiello quando ha ricordato con molto coraggio la necessità di aiutare prima i nostri concittadini in difficolta e le nostre imprese in ginocchio prima di favorire politiche per i migranti e quella di Franco Vespe, che ha ricordato la necessità di ripartire dall’agricoltura e dall’industria per creare nuovi posti di lavoro e di non limitarsi a sviluppare il turismo, che al massimo può coprire il 30% della fascia di cittadini disoccupati. Vespe ha inoltre proposto di favorire il concetto del “chilometro zero” nei ristoranti degli antichio Rioni Sassi per coniuguare al meglio turismo e agricoltura. Sul tema della casa anche in questo caso Vespe ha convinto la platea quando ha parlato di un cartello che coinvolge i principali imprenditori del comparto edile, che non ha permesso di calmierare i prezzi e di costruire quartieri dormitorio e scassati come Aquarium.
Michele Capolupo
Riportiamo di seguito l’intervento Angelo Tortorelli al dibattito promosso dalla Caritas Diocesana: Occorre affiancare il servizio di carità svolto dalle parrocchie, costruire una rete efficace che incontri le aspettative delle fasce sociali più deboli. Dare risposte concrete alle emergenze del lavoro, della casa, delle famiglie tradizionali”.
“Abbiamo innanzitutto il dovere di ringraziare le parrocchie, la Caritas e le associazioni di volontariato che operano a sostegno delle fasce più disagiate della popolazione, perchè senza il loro prezioso contributo avremmo una situazione sociale ancora più esplosiva. Le parrocchie sono le “sentinelle di carità” che hanno il “termometro” della situazione. Ed è un termometro bollente. Certo, siamo tutti euforici del risultato straordinario di Matera 2019 e delle possibili ricadute positive, ma non dimentichiamo che questa città vive oggi una emergenza lavoro che non può essere sottovalutata o, peggio ancora, ignorata. Il compito delle istituzioni non può essere quello di promettere lavoro, ma di creare le condizioni migliori per “fare impresa”.
È quanto ha dichiarato il candidato sindaco di Matera per la coalizione civica OSIAMO, Angelo Tortorelli, in relazione al convegno organizzato dalla Caritas Diocesana di Matera per affrontare un dibattito con i candidati alla guida della città.
“Altro tema caldissimo, strettamente connesso al lavoro – ha aggiunto Tortorelli – è l’emergenza casa. Siamo la città dove il costo delle abitazioni è simile a realtà come Roma o Milano. Ci sono migliaia di appartamenti invenduti o non fittati. E ci sono troppe famiglie che non hanno un alloggio adeguato agli standard di dignità, con una gestione dell’ATER che non risponde in modo efficace alle esigenze del territorio”.
Tortorelli ha infine espresso “l’obbligo morale di tutelare le categorie più a rischio: gli anziani, le famiglie con persone disabili, le donne lavoratrici, i bambini. Una città integrata deve saper disporre una strategia di coesione sociale che sappia costruire una efficace “rete sociale”, offrendo un supporto concreto alla famiglia tradizionale.
Infine, Tortorelli ha espresso l’auspicio di poter “educare i nostri bambini a costruire una nuova cultura dell’accoglienza, dell’inclusione, della integrazione, della carita’, della fratellanza. Cosi potremo davvero vivere con dignità il nostro ruolo di capitale europea della cultura”.
La fotogallery del confronto promosso dalla Caritas con i candidati sindaco di Matera (foto www.SassiLive.it)
Ho assistito all’incontro di ieri sera. Senza entrare nei contenuti faccio solo due considerazioni personali.
– Il cinema era quasi pieno solo in platea, mentre la galleria era quasi completamente vuota. In tutto ‘erano non più di un paio di centinaia di persone, Dato molto deludente vista la presenza di tutti i candidati sindaco, O l’incontro non è stato pubblicizzato a dovere oppure la gente è così rotta che non vuole sentire nessuno.
– Non sono schierato da nessuna parte e non conosco personalmente nessun candidato, ma se devo fare una classifica per quello che ho sentito ieri, sia sotto il profilo dei contenuti che della dialettica, li metto in quest’ordine:
1° VESPE
2° DE RUGGIERI
3° TORTORELLI
4° ADDUCE
5° MATERDOMINI
6° CAPPIELLO
l C’ero anche io all’incontro, di poveri e disadattati forse c’ero solo io,poi l’unica cosa che ho sentito sono solo chiacchiere da campagna elettorale, visto il livello morale ed etico dei candidati sindaci non è certo dei più alti, poi tutti a parlare di iutare i POVERI, che nessuno abbia si sia sognato di parlare di DIRITTI o di GIUSTIZIA SOCIALE. SCUSATE stavo dimenticavo se non ci fossero i poveri e i disadattati LA CARITAS e le altre associazioni che si preocuppano dei poveri e dei disadattati,
non avrebbero nessuno scopo per esistere.