Martedì 4 luglio 2023 alle ore 18 in via Rosselli a Matera la cooperativa sociale Progetto Popolare festeggia i 45 anni della comunità alloggio “Gino Masciullo” con la presentazione del progetto “Il giardino condiviso”. Allego qualche foto e la locandina dell’iniziativa. Di seguito i particolari
Un giardino condiviso per i 45 anni della comunità alloggio Gino Masciullo di Matera
Il 1° luglio 1978, per iniziativa della cooperativa sociale Progetto Popolare, nasceva a Matera la prima casa famiglia del Sud Italia. Allocata provvisoriamente in via Ridola, in alcuni vani a piano terra della Provincia, la struttura di riabilitazione ospitava inizialmente un gruppo sei uomini e sei donne provenienti dall’ospedale psichiatrico Don Uva di Potenza, arrivate in un clima festoso per il giorno della festa della Bruna dopo un soggiorno a Metaponto.
Martedì 4 luglio alle ore 18, in occasione del quarantacinquesimo anniversario di quella che sarebbe diventata comunità alloggio “Gino Masciullo” e che adesso ha sede nell’ex dispensario in via Rosselli a Matera, la cooperativa sociale Progetto Popolare organizza un evento conviviale presentando alla città il progetto “Il giardino condiviso” e il consueto report annuale sulle attività svolte.
Il “giardino condiviso” è uno spazio allestito con piante ornamentali, sedute, addobbi e decorazioni, completato da un orto, aperto all’esterno e nato dalla volontà di promuovere ulteriormente l’inserimento e la riabilitazione psicosociale delle persone che vivono nella comunità. Sono loro che con l’aiuto degli operatori hanno riqualificato l’area verde attigua alla struttura e se ne prendono cura, restituendo un angolo prezioso di incontro.
“Si è puntato a unire la valenza del percorso clinico con l’apporto benefico del diretto contatto con la natura”, spiega Anna Lucia Contuzzi, presidente della cooperativa Progetto Popolare. “Il giardino condiviso punta ad arricchire la struttura e la sua offerta terapeutica attraverso un luogo di energia positiva e di esercizio di serena convivenza, aperto non solo a chi abita la casa famiglia ma anche alla comunità esterna”, sottolinea. “È uno spazio in cui incontrarsi, confrontarsi, condividere, che vuole ospitare piccoli eventi musicali e laboratori urbani volti alla sensibilizzazione delle tematiche inerenti all’ambiente e al rispetto dei luoghi comuni”.