“La prevenzione resta la vera arma per evitare catastrofi naturali e per evitare tragedie. E la rete di protezione civile deve servire anche a questo: predisposizione di dispositivi di sicurezza capaci di proteggere uomini e cose in qualsiasi momento”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo alla presentazione della esercitazione di protezione civile denominata “Basilicata 2012”. Dopo aver ringraziato il Capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, per aver deciso, con l’aiuto delle autorità locali, la realizzazione di questa esercitazione, il Prefetto dr. Pizzi e tutti quei volontari che quotidianamente operano sul campo il sindaco si è soffermato sul ruolo dei sindaci.
“Nella nostra città –ha detto Adduce – fortunatamente, fino ad oggi, non abbiamo registrato grandi emergenze se non quando a causa di un fortissimo temporale, proprio un anno fa, era il mese di novembre, due persone di Altamura, persero la vita: Carlo Masiello, di 87 anni, e la figlia Rosa, di 44. L’automobile era finita in un torrente durante un forte temporale che aveva ingrossato i corsi d’acqua. All’operazione di recupero dei corpi un notevole contributo arrivò proprio dalla protezione civile. E l’acqua incessante è stata la causa anche di frane a cui abbiamo dovuto tempestivamente rimediare.
Siamo consapevoli che il nostro sistema di protezione civile non può fare a meno delle città e le città non possono fare a meno di farne parte. E’, infatti, ormai evidente che non si può fare prevenzione parlando solo agli addetti ai lavori; che dobbiamo riuscire a consolidare in ogni singolo cittadino un senso di appartenenza al sistema di protezione civile. Sono i bambini ed i loro genitori, gli insegnanti che nel momento dell’emergenza devono partecipare operosamente all’attività preventiva di messa in sicurezza e, se necessario, di evacuazione. Loro rappresentano il cuore della protezione civile.
Un’Amministrazione responsabile – ha continuato il sindaco – deve fare prevenzione anche guardando oltre l’immediato futuro e ponendosi obiettivi di sostenibilità territoriale anche per le generazioni future. In questo senso l’Amministrazione comunale di Matera è impegnata attraverso la predisposizione di strumenti urbanistici in grado di salvaguardare il territorio e il suo paesaggio.
In concomitanza con questa iniziativa, rafforziamo in municipio un apposito ufficio di protezione civile, con una squadra di funzionari e dipendenti comunali che quotidianamente, 24 ore su 24, rappresentano un punto di riferimento nel sistema di allerta e di comunicazione delle emergenze. E sempre in municipio è operativa una stazione radio per garantire i collegamenti tra il personale sul territorio e le strutture operative e, di conseguenza, ottimizzare i tempi di risposta della macchina dei soccorsi consentendo, nello stesso tempo, di mantenere aggiornati tutti i soggetti coinvolti sulle necessità operative e sulla situazione in atto.
E tuttavia, a leggere la nuova legge in materia, le direttive sulle emergenze e da ultimo quelle sul rischio idrogeologico, appare chiaro che tutto viene affidato a livello locale, all’autorità comunale di protezione civile, tutto tranne una cosa: le risorse. Ma come costituire i presidi di monitoraggio, realizzare la mappa delle criticità e dei punti neri delle alluvioni, avvallamenti e frane, installare la apposita cartellonistica anche con segnalatori luminosi ed acustici, solo per fare qualche esempio?
Pur con le difficoltà di bilancio, dovute anche a tagli sempre più pesanti, ingiusti e sproporzionati, e con la carenza di personale che hanno caratterizzato in questi anni l’operato delle autonomie locali, dobbiamo proseguire nel seguire un percorso virtuoso che in parte abbiamo già tracciato ma che deve costituire anche la guida per l’impegno futuro.
L’Amministrazione comunale sta finalmente esercitando quel ruolo chiave che gli è attribuito per legge e che oggi gli viene riconosciuto anche ai tavoli istituzionali.
Ma il nostro compito – ha concluso Adduce – non è che appena cominciato”.
Dic 10
perchè le risorse presenti vengono mal utilizzate o sperperate.. che lo diciamo a fare