Un cambio di passo nel settore dei servizi comunali per l’infanzia.
E’ questo, in sintesi, lo spirito contenuto nel Regolamento appena approvato in consiglio comunale e che è stato illustrato oggi dall’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sala Mandela.
Ripercorrendo le vicende relative al servizio degli asili nido, a partire dagli anni ’80 con competenze che facevano capo direttamente allo Stato, per passare poi al Comune che nel 1993 indice il primo bando per assegnare il servizio, vinto dalla cooperativa Jan Patoschka per l’asilo di via Gramsci e La Nuova civilità per quello di via Bramante. Il servizio, ha ricordato l’assessore è proseguito fino al 2004 quando è stato indetto un nuovo bando. Dal 2013 ad oggi si è proseguito il servizio attraverso proroghe.
“Oggi, dunque, Sarà possibile, dunque, e anche le strutture private potranno chiedere l’accredimento per il servizio. Questa possibilità riguarderà anche le ludoteche, i garden, i servizi ricreativi più in generale. Adesso – ha aggiunto l’assessore- apriremo al mercato e consentiremo agli asili privati dotati dei requisiti previsti per legge di accedere a finanziamenti del Comune. L’offerta formativa, dunque, verrà ampliata, una distribuzione dei servizi che coprirà tutta la città. Innamziamo, dunque, la competitività e la qualità del servizio. L’obbligo relativo al pagamento delle tariffe era relativo agli orari di apertura, dalle 8 alle 16. Ora, invece, gli orari sono differenziati prevedendo anche il part time per soddisfare le richieste dei genitori, in base al loro lavoro anche all’insegna della salvaguardia sociale. Un apposito piano economico individuerà opportunità adeguate per il personale. Il nuovo regolamento prevede che le strutture di via Bramante e S. Agnese vengano affidate a gestori esterni con il pagamento di un canone che verrà individuato nei prossimi tempi.
L’innovazione prevista grazie al regolamento – ha proseguito l’assessore – dà maggiori possibilità di scelta alle famiglie e ci consente di individuare meglio le sacche di disagio. L’altra novità riguarda strutture estive o all’aperto, definite ‘garden’ che potranno essere aperte anche nella zona dei Sassi ”.
SERVIZI PER L’INFANZIA, IL COMUNE DI MATERA VOLTA PAGINA. IL PLAUSO DI FEDERSOLIDARIETA’ BASILICATA
Federsolidarieta’ Confcooperative Basilicata attraverso il suo presidente Pino Bruno, Portavoce dell’Alleanza Cooperative Sociali di Basilicata, esprime apprezzamento per l’approvazione del nuovo regolamento del Comune di Matera sui servizi all’infanzia avvenuto nei giorni scorsi.
“Il nuovo regolamento – afferma Bruno- potrà dare maggiori opportunità per le famiglie, non solo per gli asili nido ma anche per altri servizi integrativi che sarà possibile attivare. Pone, inoltre, un punto fermo alle “regole del gioco” anche per altri servizi, determinando così una condizione di par conditio fra gli stessi operatori del privato sociale e maggiore garanzia alla famiglie per il servizio diretto ai bambini. Il regolamento proposto dal Comune di Matera è la prima modalità strutturata di erogazione dei servizi per l’infanzia secondo l’istituto dell’accreditamento e che si rende possibile grazie alle linee guida regionali. Sarebbe auspicabile che tutti i comuni della Basilicata che offrono servizi per l’infanzia replicassero tale modalità di fatto orientata a ottenere maggiore qualità e ampliamento dell’offerta rispetto alle liste di attesa che nonostante il calo demografico continuano a essere corpose”.
Dunque dopo oltre due decenni cambia in positivo e si evolve la modalità di regolamentazione del servizio di asili nido per la città di Matera.
“Sarà stata la coincidenza -conclude Bruno- del cambiamento culturale in atto anche grazie alla spinta di Matera 2019 verso una maggiora cultura dell’educazione, o la stessa spinta verso il cambiamento che l’istituzione regionale sta infondendo con le ‘linee guida per l’infanzia’ varate lo scorso anno, ma di fatto i primi risultati stanno arrivando. Il Comune di Matera volta finalmente pagina, grazie al lavoro intenso della Commissione Politiche Sociali, dell’assessorato Antonicelli e del presidente della commissione politiche sociali Rocco Buccico. Un confronto propositivo con il privato sociale volto a tutelare l’interesse collettivo e in particolare l’educazione dei bambini, e a creare anche opportunità di sviluppo attraverso un nuovo sistema dell’accreditamento”.
va bene tutto! due domande: il comune ha una copia del piano socio assistenziale 2000_2003 che è quello tuttora in essere emesso dalla Regione Basilicata? Se si, è stato letto da chi deve operare? Se tutto questo è accaduto bene si proceda. In caso di carenza io posso fornire una copia del piano per l’ennesima volta, non posso garantire che venga letto da coloro che debbono operare, incluso l’ufficio Lavori Pubblici