Rosa e Lucia Minonni, sorelle gemelle di 32 anni di Scanzano Jonico, sono unite non solo nella vita, ma anche nel dono del sangue. Lo scorso venerdì 15 Febbraio hanno effettuato la loro 50esima donazione presso la sezione Give Life Fidas di Scanzano Jonico. Per entrambe è un dovere civico donare il sangue, sono impegnate in prima linea e il loro motto è “Non posso aspettare che sia qualcun altro a farlo, tocca a me”. Rosa e Lucia ci hanno raccontato che hanno effettuato le donazioni sempre insieme, quindi in due hanno donato ben 100 volte, iniziando a donare circa dieci anni fa nella sezione Fidas del Polo Pediatrico del Policlinico di Bari. Era stato da sempre un loro desiderio poiché il loro papà è stato un donatore di sangue assiduo e l’occasione si è creata proprio nel periodo universitario quando hanno incontrato Vita Accetta, allora Presidente della sezione del Polo Pediatrico. Negli anni hanno provato tutte le diverse tipologie di donazione: sangue intero, piastrine, plasma, globuli rossi. Per le sorelle è talmente naturale donare il sangue che, pian piano, hanno iniziato a vivere attivamente l’esperienza associativa e, una volta rientrate nella città di Scanzano, hanno cominciato a collaborare fino ad entrare nel consiglio direttivo della sezione Give Life Fidas guidata dal giovane Presidente Domenico Sarubbi. Nel 2017 la loro famiglia è stata premiata proprio perché sono tutti donatori: oltre il papà anche la loro mamma, la sorella minore e una zia. Abbiamo rivolto ad entrambe una semplice domanda: Perché doni? Rosa ci ha risposto “Perché è una cosa facile, non costa niente e fa bene anche a me che dono, non solo per i controlli costanti, ma anche perché, dopo aver donato, sto veramente bene pensando di aver aiutato qualcuno. In tutte le famiglie qualcuno ha un parente che ha avuto bisogno di trasfusioni, e allora, poiché sono in buona salute, non posso immaginare di non prestare il mio braccio per essere utile agli altri. Da quando sono più impegnata anche in associazione come volontaria e sono a stretto contatto con tutti i donatori, sono sempre più convinta che è una vera e propria responsabilità civica, non riuscirei a farne a meno. L’invito ai donatori è quello di essere costanti e di donare almeno due volte l’anno sangue intero e ad essere più assidui per il dono degli emocomponenti”. Lucia, un po’ più timida inizialmente nella risposta, ha iniziato dicendo “Che innanzitutto spera che la loro storia possa essere di esempio per gli altri” – poiché è convinta che nei nostri territori, spesso alla ribalta per brutte storie di cronaca- “soprattutto i giovani hanno bisogno di esempi positivi e di sapere che si può essere uniti anche per fare del bene. La nostra sezione GiveLife Fidas è un punto di riferimento per la comunità di Scanzano. Spero che sempre più persone si avvicinino alla cultura del dono e della solidarietà. La nostra terra ha bisogno di un forte riscatto sociale, che passa attraverso gesti semplici come questo, gesti che possono essere una valida alternativa per quei ragazzi che altrimenti sarebbero dediti all’alcool e alle droghe. Se un giovane sceglie di essere un donatore, sarà portato ad avere comportamenti consapevoli innanzitutto per tutelare la propria salute e quindi essere utile agli altri attraverso il dono del sangue. La nostra sezione è in crescita e ogni giovane donatore, man mano, sostituisce coloro che raggiungono i 65 anni di età. In un certo senso mi piace pensare che ci prendiamo cura della nostra comunità”. A loro sono rivolti tutti i complimenti da parte della dirigenza di Fidas Basilicata con l’augurio che possano continuare a raggiungere altri importanti traguardi nella gara di solidarietà che le vede protagoniste.
Feb 18