La ferrandinese Rossella Pellegrino in una nota presenta la figura dell’assistente sociale. Di seguito il suo intervento.
Chi è l’assistente sociale? “Un professionista al servizio delle persone” prendete questa manciata di parole come un assioma, ve ne saràpiù chiaro il significato a fine lettura.
Quando parlo del mio lavoro in tanti, mi guardano disorientati.
La nostra è una professione ancora poco conosciuta e la sue potenzialità ancora meno riconosciute.
La mia immagine, come quella dei miei colleghi è spesso connotata in termini stereotipati: “un’ estranea impicciona, che ficca il naso all’interno di questioni personali” e soprattutto “una ladra di bambini”.
Si tratta di una visione distorta della professione, ormai sedimentata nel senso comune, ma quali le ragioni alla base di questa incongruenza tra quello che si dice essere e quello che è un’assistente sociale?
Umberto Eco, ci insegna che “laddove non si può argomentare occorre narrare”, ecco perché ho deciso di raccontare di questa professione, per provare a scardinare alcune rappresentazioni negative che connotano l’ assistente sociale, vittima forse di una spettacolarizzazione distorta del suo ruolo.
E allora, cosa è per me, essere assistente sociale?
È un modus essendi, un lavoro diventato vocazione professionale.Non è solo un’arte, la professione si fonda su un solido corpus teorico.
Opero sempre con rigore e scientificità per migliorare la vita delle persone a livello individuale, familiare, di gruppo o sociale.
Attenzione non sono uno psicologo, sebbene entrambe siano professioni legate al benessere.
L’assistente sociale lavora “al servizio” di coloro che sono in uno svantaggio non solo mentale, ma anche fisico, economico o sociale mirando a creare un cambiamento sociale generale.
Si tratta di una professione complessa, esposta alle sfide di una società in costante evoluzione e in stretta connessione con i mutamenti in atto.
I modi in cui incrocio la vita delle persone sono infiniti, alle volte è solamente una questione di interazione tra loro e le risorse messe a disposizione dai servizi territoriali, in altri casi una consulenza o in altri un progetto d’aiuto. Ma in qualunque forma l’obiettivo non è mai quello di “togliere”, “sottrarre”, bensì quello di potenziare le capacità della persona,di “aggiungere valore” perché possa vedere i propri punti di forza e su di essi fare leva per superare le sfide della vita.
Chi è Rossella Pellegrino
Rossella Pellegrino è un’assistente sociale specializzata che opera privatamente. Laureata presso l’Università di Bari, in Scienze Politiche, con indirizzo Progettazione politiche sociali.