Questa mattina presso la sala degli atti accademici dell’Università degli studi della Basilicata in via Nazario Sauro a Potenza, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa tra: Università degli Studi della Basilicata Rappresentata dal Prorettore alla Disabilità e DSA Prof.ssa Paola D’antonio, l’Associazione AIPD con il Presidente Carmela De Vivo, l’associazione ALA con il Presidente Zaira Giuliano e il Consorzio ConUnibas dell’università degli studi della Basilicata rappresentata dal suo Amministratore Antonio Candela.
Il protocollo – “Accordo di cooperazione per l’informazione, la formazione, l’orientamento sulle politiche attive del lavoro e le opportunità in ambito regionale, nazionale e europeo” riferito ai ragazzi con Disabilità – ha come obiettivo promuovere azioni di confronto, discussione, formazione finalizzate all’inserimento delle persone diversamente abili all’interno del mondo del lavoro.
Ad oggi è importante considerare che la formazione universitaria – sottolinea la prof.ssa Paola D’Antonio – prevede l’accesso agli studenti provenienti dalle scuole superiori in possesso del diploma; coloro che invece sono in possesso dell’attestato di frequenza non hanno accesso al percorso universitario. Ci auguriamo con questa collaborazione di poter rappresentare alle istituzioni scolastiche l’importanza di lavorare su percorsi che valorizzino le potenzialità di ogni studente, ciascuno diverso dall’altro e quindi in quanto tale ricchezza per il territorio, in modo tale da poter, dove le condizioni lo consentono, avere un percorso scolastico che porti al diploma scolastico e quindi alla formazione universitaria o all’inserimento nel mondo del lavoro.
Le Associazioni rappresentate da Zaira Giuliano per ALA e Carmela De Vivo per AIPD hanno manifestato grande interesse a tali processi di sensibilizzazione, rappresentando anche apprezzamento per la possibilità di coinvolgere gli Studenti in possesso di attestato di frequenza a corsi di formazione organizzati in Unibas su tematiche d’interesse quali la gestione del paesaggio, il verde urbano, gli orti sociali, l’informatica e molti altri.
La presenza nel partenariato del Comincenter ( la sede dove principalmente verranno realizzate le attività ) attraverso il consorzio ConUnibas rappresentato da Antonio Candela rappresenta sicuramente l’anello di congiunzione con il mondo del lavoro con il fine ultimo di costruire Opportunità.
L’iniziativa è encomiabile, ma io proprio ho difficoltà a far capire che non si può intervenire in tale età (18-20 anni) se non si è lavorato prima, in apposite strutture socio-sanitarie-educative che non ci sono, vanno create, per l’età 3-18 anni. In quali aree occorre lavorare? Nei casi in cui il QI lo consenta: autonomia personale, gestione del tempo libero, capacità comunicative, relazioni sociali, abilità metacognitive, abilità integranti anche di tipo cognitivo, cura del luogo di vita, insegnare il comportamento e l’organizzazione del lavoro nel bambino, lavorare si gioco, aree di lavoro e compiti, tempo libero, hobbies, talento, sport, interessi sociali, autoregolazione e gestione delle emozioni, sviluppo delle abilità sociali, comportamenti affettivi con gli adulti familiari, comportamenti sociali con i pari, con gli educatori e nei contesti allargati o pubblici, gestire la transizione dallo stato infantile a quello adulto dell’individuo, prevenire le situazioni che potrebbero diventare problematiche o ostacolanti per la vita indipendente e così via. Che dire? Evviva la firma, l’articolo, le foto, un film già visto, molte volte purtroppo.