Continua la battaglia per il rispetto delle regole nella città di Policoro. Questa volta è toccato al Canile municipale dove, nella mattinata odierna si è provveduto ad ottemperare ad un’ordinanza del Sindaco della città, Rocco Leone, per mettere in sicurezza i cani in esubero del canile e per consentire il recupero di randagi presenti in città che mettono in pericolo l’incolumità della popolazione. Ordinanza che però ha visto momenti di tensione che hanno provocato confusione e strumentalizzazione sulla vicenda. Ad intervenire sul caso è direttamente il primo cittadino che, carte alla mano, documenta l’accaduto. “Si tratta – dichiara Leone – di una vicenda delicata che vede il Comune di Policoro essere aggredito da cosiddetti amanti degli animali; io personalmente ho cani, e qualcuno è invitato a vedere come li accudisco; qualche mio collaboratore ha dei cani in casa; i miei stessi figli sono cresciuti con un cane in casa: questo significa che nutro amore e rispetto per gli animali e, chi ha la presunzione di avere la primogenitura su tutto questo ha sbagliato di grosso”. “Chi vuol fare business sulla pelle degli animali – rincara Leone – ha trovato questa volta nel Comune di Policoro, un sindaco ed un’Amministrazione non complice in tutto questo”. “Il canile comunale, lo voglio ricordare, è nato con lo spirito di servire il territorio, ovvero fare in modo che quando ci sono randagi, questi vengono accalappiati e messi nel canile”. “La struttura in questione ha una capienza di 150 cani, più o meno il 10 % e, allo stato attuale delle cose (documento di marzo 2014), la presenza è pari a n.222 cani: un numero esorbitante rispetto alla normale capienza”. “Già nell’agosto del 2012 ho avuto una comunicazione dall’ASM in cui mi veniva segnalato l’esubero di cani; segnalazione inoltrata prontamente alla d.ssa Falcone che gestisce il canile, ma rimasta inascoltata”. “Esattamente un anno dopo, nell’agosto del 2013, l’Azienda Sanitaria comunica nuovamente un esubero di cani, con l’aggravante di mancanza di norme igienico-sanitarie; anche il secondo richiamo alle regole passa inosservato”. “Subito dopo l’avv. Falcone stipula con il Comune di Policoro un protocollo di intesa con il quale si impegna a trasferire i cani in esubero in un canile del centro nord gestito dalla stessa Associazione; protocollo rimasto inevaso … con conseguente dubbio su serio su questo tipo di volontariato”. “A tutto questo si è aggiunta la nota della Polizia Locale che ha comunicato segnalazioni di cittadini che si lamentano per l’enorme presenza di cani randagi sul territorio”. “L’ondata di polemiche delle ultime ore ha addirittura paragonato il trasferimento come una sorta di “lager”: a me sembra che “lager” sia stato proprio il canile di Policoro in quelle condizioni, con una presenza di gran lunga superiore alla capienza!”. Come Amministrazione – conclude Leone – ci poniamo due obiettivi: da un lato trasferire questi cani già dotati di microchip, che hanno già una carta di identità e di trasferirli in un canile autorizzato; dall’altro rendere non solo capiente il canile comunale e rendere gli spazi per inserirne nuovi, dopo l’accalappiamento, ma mettere in sicurezza il territorio, scongiurando il pericolo di aggressioni da parte di randagi”.
Policoro, 20.03.2014