“Le famiglie in gravi difficoltà economiche, nelle quali siano presenti minorenni, figli disabili o donne in stato di gravidanza accertata, potranno presentare presso i Comuni di residenza le domande per la richiesta del sostegno d’inclusione attiva (SIA) previsto dalla Legge di stabilità 2016: inizialmente è stata sperimentata in dodici città italiane, ora interessa a tutto il territorio nazionale. 750 milioni di euro le risorse stanziate per l’erogazione dei sussidi alle famiglie, invece i Comuni, responsabili dei progetti di attivazione sociale e lavorativa, possono attingere al bando a loro rivolto da circa 500 milioni”.
Lo dichiara il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano.
“La misura rappresenta un beneficio economico per la lotta alla povertà assoluta e allo stato di grave deprivazione che il Governo ha inquadrato come una ‘misura ponte’ e di preparazione all’introduzione del reddito d’inclusione previsto dalla legge delega per il contrasto alla povertà che, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati lo scorso 14 luglio, è ora passato al Senato.
I requisiti economici per accedere al SIA sono:
• ISEE inferiore o uguale a 3.000 euro;
• non devono essere superiori a 600 euro mensili altri eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni;
• nessun componente il nucleo deve risultare titolare di: prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI); assegno di disoccupazione (ASDI), altro ammortizzatore sociale di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria.
Insomma – aggiunge il segretario Ugl – trattasi di valutazione del bisogno che sarà effettuata mediante una scala di valutazione multidimensionale che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa, privilegiando i nuclei monogenitoriali e quelli con il maggior numero di figli minorenni o in cui sono presenti persone con disabilità grave o non autosufficienti, in base alla quale il nucleo familiare richiedente deve ottenere un punteggio uguale o superiore a 45. L’amministrazione comunale della Città di Montescaglioso (MT) è stata la prima ad attivarsi nel materano, pertanto – conclude Giordano – l’Ugl Matera auspica che i cittadini si attivino immediatamente e tutti i Comuni del nostro territorio accettino la domanda di accesso, la quale può essere presentarla, a partire da subito, da un componente del nucleo familiare al Comune o presso il Patronato compilando l’apposito modulo messo a disposizione dall’Inps”.