Il presidente dell’Associazione dei Manager del sociale e del socio-sanitario (Ansdipp – sezione Basilicata), Luciano Cresci è stato ascoltato, ieri pomeriggio, in quarta Commissione consiliare (Politica sociale) presieduta dal consigliere Vito Giuzio (Pd) in merito al Manuale per l’autorizzazione dei servizi e delle strutture pubbliche e private che svolgono attività socio assistenziale e socio educative, approvato con delibera di Giunta regionale (n.194 del 9 marzo 2017).
Cresci dopo aver espresso parole di apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione che ha portato all’approvazione del ‘Manuale’,ha proposto alcune modifiche “al fine di rendere più agevole l’attività svolta quotidianamente dalle strutture residenziali per anziani già operanti in Basilicata”. Il Presidente dell’Ansdipp ha evidenziato una crescente difficoltà per queste strutture che “vivono solo grazie alle rette pagate dagli anziani e che non sempre garantiscono una attività al pareggio”. “E’ impensabile – ha proseguito Cresci – che le singole strutture possano garantire gli adeguamenti strutturali con mezzi propri”.“Partecipando ai focus territoriali – ha continuato ancora Cresci – abbiamo appreso che per il settore ‘Privato sociale’ non vi è alcuna possibilità di utilizzare i finanziamenti del Po Fersr 2014-2020 – Asse 7 ‘Inclusione sociale’. Chiediamo, pertanto, di prevedere una variazione a tale programmazione oppure di poter utilizzare i fondi di ‘Sviluppo e Coesione’ o altri fondi regionali al fine di permettere alle singole strutture residenziali di ottemperare in maniera adeguata agli adeguamenti strutturali previsti dal ‘Manuale’”.Cresci ha, poi, comunicato che l’Ansdipp ha candidato Matera quale città ospite del prossimo congresso E.D.E. (EuropeanAssociation for Directors and Providers of Long-Team Care Services for the Elderly), un evento di grande rilievo internazionale e un’occasione prestigiosa per la Basilicata.
Il presidente Giuzio ha chiesto maggiori dettagli rispetto alla capienza delle strutture, al numero degli ospiti, ai dati occupazionali e al regime giuridico delle case di cura. “Molte strutture – ha precisato Cresci – provengono da enti morali trasformatesi poi in Fondazioni Onlus, ci sono anche cooperative, società a responsabilità limitata e Fondazioni provenienti dal mondo religioso o laico. Per quanto riguarda la capienza delle strutture garantiamo circa 2000posti letto a fronte di 1500/1600 unità lavorative in tutte le strutture”. Il Presidente dell’organismo consiliare nel ricordare che il progetto di riforma sanitaria è ancora in evoluzione, ha assicurato la disponibilità della Commissione ad affrontare la questione sollevata dal presidente dell’Ansdipp. E’ intervenuto anche il consigliere Lacorazza (Pd) il quale ha ribadito la disponibilità a presentare le dovute osservazioni nel momento in cui il “Manuale per l’accreditamento” giungerà all’esame della commissione competente.
Successivamente, all’attenzione dell’organismo consiliare le problematiche evidenziate dal presidente dell’Associazione “Dopo di Noi” Onlus, Vincenzo Carlone in merito alle notizie riguardanti unapossibile applicazione di un contributo del 30% a carico delle famiglie dei soggetti disabili per i trattamenti in strutture residenziali e semiresidenziali. “Si tratta di un provvedimento, nel caso venisse applicato,insostenibile – ha sottolineato Carlone -,che penalizza ancora una volta le fasce più deboli del territorio e che lede il diritto alla salute di chi ha la necessità giornalmente di terapie riabilitative. L’impatto per chi usufruisce di questo servizio per migliorare la qualità della vita sarebbe devastante, atteso che con un trattamento riabilitativo in corso con regole ben precise, subentrino regole nuove con decisioni a nostro parere che ledono il diritto alla salute”. Il presidente Giuzio ha rassicurato Carlone sottolineando che “la Giunta regionale non ha assunto alcuna decisione in merito. Da parte nostra – ha aggiunto – ci sarà la giusta attenzione a che non si persegua questa strada”.
La vice presidente dell’Associazione “Dopo di Noi”,Alba Montagnuolo,ha posto l’attenzione anche sul progetto riguardante la “Casa Domotica”, una unità abitativa sperimentale da adibire a comunità alloggio per disabili gravi da realizzare a Potenza nel quartiere Bucaletto. “Dal 2010 – ha evidenziato Montagnuolo – abbiamo proposto la realizzazione di una casa sperimentale a servizio dei disabili, ma i diversi iter burocratici ancora non ci consentono, a distanza di anni, di perfezionare il progetto”. Il presidente Giuzio, al termine dell’audizione, ha assunto l’impegno di riportare la questione in Commissione per individuare le soluzioni più adeguate al problema.
Erano presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Vito Giuzio (Pd), i consiglieri Piero Lacorazza (Pd), AntonioBochicchio (Psi), Giuseppe Soranno (Pp), e Paolo Galante (Ri).
Feb 16