Ragionare sullo sviluppo del territorio mettendo al centro la cooperazione. Questo il tema dell’incontro tra il presidente Stella, insieme ad alcuni amministratori e dirigenti della Provincia, e i vertici di Confcooperative di Basilicata.
Un momento di confronto particolarmente significativo che ha visto il neo presidente di Confcooperative Basilicata, Giuseppe Suanno, e il presidente della Provincia, Franco Stella, concordare sulla necessità di voltare pagina in una regione: “che deve prendere atto di come l’assistenzialismo, retaggio di un passato improduttivo, deve essere sostituito dal modello cooperativo. La crescita del dato occupazionale del settore, nonostante la crisi, dimostra come di fatto le logiche della contrapposizione siano superate e vadano riformulate prendendo a esempio quelle collaborative che le cooperative seguono da anni.”
“Questa Amministrazione ha sempre considerato funzionale alle esigenze del territorio – ha sottolineato Stella – ragionare in termini di condivisione e ascolto preventivo, e quindi di cooperazione. Perché favorire la partecipazione per costruire risposte adeguate è una pre-condizione del buon governo che stiamo cercando di realizzare attraverso numerosi strumenti e iniziative. A partire dal bilancio partecipato, perché facilitare le connessioni e la comunicazione fra i diversi tavoli e fra tavoli e la cittadinanza è fondamentale. Un dialogo costruttivo che ci ha sempre visti anche accanto al mondo delle cooperative attraverso i numerosi progetti attualmente in corso, in collaborazione con l’Ageforma e l’Apea, nell’ottica di realizzare anche politiche che favoriscano il micro credito.”
“Confcooperative ha segnato l’ingresso della Basilicata – ha dichiarato il presidente Suanno – nel mondo della cooperazione. Oggi la nostra è una realtà solida che fornisce servizi, soprattutto nel sociale, ma che ha bisogno di garanzie regionali anche dal punto di vista legislativo. Un percorso di rafforzamento di cui potrà beneficiare il territorio.”
Pino Bruno (vice presidente di Confcooperative, con delega su Matera), Rocco Fiorino (Comitato di presidenza Confcooperative) e Michele Plati (associato Confcooperative) hanno sottolineato come: “la vicinanza e l’apertura della Provincia dimostra quanto il sostegno delle istituzioni è importante. Andare a incidere sulle potenzialità che il territorio ci offre per metterle a valore è un obiettivo che insieme realizzeremo con maggiore incisività. Perché in gioco c’è il futuro di tutti.”
“Matera e la sua provincia – ha concluso il presidente Stella – vantano un tessuto di cooperative attivo che molto sta dando alle comunità, sia in termini di lavoro che di servizi. Una presenza importante quella di Confcooperative, che sosterremo con la determinazione di chi ragiona per costruire reti che offrano a questa terra opportunità concrete di crescita.”
tutti questi personaggi, alla ribalta politica o gestionale di confcooperative, da un trentennio circa, autori fallimentari di quello hanno rappresentato e che rappresentano, ignoranti presuntuosi e tiranni della società italiana, devono andare tutti a casa . A dimostrazione, di quanto da me affermato, riporto le dichiarazioni fallaci e senza senso e di minimo spirito osservazionale, parlare tanto per parlare , come fatto fino ad oggi con linquaggio comune dei politichesi , sempre pronti a cercare l’untore di turno, per poter fare sempre i cazzi propri, senza mai fare un mea culpa , secondo me, perché incapaci di intendere e di volere il bene di quelli che loro rappresentano, i quali , da complici dei malaffari, li assecondano o rimangono del tutto passivi, tanto che oggi, come per le ultime elezioni Regionali, la minoranza dei votanti, includendo gli autolesionisti delle urna, che hanno annullato o fatto in modo che fossero annullate le loro schede, è del 37% !! e, la relativa maggioranza della minoranza urne !! oggi continua a governare come sempre !! ASSURDO ma VERO ! ove, democraticamente si vedono stravolte le regole di una democrazia divenuta, solo formale ! . ECCO come uno di questi personaggi, cosa si permette di dire dichiarare, in modo anacronistico , ignorante in toto sull’accaduto e di ciò che rappresenta, riportato da : ” Nel frattempo, cominciano ad arrivare i primi commenti. «Il crollo del vecchio edificio di Matera mette in evidenza ancora una volta che, soprattutto nella nostra regione a bassa densità abitativa, occorre consolidare, riqualificare e rigenerare piuttosto che dannarsi a costruire il nuovo in edilizia specie quando vi è inutile ed oneroso consumo di suolo e illusione speculativa fuori da ogni contesto storico, economico ed ambientale», dice ROCCO FIORINO , di FEDERABITAZIONE – CONFCOOPERATIVE .” CIOè, ASSURDO MA VERO, DI FARE QUELLO CHE HA DETERMINATO IL CROLLO IN VICO VIA PIAVE, A MATERA !