Prosegue il lavoro del tavolo tecnico sugli stili di vita alimentari dei giovani lucani, istituito dal Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, che ha incontrato gli operatori delle due Aziente sanitarie di Potenza e Matera, del Dipartimento Politiche della Persona e delle associazioni che si occupano a vario titolo del fenomeno dell’obesità e del sovrappeso.
“E’ necessario affinare il sistema degli interventi -ha sottolineato Giuliano – attraverso una rete più organica rispetto agli obiettivida raggiungere, coinvolgendo le famiglie, i medici di base e pediatri; quest’ultimi possono incidere notevolmente sul comportamento dei minori e delle loro famiglie. Al fine di non vanificare- prosegue – l’indagine condotta dalla Società Italiana di Pediatria (SIP), ciascun componente del tavolo dovrà individuare i giusti percorsi da perseguire, orientando o rileggendo la programmazione messa in campo ed anche intervenendo su aspetti che non sono stati presi in considerazione”.
Per il presidente dell’associazione lucana assistenza diabetici (ALAD/Fand), Antonio Papaleo, il progetto dovrà incidere da un punto di vista culturale e fare leva soprattutto sui genitori: sulla stessa linea concordano anche la rappresentante di Amici del Cuore, Petruzzi, e della Federazione donatori sangue Basilicata (FIDAS), Salvatore; mentre per la responsabile dell’Area prevenzione del Dip. Politiche della Persona della Regione Basilicata, Mariangela Mininni, non si può prescindere dal dato nazionale e, quindi, regionale; “ci sono – continua – due studi ministeriali: Okkio alla salute che monitora i comportamenti legati all’alimentazione dei bambini di 8 e 9 anni e Guadagnare salute che ricerca l’aspetto del benessere degli adolescenti legato alla fascia di età 14-17 anni. L’ultimo dato emerso dall’indagine fatta da Save the Children riguarda la povertà educativa in Basilicata, dato impressionante a da cui bisogna partire”.
Antonietta Moscato, referente per l’educazione alla salute dell’Ufficio Scolastico Regionale (MIUR-USR) ha affermato che “L’Ufficio scolastico regionale ha implementato le Linee programmatiche dettate dal Ministero e noi lavoriamo, fianco a fianco, insieme al Dipartimento; a settembre di ogni anno viene inviata agli istituti scolatici una serie di proposte rivolte non soltanto all’educazione alimentare ma anche agli stili di vita sani e corretti, orientati all’educazione alla salutepreviste dal Piano nazionale per il Ben …essere(lotta alle dipendenze e al fumo; aumento di una regolare attività fisica). Abbiamo sostenuto anche l’indagine effettuata dalla Società di pediatria che dovrà essere confrontata con il dato nazionale. Si potrebbe – conclude – in via sperimentale scegliere un campione di popolazione scolastica ed avviare il percorso, avendo sempre con interlocutore privilegiato la Regione”.
La rappresentante dell’ASM di Matera, Bagnato Maria Carmela,ha evidenziato che “I progetti avviati nelle scuole sono tanti, alcuni sono stati rivolti anche agli insegnati; è necessario mettere a confronto tutti questi progetti e costruirne uno unico, definendo il target, gli obiettivi e gli attori da coinvolgere”.
Vincenzo Lofrano,presidente provinciale della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) di Basilicata, si è soffermato sul progetto messo in campo dalla SIMG che ha visto il coinvolgimento di alcune famiglie al fine di indagare sui fenomeni di obesità e sovrappeso e sulla necessità di coinvolgere le istituzioni e le associazione per arrivare all’elaborazione di risultati misurabili e confrontabili.
Alla fine dell’acceso dibattito ed in sintonia con il presidente SIP Basilicata, Armiento, si decide all’unanimità di sviluppare il tema nell’incontro del 20 giugno p.v., ore 10, da tenersi presso la sala A del Consiglio regionale della Basilicata.