Il rapporto 2024 sulla povertà presentato oggi dalla Caritas Diocesana di Potenza, che in parte era stato anticipato dai volontari della Caritas nel Consiglio Confederale della Uil il 28 giugno, che abbiamo voluto non a caso nella sede della Caritas di Tito Scalo, con la presenza dell’Arcivescovo Mons. Carbonaro, di Banca D’Italia, Istat, Uil Nazionale e il nostro gruppo dirigente, ci consente di aggiornare l’impegno di contrasto alla nuova povertà. Così Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata, che oggi ha partecipato alla presentazione del rapporto. Ho ascoltato storie di persone segnate dalla povertà e credo che non poteva esserci migliore e più efficace titolo per il rapporto di “Sabbie Mobili”. Le “sabbie mobili” sono innanzitutto l’abolizione di misure nazionali come il Reddito di Cittadinanza, il lavoro precario che noi chiamiamo “povero”,il blocco dell’ “ascensore sociale” e l’assenza di misure e provvedimenti per superare il diffuso disagio sociale. Sono queste le sfide sociali ed economiche che la nostra comunità sta affrontando.
E’ necessaria una strategia molto più complessiva per venire incontro alle famiglie lucane in povertà e che hanno problemi di sussistenza quotidiana, pur essendo monoreddito. La UIL condivide e sostiene l’impegno della Caritas a dare risposte immediate a bisogni economici specifici. Abbiamo sottolineato anche al neo eletto sindaco della Città di Potenza Telesca l’importanza di collaborare con le parti sociali e la Regione Basilicata per realizzare politiche attive del lavoro, per la formazione professionale e per la protezione sociale al fine di combattere la precarietà e creare opportunità di sviluppo per tutti. Crediamo fermamente che solo unendo le forze, contrastando l’Autonomia Differenziata che acuisce le disuguaglianze, piuttosto che unire il Paese, possiamo affrontare e superare le “sabbie mobili” della precarietà. Proprio in occasione del Consiglio Confederale Uil nella sede della Caritas abbiamo voluto avviare – sottolinea Tortorelli – un metodo sicuramente innovativo per far diventare il sindacato delle persone il sindacato di comunità, rafforzando i valori di appartenenza e di partecipazione, che sono i valori storici del riformismo della UIL. Comunità è una parola che per noi significa condividere con le lavoratrici, i lavoratori e tutte le persone, a cominciare dagli “ultimi” l’obiettivo comune del bene collettivo.