Il 31 dicembre 2012 è scaduto il Decreto che istituiva l’Emergenza Nord Africa, che ha permesso, anche se in modo maldestro, di ospitare circa 60 mila profughi che scappavano o venivano fatti salire forzatamente sulle navi che intanto puntavano verso Lampedusa. Oggi in Italia sono circa 20 mila ancora i profughi presenti nelle strutture di accoglienza che l’allora ministro Maroni volle distribuire in modo equo in tutte le regioni d’Italia. Dopo 18 mesi di accoglienza si sono spesi 1 miliardo e trecentomila Euro senza che si sia mai affrontato alcun percorso di integrazione o immissione al lavoro o magari di formazione ad un mestiere. In Basilicata i numeri non si conoscono, non si sa quanti sono ospitati e neanche i Centri che li ospitano. L’OMB ne ha stimati circa 200 in quattro centri di Accoglienza. Di sicuro che al termine del 31 dicembre 2012 è stata prorogata di 2 mesi l’accoglienza con un rivisitazione al ribasso del Capitolato di Spesa tanto che sono iniziati i primi licenziamenti da parte degli “albergatori” degli operatori che fini ad oggi hanno accompagnato la permanenza di questi esuli.
L’Omb è preoccupato per la grave situazione che da qui a pochi giorni si prefigura per questi profughi in quanto per molti di loro si paventa un unico percorso possibile che è quello di entrare nella “clandestinità” sia per la scadenza naturale dei permessi di soggiorno che per la impossibilità a poter seguire i ricorsi fatti al diniego della richiesta di rifugiato.
Si profila in realtà un ennesimo caso di mancanza delle tutele e dei diritti da parte di una popolazione debole, quella dei rifugiati, che in Italia ancora una volta viene vessata.
Per questo l’OMB chiede alle autorità competenti affinché si apri un tavolo con il governo centrale e trovi soluzioni adeguate e umane verso questi soggetti anche in virtù che siamo in pieno inverno e molti di loro non hanno alcuna dimora che possa rifocillarli. Per questo chiediamo alle autorità regionali affinché si facciano carico di politiche per l’accoglienza dei Rifugiati che superano il mero momento culturale e goliardico e affrontino seriamente le questioni. In questi giorni l’OMB chiederà di poter entrare in tutti i CARA presenti nel territorio regionale a testimonianza dello stato di abbadono in cui saranno lasciati i profughi.
Osservatorio Migranti Basilicata