Avv. Giandomenico Di Pisa annuncia l’insediamento in Basilicata dell’UGCI, acronimo di Unione dei Giuristi Cattolici Italiani, con sede in Roma nella prestigiosa via Della Conciliazione. Per la Basilicata la denominazione sarà “Unione dei Giuristi Cattolici della Diocesi di Matera Irsina”.
L’iniziativa, che ha subito ricevuto l’entusiastica approvazione del Vescovo della Diocesi, Mons. Salvatore Ligorio, che ha provveduto a nominare padre spirituale il Rev. Prof. Don Franco Laviola, è stata fortemente voluta da un gruppo di professionisti in materie giuridiche, di area cattolica, per far fronte alla necessità di testimoniare, anche nello svolgimento delle professioni ed al massimo livello, il messaggio evangelico ed i principi cristiani, che spesso, purtroppo, vengono considerati estranei o comunque scomodi nell’espletamento del servizio “giustizia”, tanto da rischiare l’emarginazione.
Notizie storiche.
L’Unione è una associazione diffusa su tutto il territorio nazionale, nata nell’immediato secondo dopoguerra (1948), su iniziativa di giuristi di eccelso valore professionale ed umano quali Giuseppe Capograssi e Francesco Carnelutti, anche in ragione della profonda crisi di coscienza, avvertita allora da molta parte dei giuristi italiani, di fronte alle sconcertanti esperienze di violenza e di barbarie cui aveva condotto in vari Paesi l’avventura totalitaria, e che erano state favorite dall’affermazione nel tempo di dottrine giuridiche – quali ad esempio il positivismo giuridico – profondamente anticristiane, e quindi antiumane.
Nei suoi oltre 50 anni di vita l’Unione ha avuto quali presidenti personalità quali il Presidente della Repubblica Antonio Segni, oppure giuristi di massimo livello quali Francesco Santoro Passarelli, Pietro Gismondi, Sergio Cotta, e collaboratori dello spessore eccelso quali Mons. Giovanni Battista Montini, poi divenuto Papa Paolo VI ed ancora i professori universitari ,- che hanno realizzato , tra le tante opere , i manuali di diritto privato su cui abbiamo studiato- e cioè Mortati, Rescigno e Trabucchi, dipoi personalità di indiscusso valore umano e politico quali Aldo Moro, Giuseppe Dossetti, Antonio Amorth e Giorgio La Pira , Guido Gonella e tanti altri di pari valore , che per sintesi ometto di evocare, ma che per la loro fama e l’indiscussa capacità meriterebbero una approfondita citazione, uno per uno.
Gli scopi.In generale l’Unione intende promuovere un’adeguata e specifica preparazione spirituale e culturale dei giuristi per curare gli interessi di ordine sociale connessi con la dignità delle professioni giuridiche; richiamare l’attenzione degli studiosi e degli operatori del diritto sui problemi della vita reale promuovendo , anche nell’opinione pubblica, una maggiore consapevolezza della funzione del diritto nella società .
Attraverso i suoi convegni di studio e le sue pubblicazioni ha di volta in volta trattato, ad altissimo livello, in maniera libera e approfondita, temi e problemi di frontiera nell’evolversi della cultura giuridica così come della società italiana: si pensi ad esempio ai temi della tutela della vita umana e della famiglia, della tutela dei diritti della persona nell’ambito del sistema economico, delle funzioni e dell’ordinamento dello stato moderno, della revisione dei patti lateranensi, della liberta’ di stampa, dell’ecologia, della droga, dei problemi della Magistratura nello Stato democratico,delle manipolazioni genetiche e della biomedicina, e così via .In sintesi, oggi più di ieri, l’Unione intende non solo essere punto di riferimento del pensiero cattolico nelle discipline giuridiche, ma anche punto d’incontro col pensiero laico sul terreno dei problemi fondamentali relativi alla difesa ed alla promozione delle libertà politiche e civili.
Chi può iscriversi. Possono chiedere di iscriversi all’Unione docenti universitari di materie giuridiche, magistrati, avvocati, procuratori legali, notai, pubblici funzionari ed in genere laureati che svolgono normalmente attività di studio e consulenza in ogni branca del diritto: come vede l’ambito è molto ampio, ma l’ammissione prevede che il richiedente possegga requisiti di onorabilità e di condivisione dei principi cristiani molto rigorosi.
La genesi della denominazione Unione locale dei Giuristi Cattolici Italiani della Diocesi di Matera -Irsina. L’UGCI è una associazione nazionale che si articola sul territorio italiano con le cd Unioni locali, le quali sono territorialmente competenti sul territorio della Diocesi cui sono direttamente collegate. Difatti per poter costituire le unioni locali occorre una preventiva autorizzazione del Vescovo della Diocesi il quale nomina un padre spirituale dell’unione locale medesima , scegliendolo tra i sacerdoti disponibili ed aventi spiccate conoscenze ed esperienze in materia, giuridica, filosofica e teologica. Tra il Vescovo, il padre spirituale da lui nominato ed il direttivo dell’Associazione si stabilisce una assidua e fattiva collaborazione, volta sia alla preparazione degli associati che alla scelta del tema dei dibattiti ed alla organizzazione dei convegni. La nostra Diocesi si chiama di Matera -Irsina e da questo deriva la denominazione dell’unità locale.
Il messaggio dell’Unione dei Giuristi Cattolici della Diocesi di Matera Irsina .Con molta umiltà , riteniamo che sia necessaria sia una più approfondita formazione professionale e spirituale nell’ambito del diritto, sia una maggiore consapevolezza che l’esercizio corretto delle professioni giuridiche non può avvenire prescindendo dai valori cristiani contenuti nel messaggio evangelico: l’opinione comunemente accettata che, ad esempio, gli avvocati , nello svolgimento della loro professione, possano assumere atteggiamenti spregiudicati, svincolati dal rispetto delle norme giuridiche, deontologiche o morali, non può essere accettata sia per il bene della categoria, che per il bene della società al cui servizio la categoria è deputata. Occorre fare un salto di qualità : tutti i cittadini devono rispettare la legge, ma vi sono categorie di cittadini quali gli avvocati, i magistrati ed in genere gli operatori del diritto che devono rispettarla più degli altri, per la semplice ragione che la conoscono , o dovrebbero conoscerla.
In conclusione noi Giuristi cattolici habbiamo un obbligo in più rispetto agli altri: nella nostra professione dobbiamo avere come stella polare a cui ispirare sempre la nostra attività i principi evangelici ed evitare nel lavoro quotidiano quei comportamenti che ,pur non contrastando con la legge, dissentano però dai valori cui dichiariamo di aderire e cioè con il messaggio di Cristo.
Avv. Giandomenico Di Pisa