Vaccaro (Uil): “La Basilicata del domani: una regione di pensionati ma senza adi e cure adeguate. Da Bardi e Fanelli incentivo all’esodo per i lucani”. Di seguito la nota integrale inviata da Carmine Vaccaro, segretario Uil Pensionati di Basilicata.
“Una regione che invecchia alla velocità della luce in assenza di politiche per anziani e fragili, a cui aggiungere un sistema sanitario ridotto ai minimi termini. Questa è l’eredità che il governo Bardi lascerà ai lucani a chiusura della legislatura. Zero programmazione, nessuna visione in prospettiva per chi sceglie di restare. E l’ennesima conferma arriva dai numeri riportati dallo studio della Cgia di Mestre sui dati del Sistema Excelsior di UnionCamere Anpal, la fotografia del fallimento politico di questo centrodestra. Giovani in fuga a gambe levate e boom di pensionati. 21.900 in più in cinque anni fanno della Basilicata la regione d’Italia con la più alta incidenza percentuale della domanda sostitutiva sul fabbisogno occupazionale pari all’88%. Numeri da capogiro considerato che a fronte dei 21.900 pensionamenti la platea sostitutiva sarà di soli 2800 nuoveleve. Peggio di noi nessuno”.
Carmine Vaccaro segretario della Uil Pensionati di Basilicata commenta così l’ultimo rapporto della Cgia di Mestre, preoccupato dall’assenza di ricambio generazionale. “Sono cifre che dovrebbero far accapponare la pelle a chi ci governa – prosegue – rischiamo la desertificazione e con un’assenza di visione accuratamente messa in atto da questo esecutivo, questo processo di graduale spopolamento sta subendo una decisiva accelerata. Da questa terra scappano giovani ma se si guarda all’assenza di investimenti sul sistema di cura e benessere per gli anziani direi che chi fra loro ne avesse la possibilità farebbe altrettanto”.
Si pensi ai 40 milioni a rischio per l’assistenza domiciliare integrata. Uno schiaffo ai malati di domani. Le cure domiciliari in questa regione hanno sempre avuto un ottimo livello ma la gestione di questo comparto da parte di giunta e presidente, ha distrutto anche questo patrimonio. Ritardi, mancato accreditamento, anche qui siamo fanalino di coda. Bardi e Fanelli rinunciano a 40 milioni di euro che il Pnrrmette a disposizione per curare le persone a casa. E’ questo quello che si ottiene quando si amministra con incuria per non dire sciatteria, si arriva sempre in ritardo nella risoluzioni delle questioni. O al massimo allo scadere del gong. E’ successo così per il Centro geriatrico di Matera, anche qui mesi e mesi di attese e disagi per assistiti e famiglie per arrivare all’accreditamento. Per non parlare delle strutture private convenzionate. Costrette a rivolgersi al ministro Schillaci e alla premier Meloni”.
“In quattro anni i lucani hanno avuto l’onore di essere rappresentati da un governo del rattoppo e degli spot- conclude Vaccaro- avremmo preferito un presidente e una maggioranza capaci di investire sul futuro e di programmare. E invece ci hanno regalato un incentivo all’esodo”.