La Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli, con la Campagna 2013, promuove la diffusione della Convenzione di Istanbul e del decreto anti femminicidio, per prevenire e perseguire violenze e discriminazioni contro le donne e per promuovere strategie condivise di contrasto e misure di protezione e di assistenza
Con la Campagna “Voce alla Convenzione di Istanbul”, l’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, Maria Anna Fanelli, promuove la conoscenza, la diffusione e l’applicazione della Convenzione e del decreto anti femminicidio 8 agosto 2013 su tutto il territorio regionale. Da agosto a dicembre 2013, la Consigliera regionale organizza una serie di incontri, appuntamenti, seminari, workshop e laboratori, per sensibilizzare studentesse, studenti, associazioni e istituzioni sul tema della lotta alla violenza e contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne, nonché per sostenere il dialogo e il confronto tra tutti i soggetti (enti, istituzioni, associazioni femminili, magistratura, forze dell’Ordine) impegnati nel contrasto alla violenza di genere.
La Campagna offre l’occasione di una vera e propria “scuola di genere” per conoscere e approfondire i principi fondamentali della Convenzione di Istanbul (prevenire, perseguire ed eliminare la violenza ed ogni forma di discriminazione contro le donne) e intrecciarli con l’analisi e lo studio delle discriminazioni che riguardano l’identità soggettiva, la razza, l’origine etnica, la religione, le convinzioni personali, l’handicap, l’età e l’orientamento sessuale. Tra gli appuntamenti in calendario, infatti, ci saranno incontri con le scuole, i Comuni, l’Università, gli Ordini professionali, gli Enti locali, le rappresentanze sindacali e datoriali che vorranno aderire, sul tema del femminicidio; laboratori e spettacoli sul tema dello sfruttamento lavorativo al fine di favorire nelle scuole nuovi modelli culturali di educazione alla non violenza e alle pari opportunità; dibattiti sulla condizione della disabilità e della cosiddetta “discriminazione multipla”. Altro tema significativo riguarderà le donne migranti e il loro ruolo nel mercato del lavoro. E ancora: la conciliazione vita – lavoro, la lotta alle molestie sessuali, alle discriminazioni retributive e nell’avanzamento di carriera. Seguiranno momenti di confronto per la declinazione delle misure di pari opportunità per l’inclusione sociale e lavorativa delle donne. Altre iniziative focalizzeranno l’attenzione sull’analisi del mercato del lavoro e sulla condizione dell’imprenditorialità femminile in Basilicata. Spazio anche a dibattiti e riflessioni sull’esame della legislazione per incrementare la presenza femminile nelle istituzioni e nei consigli di amministrazioni.
Circa venti appuntamenti da agosto a dicembre in diverse zone della Basilicata per diffondere e promuovere la conoscenza e l’applicazione della Convenzione di Istanbul insieme al Decreto anti femminicidio. La Campagna 2013 offrirà anche l’occasione per dibattere sulla prossima approvazione di una legge nazionale contro il femminicidio.
Potenza, 22 agosto 2013
Voce alla Convenzione di Istanbul – il calendario delle iniziative
• NOVA SIRI, 22 AGOSTO 2013 ore 18.00 , Nova Siri Village:
“La Convezione di Istanbul e il decreto antifemminicidio 8 agosto 2013”
• VIGGIANO, 26 AGOSTO 2013 ore 18.30 sede da stabilire:
“La Convezione di Istanbul e il decreto antifemminicidio 8 agosto 2013”
• MONTALBANO IONICO, 28 AGOSTO 2013 ore 20.30, mura medievali:
“La Convezione di Istanbul e il decreto antifemminicidio 8 agosto 2013”
• TITO, 28 SETTEMBRE 2013 ore 18.30 sala della biblioteca comunale:
“La Convezione di Istanbul e il decreto antifemminicidio 8 agosto 2013”
• TOLVE, 30 SETTEMBRE 2013 ore 17.30 Istituto comprensivo di Tolve e San Chirico Nuovo:
““La Convezione di Istanbul e il decreto antifemminicidio 8 agosto 2013”
• LAGONEGRO, 9 SETTEMBRE 2013 ore 9.00 – 14.00, sala consiliare “Seminario di formazione e aggiornamento discriminazioni individuali e collettive: azioni in giudizio”
• POTENZA, 1 OTTOBRE ore 9.00 – 13.30 Sala Inguscio della Regione Basilicata:
“Seminario di studi e work shop Pari opportunità per la cultura aziendale l’inclusione sociale”
• POTENZA, 21 OTTOBRE 2013 ore 10.00 -13.00, sala Sinni Dipartimento “Formazione: work shop, oltre il limite: donne con disabilità e diritto al lavoro”
• POTENZA, 21 OTTOBRE ore 16.00-20, sala “A” del Consiglio regionale: “Seminario oltre il limite: donne con disabilità e diritto al lavoro”
• POTENZA, 28 OTTOBRE 2013 ore 9.00 – 13.00 incontro con le scuole sul tema “Femminicidio: dalla denuncia sociale al riconoscimento internazionale”
• POTENZA, 28 OTTOBRE 2013 ore 15.00 -19.30, sala degli Specchi (Comune)
“Attività seminariale femminicidio: dalla denuncia sociale al riconoscimento internazionale”
• MATERA, 29 OTTOBRE 2013 ore 9.00–13.00 sede da definire, “Incontro con le scuole per attività seminariale femminicidio: dalla denuncia sociale al riconoscimento internazionale”
• MATERA, 29 OTTOBRE 2013 ore 15.00-19.30 – sede da definire – attività seminariale “Femminicidio: dalla denuncia sociale al riconoscimento internazionale” con associazioni e Ordini professionali
• MELFI, 6 NOVEMBRE 2013 ore 17.30 sala consiliare Nitti Bovet:
“Seminario formativo la Convenzione di Istanbul e il femminicidio”
• POTENZA, 7 OTTOBRE (sede e orario da stabilire) incontro con le donne disoccupate e non occupate promosso dalla Consigliera nazionale di Parità e da Italialavoro
•
• MELFI, 8 NOVEMBRE 2013 ore 17.00 aula consiliare
“Incontro informativo-formativo: il nuovo apprendistato per rilanciare il lavoro dei giovani”
• POTENZA, 25 NOVEMBRE 2013 ore 10.00 – 13.00 incontro con gli alunni della scuole secondarie superiori; Ore 15 -19 “Cuore di donna”, laboratorio – spettacolo – documentario con associazioni e Ordini professionali
• POTENZA, 5 DICEMBRE 2013 sede e data da stabilire
avvio del corso di Alta formazione: “Donne nei Consigli di amministrazione”
• PALAZZO SAN GERVASIO, 9 DICEMBRE 2013 sede e data da stabilire
seminario formativo “Donne migranti nell’era della globalizzazione”
• POTENZA, 30 DICEMBRE 2013 ore 10.30, sala Sinni (Dip. Formazione e lavoro) conferenza annuale “I rimedi forniti dal legislatore avverso le violazione delle Pari opportunità nelle pubbliche amministrazioni”
• SEDE E DATA DA STABILIRE
“Il protagonismo imprenditoriale femminile lucano nello sviluppo rurale”
Violenza donne, Fanelli: promuoviamo la conoscenza contro gli abusi
La Consigliera regionale di Parità ha illustrato la Campagna “Voce alla Convenzione di Istanbul 2013” contro la violenza nei confronti delle donne, con la consapevolezza che “la conoscenza dei fenomeni spinge alla denunce, incentiva l’autodeterminazione e promuove la responsabilità sociale in ogni individuo”
“I dati resi noti dal Ministero dell’Interno confermano che il femminicidio e lo stalking rimangono grossi e drammatici problemi rispetto ai quali le istituzioni non possono rimanere indifferenti e in silenzio. E’ per questo motivo che abbiamo inteso organizzare una serie di iniziative su tutto il territorio regionale, per dare voce ai principi della Convenzione di Istanbul e per contrastare ogni forma di violenza nei confronti delle donne, con la consapevolezza che la conoscenza dei fenomeni spinge alla denuncia, incentiva l’autodeterminazione e promuove la responsabilità sociale in ogni individuo”.
Così la Consigliera regionale di Parità della Basilicata, Maria Anna Fanelli, ha spiegato i motivi alla base della Campagna “Voce alla Convenzione di Istanbul”, illustrata questa mattina in conferenza stampa.
“La Campagna che va da agosto a dicembre 2013 – ha detto la Consigliera – intreccia il tema delle discriminazioni e del femminicidio partendo dal termine ‘femicide’ diffuso nel 1992 per la prima volta da Diana Russell che, attraverso l’utilizzo di questa nuova categoria criminologica, individua la causa principale degli omicidi nei confronti delle donne in quella ‘violenza estrema da parte dell’uomo contro la donna perché donna’. Infatti se le donne sono ‘solo’ il 30 per cento delle vittime dei 505 omicidi commessi in Italia tra il 1 agosto 2012 e il 31 luglio 2013, salgono all’83 per cento (45) quando si considerano i delitti commessi dal partner e addirittura al 100 per cento (20) nel caso in cui l’assassino sia l’ex. Tuttavia – ha aggiunto la Fanelli – i dati statistici delle uccisioni costituiscono solo la punta emergente del fenomeno e non meno grave ed importante è quella cultura desueta e patriarcale in cui la violenza matura. Per cui è necessario un nuovo approccio culturale, accanto ad una significativa e rapida repressione dei reati anche attraverso una specifica legge nazionale sul femminicidio. L’avvocata esperta di femminicidio Barbara Spinelli, ha evidenziato come la violenza rivolta contro la donna, è espressione di un problema strutturale che riguarda tutte le forme di violenza e quindi non solo quelle che sfociano nell’omicidio, ma anche ogni forma di discriminazione di genere che sia in grado di annullare la donna nella sua identità e libertà, o di ostacolarne il godimento dei diritti fondamentali in ogni ambito sociale, economico, lavorativo, politico, perché donna”.
“Su queste considerazioni e su questi temi – ha concluso la Consigliera di Parità – si snoderanno i punti principali della Campagna che parte dalla Convenzione di Istanbul per promuovere e tutelare il diritto di tutti gli individui di vivere liberi dalla violenza, sia nella vita pubblica che privata, per condannare ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne e per invitare ad adottare senza indugio le misure legislative e di altro tipo necessarie per prevenirla”.
Violenza donne, Pittella: lavoro è forma di contrasto
L’assessore regionale alle Attività produttive e lavoro ha illustrato le misure adottate dal governo regionale per incentivare l’occupazione delle donne. Presto in Giunta la proposta di adesione alla Convenzione di Istanbul
“Tra le cause collaterali che rendono una donna più esposta alla violenza domestica, c’è la dipendenza dal suo uomo, economica oltre che affettiva. Intervenire su questo aspetto sostenendo l’inclusione delle donne nel mondo del lavoro, rappresenta una delle forme di contrasto che possono e devono essere attuate. E’ anche con questo spirito che sono stati concepiti l’avviso Valore Donna e l’apprendistato come tipologia contrattuale per offrire opportunità di assunzione in azienda”.
Lo ha affermato l’assessore regionale alle Attività produttive e Lavoro, nonché vicepresidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, in occasione della conferenza stampa per la presentazione della Campagna “Voce alla Convenzione di Istanbul”, promossa dall’Ufficio della Consigliera regionale di Parità, Maria Anna Fanelli.
“Nella lotta alla violenza sulle donne e per l’affermazione delle Pari opportunità – ha aggiunto Pittella – ognuno è chiamato a fare la sua parte. E se il compito delle associazioni è quello di sostenere le vittime e il ruolo delle Forze dell’Ordine è quello di perseguire il loro aggressore, spetta alle istituzioni adottare ogni misura utile a garantire la libertà e l’autodeterminazione dei soggetti più deboli. E’ anche per questo motivo che, insieme al presidente De Filippo, proporremo alla Giunta regionale l’adesione alla Convenzione di Istanbul, per intraprendere ogni opportuna azione per favorire i cambiamenti culturali perché anche sotto il profilo normativo, si prosegua verso il raggiungimento di una sempre maggiore attenzione alla lotta contro tutte le forme di violenza nei confronti delle donne”.
Per l’assessore Pittella è di primaria importanza anche l’affermazione delle pari opportunità nel mondo del lavoro. “Violenza – ha detto l’assessore – è anche discriminare o molestare una donna sul posto di lavoro solo perché spesso si trova in una condizione di subalternità. Occorre garantire condizioni di lavoro che favoriscano pari opportunità di crescita tra uomo e donna, che garantiscano la conciliazione vita–lavoro e che ostacolino il fenomeno delle cosiddette ‘dimissioni in bianco’. Ben vengano quindi iniziative come questa promossa dalla Consigliera Fanelli – ha concluso Pittella – che sensibilizzano i cittadini le istituzioni e diffondono la conoscenza delle misure di contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione nei confronti del genere femminile”.