Brunio Francione, il portiere d’albergo.
Il film di Pandora è stata una bellissima esperienza anche per Bruno Francione, un impiegato della Polizia di Stato che coltiva da diversi anni la passione per il teatro. Con la compagnia diretta da Antonio Montemurro, Talìa Teatro, è salito sul palco del teatro Duni per recitare diverse commedie in vernacolo materano. Ed è proprio la passione per la nostra città a trascinare Bruno Francione in una nuova avventura, quella della compagnia “Il Sipario”, che ha debuttato a marzo scorso con “Filomàn du minnabbind (Filomena del rione Casalnuovo), la nostra “Filomena Maturano”, naturalmente recitata nella lingua che si parlava nei Sassi. Oggi purtroppo sono davvero pochi coloro che parlano il dialetto ed è anche per questo che il Sipario ha deciso di fare teatro. Durante il periodo natalizio la compagnia di Bruno Francione, nella quale figurano oltre venti soci, tra attori e collaboratori, ha presentato al pubblico del Duni “la Trasìt”, termine in vernacolo materano che indica il fidanzamento. Risultato: teatro stracolmo con due repliche a gennaio e una febbraio per la gioia delle associazioni alle quali il Sipario devolve l’incasso. Dopo Azione Verde, Bruno Francione ha scelto l’Associazione Dumbo per la serata di beneficenza. Bruno Francione è un materano doc e come tale sente in modo particolare la festa della Bruna, che si celebra ogni anno il 2 luglio in onore della nostra patrona. A testimoniare la sua devozione anche l’impegno profuso come presidente dell’Associazione Cavalieri di Maria SS. Della Bruna. E si deve a lui la storica svolta con l’ingresso delle donne nella cavalcata della Bruna, le amazzoni. Un materano vero, Bruno Francione. Lo abbiamo intervistato per conoscere da vicino il suo impegno teatrale, che lo ha portato in modo del tutto naturale a recitare sul set del Vaso di Pandora, come portiere d’albergo. “Il teatro per noi è pura passione. Non abbiamo aiuti esterni ma produciamo tutto in casa, costumi, scenografie e testi da mettere in scena.” Come è arrivato il passaggio dal teatro al cinema? “Conoscevo il regista Geo Coretti perché ci siamo incontrati sul set di alcuni cortometraggi. E’ stato lui a chiedermi di recitare nel ruolo di portiere d’albergo e io ho accettato volentieri, anche perché mi sono reso conto che sul set si respirava lo stesso clima presente durante le nostre produzioni teatrali. Certo, a teatro c’è più tensione perché hai di fronte il pubblico e non puoi sbagliare, mentre il cinema ha diversi momenti di pausa e puoi ripetere una scena diverse volte sino a quando non è perfetta per il regista.
Ci sarà un’altra partecipazione cinematografica con la Blu Video per Bruno Francione? Vogliamo realizzare qualcosa per la crescita della nostra città e se Geo troverà un ruolo adatto alle mie caratteristiche sarò felice di collaborare ancora con lui e con tutto il cast.”
Angela Loperfido, nel film Matilde
Angela, come è nata questa collaborazione artistica con la Blu Video?
Sono arrivata nel cast del Vaso di Pandora grazie a Valerio, uno dei protagonisti del film. Abbiamo amici in come e cercavano alcune ragazze per delle brevi partecipazioni. Io amo il teatro e sono una delle attrici della compagnia Il Sipario, diretta da Bruno Francione. Lui è diventato il portiere d’albergo e io una cameriera e così ci siamo ritrovati a stretto contatto anche nel mondo del cinema.
La tua partecipazione è stata breve ma intensa, come è andata?
Benissimo. E’ stato Geo ha ritagliarmi questo ruolo. Era la mia prima esperienza ma è andata molto bene perché tutti gli attori erano molto cordiali. Per quanto mi riguarda sono rimasta affascinata dal lavoro dei tecnici ed in particolare dal grande lavoro svolto in quei giorni da Toni Notarangelo.
Tu arrivi dal teatro, puoi raccontarci le differenze che ci sono tra un palco con il pubblico e un set con le telecamere.
Ti dico la verità, anche se ci sono mille persone a teatro non provo alcun imbarazzo, anzi il pubblico mi carica tantissimo e con l’adrenalina giusta sono pronta a dare il massimo, sul set invece c’è quella telecamera che ti spia e sinceramente mi sentivo molto osservata, come se studiasse il tuo volto, le tue espressioni. In ogni caso è stato molto emozionante.
Una curiosità: c’è stato imbarazzo anche quando hai baciato il tuo fidanzato sulla scena, il cuoco Romano, alias Giovanni Spagnolo?
Per niente. Quando mi hanno detto che Giovanni avrebbe interpretato il ruolo del mio fidanzato ero molto felice perché siamo vecchi amici di scuola. E’ una persona veramente simpatica e quel bacio è arrivato in modo spontaneo. Ma non solo Giovanni mi ha fatto sentire a mio agio. Tutto il clima che si respirava sul set era molto familiare e ricordo con piacere la grande attrice Maria Pia Autorino.
Più teatro o più cinema a questo punto per Angela Loperfido?
Io teatro non lo lascerò mai ma sono sempre disponibile a recitare per il prossimo film della Blu Video, anche perché riesco a conciliare questi impegni con il mio lavoro di barista.
Cosa ti auguri per la Blu Video e per le produzioni cinematografiche materane?
Spero davvero che la Blu Video riesca ad aprire questa scuola di cinema, è come un sogno che diventa realtà.
Interviste a cura di Michele Capolupo