Venerdì 19 novembre 2021 alle ore 10 nell sede dell’Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento in via Don Minozzi 36 (ex Itis a Potenza) sarà presentato un laboratorio femminile di Arti marziali e psicologia della difesa personale.
Il progetto è realizzato dall’Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento in collaborazione con la dr.ssa Mariarosaria La Becca e patrocinato dall’Asp – Azienda Sanitaria Locale di Potenza – Federckombat – Federazione Italiana Kickboxing-Muay Thai-Savate-Shoot Boxe-Sambo, Comune di Potenza, Commissione Regionale Pari Opportunità della Basilicata.
Il progetto si rivolge alle donne con l’intento di divulgare una corretta e completa informazione sul fenomeno della violenza di genere e di condurre un processo di valorizzazione della donna attraverso l’applicazione delle arti marziali e degli sport da combattimento e la riflessione critica sulle strategie di fronteggiamento delle situazioni di violenza, anche dal punto di vista psicologico ed emotivo.
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
Introdurre soltanto misure repressive della violenza di genere non basta.
Più SICURA propone un percorso di consapevolezza del rischio e di rafforzamento del profilo fisico e psicologico della persona, promuovendo l’importanza degli Sport da Combattimento come elementi di prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne e di diffusione della cultura del rispetto. Concetto base di ogni convivenza, realizzato anche attraverso l’individuazione delle ottimali risorse per la prevenzione e il contenimento di ogni forma di violenza, fisica o psicologica, sulla donna e in ogni contesto (vita di relazione,lavoro, famiglia).
TRA ARTI MARZIALI E PSICOLOGIA
Lo studio di tecniche di diverse arti marziali per scopo autodifensivo ha lo scopo di far conoscere come reagire a colpi o a prese in modo da potersi divincolare e fuggire, contrattaccare o immobilizzare l’aggressore. Questi sono elementi indispensabili della capacità di difendersi di un individuo e quanto più una tecnica è allenata, tanto più i movimenti verranno svolti in maniera istintiva in una situazione reale.
Tuttavia accade spesso che chi studi arti marziali (specie durante il primo apprendimento) acquisisca un effimero e pericoloso senso di sicurezza sulla propria reale capacità di difendersi. Viene infatti trascurata una adeguata preparazione psicologica nella gestione della paura, che in circostanze particolari, come il pericolo di una reale aggressione, può avere effetti più disparati, dal cosiddetto effetto tunnel (perdita della visione periferica) al blocco mentale, alla perdita della mobilità fine, etc che di fatto riducono e in taluni casi addirittura annullano le capacità tecniche della oggetto di violenza.
COSA VOGLIAMO TRASMETTERE
Lo scopo dell’insegnamento di arti marziali del laboratorio “più Sicura” non è soltanto quello del trasferimento di conoscenze tecniche o della preparazione fisica, quanto più il raggiungimento, attraverso lo studio e la pratica di queste arti, di una maggiore consapevolezza di sè, del pericolo e degli strumenti di reazione ad esso.
L’esperienza del contatto fisico fornita da alcune discipline quali la kickboxing, il jiu jitsu brasiliano, il jeet kune do, sotto la guida tecnica degli istruttori specializzati dell’Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento, daranno modo alle partecipanti al laboratorio di comprendere quanto sia complessa (anche nel contesto sicuro, amichevole e controllato di una palestra) una reale reazione ad un atto di violenza e fornirà, oltre al naturale allenamento tecnico finalizzato all’autodifesa, contesti su cui innestare focus group per il rafforzamento integrale della persona, condotti con il supporto di uno psicologo e psicoterapeuta.
Responsabili del Progetto
Serena Lamastra, istruttrice Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento
Mariarosaria La Becca, psicologa e psicoterapeuta
Alessandra Sprovera, socio Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento
Mariarosaria Faruolo, socio Accademia delle Arti Marziali e Sport da Combattimento