In altri tempi li avrebbero chiamati “Gli Alfieri della vittoria”, perché questi tre ragazzi della vittoria portano il vessillo. Relativamente allo sport, logicamente; in una disciplina, il ciclismo, in cui vincere non significa solamente tagliare per primi la linea di un traguardo, ma principalmente raggiungere gli obiettivi che ci si è dati, a qualsiasi livello, ed essere coscienti e orgogliosi di raggiungerli in modo assolutamente pulito (come analisi cliniche hanno dimostrato), a discapito delle tristi notizie che arrivano ogni giorno dal mondo delle due ruote, professionistico, dilettantistico e ahinoi, anche amatoriale.
Per una domenica i tre atleti più in forma del momento nel Meridione d’Italia hanno battuto terreni diversi : Elettrico e Calò su strada, mentre Buono, con capitan Carrer dell’Eurobike, ha preferito far “mangiare la polvere” ai suoi rivali bikers, gareggiando in MTB.
Trionfare vuol dire anche essere capaci di sacrificarsi per aiutare un amico a realizzare un sogno. E’ questa la chiave di lettura dell’ XI trofeo “Santi Medici” di Alberobello, svoltosi domenica 10 ottobre con partenza alle 9,30. Lungo i 4500 metri da ripetere 14 volte per un totale di 62 km, i corridori hanno infiammato ancora una volta gli animi degli spettatori, grazie a prodezze tecniche e colpi di pedale.
Su un tracciato molto tecnico e selettivo, lo spettacolo è stato protagonista sin dalla partenza, con i ciclisti che agganciavano entrambi gli scarpini prima del via, per uno start ad alt tensione, rapido e fulmineo come in una gara di Cyclocross. Prima curva da acrobati e già spiccava il volo il “Falco Materano” Tommaso Elettrico, seguito a ruota da Pio Calò, come preludio alla fuga partita durante il secondo passaggio. I fuggitivi erano : Elettrico (Eurobike), Calò (System), Conserva (Convertini), Miniello (Gi.Vi), Martellotta (GSC Grottaglie) e Vito Palmisano (Convertini) e hanno retto di comune accordo sino a quando lo sprint veniva lanciato. Gli ultimi 1000 metri percorsi in testa al plotoncino dal generosissimo “Falco”, che usciva per primo dall’ultima curva ai 150 metri dalla linea bianca e, dopo un lungo lancio, veniva saltato dall’amico Pio Calò, scaltro, rapido, elastico negli arrivi allo sprint. 3° Stefano Miniello e 4° Francesco Conserva.
Dopo sette giorni si è ripetuta la magia di Lizzano sotto gli occhi attenti dei dirigenti del team System impianti Elettrici , la compagine abruzzese che ha concesso fiducia a Calò in questo finale di stagione, e che dall’atleta oritano è stata ripagata con tre perle, per tre volte a braccia alzate.
Sul fronte fuoristrada la corazzata Eurobike colpisce ancora, a suon di ruote grasse. E’ stato il poliedrico Vito Buono, “Locomotiva delle Murge” a conquistare la città di Bernalda (Matera), stazione per una domenica della sua crescita tecnica, fisica e umana.
Corsa conclusiva del circuito Lucano MTB 2010, l’ VIII trofeo Città di Bernalda prevedeva un circuito di 5,5 km da ripetere cinque volte, con un elevato tasso tecnico tra chianche, lastricati di pietre di fiume, sterrato battuto, due durissimi strappi in salita e una discesa molto divertente con canaline ( binari di terra molto pericolosi che obbligano le biciclette in una traiettoria forzata). Pronti-via, sebbene la partenza sia stata data separando ogni categoria di 30” dalla successiva, Vito Buono si portava rapidamente in testa, creando il vuoto di sé e aspettando solo il proprio capitano Maurizio Carrer, per proseguire di comune accordo. Le progressioni impressionanti di Buono e il controllo di Carrer (tra i pochi capaci di affrontare in bici le salite) portavano il duo in Eurobike verde a trionfare con 2’02” su Giuseppe Belgiovine (ASD MTB Giovinazzo).
All’arrivo, da gran Capitano, Carrer incoronava il suo miglior atleta: “Ogni volta che Vito (Buono, ndr) accelerava, non aveva una marcia in più, ne aveva due o tre. Per me è stato molto arduo restare incollato alla sua ruota per tutta la corsa ! Ciò mi riempie di buona speranza per Vito e per tutta l’Eurobike all’imminente Gran fondo del lago di Fondi (LT) del 17/10 a cui parteciperà anche Tommaso Elettrico, in via del tutto eccezionale : tornerà su una MTB dopo ben dieci anni !”
Roberto Ferrante