Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata da Elio Di Bari in riferimento alle recenti nomine nel comitato regionale e a delegato provinciale del Coni.
Dopo oltre cinquant’anni di onorata carriera nel mondo dello sport, non mi sarei aspettato un atto di amara ingiustizia nei miei riguardi da parte dei vertici regionali. E così oggi, a mente lucida, posso manifestare tutto il mio rammarico per l’esclusione dalla carica di Delegato Provinciale di Matera dell’Ente a cinque cerchi. Una carica che ritenevo dovesse spettarmi, alla luce del servizio prestato con il massimo impegno e tanta passione per più di mezzo secolo, a cui va aggiunta l’esperienza maturata in oltre vent’anni di comitato provinciale di Matera. In questi cinquant’anni sono stato in campo prima come atleta e, quindi, a livello dirigenziale, nell’ambito della Federazione Italiana Cronometristi, come cronometrista ufficiale e della Fidal, come giudice di gara, ed infine, segretario e presidente del Panathlon per molti anni. Nel Coni, quindi, ho avuto esperienze all’interno della Giunta regionale e in ambito provinciale, dove sono stato vice presidente per dodici anni, vice commissario per oltre due anni e Presidente per il primo mandato dal giugno 1998 al marzo 2001 e per il secondo mandato dall’ottobre 2009 al dicembre 2012. A tal proposito, ricordo che sotto la mia gestione, con la collaborazione dell’allora segretario Leopoldo Desiderio (oggi Presidente regionale), sono stati realizzati progetti istituzionali (Giochi della Gioventù, Giochi Sportivi Studenteschi, Giornate Nazionali dello Sport, EDUCAMP e Feste Provinciali dello Sport), organizzati eventi e convegni, e sono state portate avanti le politiche dello sport attraverso continui contatti e collaborazioni con le Federazioni sportive e con le Amministrazioni locali. Un impegno e una passione che mi sono stati riconosciuti anche a livello nazionale con il conferimento di diversi premi e onorificenze, tra cui Quercia di primo livello della Fidal, distintivo d’oro della Ficr per dieci anni di Presidenza di associazione, targa di venticinque anni di tesseramento alla Ficr, distintivo d’oro della Sezione UNUS di Siena per i cinquant’anni di attività sportiva “Nozze d’oro con lo Sport”, e le tre Stelle di bronzo, d’argento e d’oro al valore sportivo del Coni Nazionale ed il distintivo d’Oro del Coni al merito sportivo, consegnatomi nel 2013 direttamente dal Presidente Malagò. Ritengo di aver dimostrato capacità organizzative, nel lavoro in team e nelle relazioni esterne, requisiti richiesti per la nomina di Delegato provinciale. Dopo la riconferma del Presidente regionale Desiderio, in data 14 marzo 2017, ho consegnato personalmente a lui la proposta per la mia candidatura a Delegato Provinciale, fiducioso nel suo accoglimento e pronto ad un impegno, nel quadriennio olimpico 2017/20, per l’attuazione di una politica sportiva su tutto il territorio materano. Nella fredda risposta ricevuta dal Comitato regionale in data 27 marzo, mi è stato comunicato che non è stato disposto alcun provvedimento di esclusione nei miei confronti, ricordandomi, però, che la nomina fosse un atto autonomo del Presidente della Giunta, senza che ai candidati fossero richiesti titoli professionali specifici. Ero e sono ancora convinto che avrei potuto contribuire al meglio alla realizzazione della politica sportiva territoriale e ben rappresentare il Coni regionale presso gli Enti locali; considero, quindi, che la nomina, che spesso non si rivela adeguata all’incarico, sia stata effettuata con molta discrezionalità, senza obiettività e consapevolezza, ma solo per pura scelta personale.
Prima di chiudere queste mie riflessioni, vorrei rendere noto quanto avvenuto anche nel precedente quadriennio olimpico 2013/17; per presa di posizione da parte dell’ex presidente regionale fui escluso dalla carica di Delegato provinciale, in quanto lo stesso non aveva condiviso che la sezione del Veterani dello Sport di Pisa mi avesse, nel mese di settembre 2012, insignito dell’ambito riconoscimento delle “Nozze d’oro con lo sport”, avendo iniziato la mia attività sportiva, come atleta della Fidal, nel lontano 1961.
Concludo, nel rimarcare l’ingiustizia subita, essendo venuto meno il valore di un’amicizia ultra trentennale con il presidente Desiderio, il quale, proprio all’indomani della sua rielezione, aveva risposto al mio augurio con un “grazie amico mio”, per poi dileguarsi in un totale silenzio, non avendo risposto alla mia nota del 7 aprile u.s.
Pur nel rammarico e nella delusione di non poter rappresentare il Comitato provinciale del Coni di Matera, resterà, comunque, immutato in me il senso di servizio per la politica dello sport. Il sottoscritto, pertanto, continuerà sempre ad offrire la sua esperienza in favore dello sport lucano, con autentico spirito sportivo, con fair play, con onestà e correttezza che mi hanno sempre caratterizzato.
Elio Di Bari
Carissimo Elio, fattene una ragione, questa non e’ una regione per gente per bene, e tu, conoscendoti, sei una persona garbata ed onestà.
Caro Elio, sono rimasto deluso e amareggiato per questa ingiustizia nei tuoi confronti da parte del Presidente attuale del Coni Regionale a cui tu non meritavi nella maniera più assoluta. Purtroppo, in questo periodo non si tiene in considerazione chi ha dato veramente tutto per lo sport ma spesso emerge il clientelismo o altro. Ricordo con estremo piacere gli anni sessanta con le gare di velocità dove primeggiavi in campo regionale. Inoltre ricordo bene , dopo aver appeso le scarpe chiodate al muro, il tuo grande lavoro come cronometrista e successivamente come Presidente Comitato Prov.le del CONI. Purtroppo oggi giorno, dopo aver dato anima e corpo all’atletica leggera italiana in questa Italia ti danno il benservito. Il Coni Nazionale e Regionale a cui esprimo ferma condanna e profonda vergogna per questi atteggiamenti razzisti. Ciao Elio per me resti sempre un gran SIGNORE
Pasquale Fontana