Panio Angelo, trapiantato di rene di Bernalda, dopo aver partecipato ai XXVII Giochi Nazionali Trapiantati di Bra, in Piemonte, nel maggio scorso, conquistando il 1° posto nella 5.000 marcia e il 3° posto nella gara dei 1500 m., è pronto ad una nuova ed esaltante avventura.
Parteciperà ai Campionati Mondiali per Trapiantati che si terranno a Malaga, in Spagna, dal 25 giugno al 2 luglio prossimi e si confronterà con altri 2.200 atleti trapiantati, provenienti da ben 75 Nazioni, nelle discipline di pallavolo, marcia 5.000 m. e nelle gare di atletica leggera, in particolare 800 m., 1500 m., 5.000 m.
La rappresentativa italiana, composta da 85 atleti tutti trapiantati, guidata dall’ANED, Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto – Onlus, ha preso parte diverse volte alle competizioni europee, internazionali e mondiali ottenendo ottimi risultati.
Più che la conquista di medaglie e trofei, che pure sono importanti, i trapiantati sportivi vogliono richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul miracolo della riconquista della vita che solo un trapianto può dare e sulle lunghe liste di attesa che solo una diffusa solidarietà consapevole può ridurre.
Essere testimoni dei risultati straordinari raggiunti da un settore di eccellenza della nostra sanità pubblica e della successiva assistenza clinica.
Vogliono ricordare che nella gara per la vita siamo tutti competitori e un diniego significa concretamente lasciare un bambino, una donna, un uomo, uno di noi, ai blocchi di partenza, senza speranza.
Desiderano dimostrare che una regolare attività fisica ed uno stile di vita corretto sono fondamentali per la miglior riabilitazione sia di chi è in dialisi sia di chi è trapiantato e convincere altri trapiantati ad avvicinarsi per la prima volta ad una pista atletica, ad una piscina o ad un campo da sci, perché lo sport non è solo per i campioni come Angelo Panio.
Partecipare ai Giochi è un gesto di libertà e fiducia, ma innanzitutto è un modo per dire grazie a tutte quelle famiglie che, in un momento molto doloroso per la perdita del proprio caro, hanno pensato alla sofferenza di coloro che attendono una speranza, una nuova opportunità di vita.
Ma il trapianto è qualcosa di più. In una delle tante iniziative dell’ANED, durante le gare internazionali di sci che si svolsero sulle piste di Bormio, nel 2003, i tanti trapiantati che vi parteciparono, provenienti da diverse Nazioni, vissero una delle esperienze più commoventi: lo storico abbraccio tra atleti trapiantati palestinesi e atleti trapiantati israeliani. La generosità e la solidarietà abbattono ogni confine e diventano portatori di pace.
Panio Angelo e tutti gli atleti trapiantati di ogni organo lanciano un messaggio chiaro. Loro, che sono diventati campioni per un giorno, sono già vincitori nella gara più importante: hanno battuto la malattia.
Ora vogliono che la sfida sia raccolta da tutti e la possibilità del trapianto concessa a chiunque ne abbia bisogno per vivere.
Giu 21