Basket, serie A Dilettanti, 25^ giornata
Bawer Matera – Agrigento 65-69
Parziali: 21-18; 35-33; 49-45
BAWER MATERA: Amadori n.e., D’Ercole n.e., Gergati 0, Provenzano 3, Longobardi 11, Lovatti 14, Bonora 2, Hassan 16, Grappasonni 12, Candido 8. All. Ponticiello
AGRIGENTO: Virgilio 4, Anello n.e., Paparella 23, Ranieri n.e., Di Simone n.e., Cardillo 5, Caprari 12, Pennisi 8, Rotondo 12, Giovanatto 5. All. Paolini
Arbitri: Baldini Lorenzo di Firenze e De Gobbis Matteo di Trieste.
Usciti per 5 falli: Rotondo
Tiri da tre: Matera 10/29, Agrigento: 5/22
Tiri da due Matera 14/28; Agrigento: 21/40.
Tiri liberi: Matera 7/13; Agrigento 12/18.
Agrigento già salvo, Bawer condannato a bissare il successo di sette giorni prima contro Ferentino per continuare a sperare nei play-off. Ma alla fine sono i siciliani a portare a casa tre punti che non cambiano la classifica ma che rappresentano comunque il giusto premio al termine di una prestazione coraggiosa e mai rinunciataria da parte degli ospiti. Delude invece Matera, che paga una scarsa lucidità e concentrazione nei momenti topici del match. Ponticiello si affida dal primo minuto a Lovatti e Hassan e completa il quintetto con Bonora, Candido e Longobardi. Una mossa che si rivela vincente sopratutto per i canestri che arrivano dal giovane Hassan. E’ lui a rimontare i vantaggi iniziali di Pennisi e Panarella. Poi le bombe di Longobardi e Caprari accendono un match che resterà equilibrato sino alla fine. Hassan sale a quota sei e regala alla Bawer il massimo vantaggio del match, che sarà replicato dopo qualche minuto e anche nella prima parte dell’ultima frazione (9-4, 15-10 e 56-51) ma Agrigento sarà sempre in partita sopratutto grazie alle penetrazioni micidiali dell’ispirato Paparella, top-scorer del match con 23 punti. Il punteggio ancora una volta si mantiene piuttosto basso a causa di numerosi errori in attacco commessi su entrambi i fronti. Dopo i canestri di Lovatti e Longobardi, Ponticiello ordina due cambi: dentro Grappasonni e Provenzano, fuori Candido e Lovatti. Immediata la reazione di Agrigento, che torna subito in corsa con Rotondo e Caprari, autore di due tiri su tre dalla lunetta. Nel finale Matera si riporta a + 4 con la tripla di Grappasonni, Pennisi e Panarella riportano a galla i siciliani. Sulla sirena è Lovatti a indovinare un altro tiro pesantissimo che fa chiudere il primo quarto sul 21-18. Avaro di canestri la seconda frazione. Dopo una serie incredibile di errori da una parte e dall’altra, dopo 2’40” è la bomba di Giovanatto a rimettere in carreggiata Agrigento. Quindi una sfida che prosegue sui binari dell’equilibro, con il primo sorpasso ospite firmato da Pennisi e quello successivo da Virgilio dopo il canestro di Candido. Virgilio e Paparella completano un break imbarazzante per la Bawer (2-9) ma la seconda tripla di Lovatti e il canestro del puntuale Hassan valgono il nuovo vantaggio materano. Giovanatto replica per Agrigento, Hassan si conferma il re della Bawer con la prima tripla personale. Rotondo e Caprari sono gli autori del nuovo scatto in avanti per gli ospiti, i liberi di Grappasonni e l’acuto di Bonora, che resterà l’unico del match, mandano Matera al riposo avanti di due. Gara tutta da giocare ma sempre caratterizzata da pochi spunti degni di nota e molti errori. Matera conserva un risicato vantaggio con Candido, Longobardi e lo scatenato Hassan (5 punti nel parziale con la seconda bomba), Agrigento non molla e resta nella scia grazie al collettivo: Pennisi, Caprari, Panarella, Cardillo e Rotondo, sono gli autori dei canestri nel parziale, Matera allunga di nuovo a + 4 con Candido e Provenzano, che riuscirà a trovare solo una volta il canestro, dalla grande distanza. L’ultimo periodo diventa quello decisivo e Matera lo gestisce bene sino al 4′, quando riesce anche a riportarsi avanti di cinque lunghezze con due bombe di Lovatti intervallate da un canestro di Candido. Ci pensa invece Panarella con un canestro da sotto, due liberi e una tripla a tenere in vita Agrigento, che poi acciuffa Matera con Rotondo. L’ultimo vantaggio della Bawer è di Grappasonni. Poi Paparella infila due liberi su tre e Rotondo fa le prove generali per il successo (58-60). Quando Paparella sbaglia due liberi e Longobardi torna a pungere in attacco mancano due minuti alla fine. Lo sfondo di Bonora su Virgilio è l’episodio che probabilmente cambierà la sfida a favore degli ospiti. Cardillo deve fare i conti con la bordata di fischi del PalaSassi ma infila comunque il secondo tiro a disposizione dalla lunetta e dopo un errore di Candido è Virgilio a portare Agrigento sul + 3 a 46” dalla fine. Ponticiello chiama time-out e il fallo sistematico manda Grappasonni in lunetta. I liberi vanno a segno ma la tripla di Caprari è un macigno che si abbatte sui padroni di casa a 15” dalla fine. Rimessa per Matera e in pochi istanti Grappasonni risponde da tre. Nuovo time-out a 11′ secondi dalla fine. Fallo sistematico di Lovatti su Panarella, che segna due liberi fondamentali per tentare il colpaccio: 65-68. Anche Agrigento ferma il cronometro per mandare Lovatti in lunetta. Liberi sul ferro e rimbalzo di Pennisi. Poi Panarella ritorna in lunetta ma la partita è ormai segnata: ad Agrigento basta solamente segnare il primo per assicurarsi la vittoria.
Michele Capolupo
Sala stampa a cura di Carlo Abbatino
A fine gara il coach Ponticiello è molto arrabbiato per il modo in cui la squadra ha interpretato la partita, disputando una pessima gara in attacco e in difesa: “E’ inutile nascondersi. La mia squadra ha snobbato l’avversario ed è stata punita perchè ha prevalso la presunzione di poter conquistare tranquillamente la vittoria. I ragazzi non sono stati bravi a tenere tensione giusta. Purtroppo non siamo stati continui sopratutto in difesa ma anch l’attacco è stato in ansia. Abbiamo tenuto vivo l’Agrigento quando invece dovevamo fare di tutto per allungare e vincere la gara. Faccio quindi i complimenti all’Agrigento. Peccato che non ha giocatio con la stessa intensità in altre occasioni. Noi invece non abbiamo concretizzato per scarsa intelligenza cestistica”.
Provenzano è deluso: “Non abbiamo espresso lo stesso gioco che avevamo mostrato contro il Ferentino. Abbiamo giocato meno di squadra e di conseguenza abbiamo difeso di meno mentre loro sono stati bravi ad approfittare quando eravamo in parità. Loro hanno forzato e alla fine hanno vinto”.
Amareggiato anche il capitano Longobardi: “Abbiamo iniziato bene e poi abbiamo smesso di giocare. Abbiamo fatto conclusioni affrettate mentre loro non ci permettevano di penetrare e scaricare e quindi ci hanno messo in difficoltà. Noi insistiamo con tiri da fuori e meno sotto canestro. Questa sconfitta preclude la corsa ai play off anche se voglio guardare cosa hanno fatto le altre squadre. Una cosa è certa. Stiamo spingendo molto dal punto di vista fisico e mentale per chiudere in maniera positiva questo campionato ma siamo arrivati con le gambe corte”.
Soddisfatto sull’altra sponda il coach dell’Agrigento Riccardo Paolini: “Per noi è stata la partita d’orgoglio. Volevamo riscattare la sconfitta rimediata in casa domenica scorsa e volevamo dimostrare che fuori casa riusciamo a giocare bene in attacco e in difesa perchè siamo più tranquilli. L’obiettivo è la matematica salvezza. Probabilmente ritroveremo la Bawer nella fase a orologio”. Ricordiamo in proposito che se in classifica l’Agrigento finirà alle spalle della Bawer questa sfida contro Matera si giocherà nuovamente al PalaSassi.