Biagio Tralli, un vero campione. La festa al Duni di Matera è tutta per lui ma anche in questa occasione il campione del mondo di kick boxing dà prova delle sue qualità: umile, generoso, grande. C'erano proprio tutti al teatro Duni per rendere omaggio in una serata di gala al nostro Gino, come lo chiamano ormai tutti: la moglie in dolce attesa, i genitori, i parenti e tanti amici, circa seicento presenze. Sul palco il suo amico Andrea Rospi presenta il film di Marsiglia e finalmente i materani possono ammirare le dodici riprese che hanno regalato a Tralli la cintura che sognava, quella per la quale ha fatto sacrifici sin da bambino, quando di nascosto prendeva il motorino e andava a Gioia del colle per allenarsi con il suo maestro. Non si diventa campioni del mondo per caso. E la kickboxing non fa eccezione. Dietro il titolo mondiale, c'è un lavoro di squadra. E tutti hanno sfilato alla festa in onore di Biagio Tralli. C'era il suo allenatore Donato Milano, coach della nazionale e il suo vice Gino Clemente. C'era il guro Jean Paul Pace, vero pioniere della kickboxing e visibilmente emozionato quando è stato chiamato per un intervento particolarmente atteso. Ha creduto in questo sport dal 1974 Jean Paul Pace e il destino ha voluto che l'allievo del suo allievo si è laureato campione del mondo. Un sogno che diventa realtà. In platea anche altri campioni della kickboxing, tutti allenati da coach Milano. E dopo aver applaudito il film di Marsiglia, con Tralli stile Eminem sia per via del look che per la colonna sonora che fa da tappeto alle immagini, via ai saluti istituzionali di Comune, Provincia e Regione, con il sindaco Buccico (nella foto in basso), l'assessore allo sport D'Alessandro e la presidente del consiglio regionale Antezza, che ha anticipato a Gino Tralli la sua proposta: "Tralli dovrà diventare il nostro ambasciatore dello sport". Una festa prevede sempre una sorpresa e sul palco sale la piccola nipotina Alessandra, che legge un messaggio per lo zio mondiale. Momenti di commozione autentica e applausi a scena aperta. La kickboxing mondiale parla materano e ora Gino sogna di difendere il titolo mondiale in casa, dopo averlo strappato a Marsiglia al francese Alì Kanfoua. Tutti in piedi per l'inno di Mameli e il campione del mondo può mostrare ai suoi fans la cintura più bella, il sacrificio di una vita, come recitava il grande pannello montato a teatro. Grande Gino, sei un vero campione!
Michele Capolupo