Il materano doc è stato il colpo di mercato sicuramente più atteso dalla tifoseria biancoazzura. Eppure un fastidioso stiramento lo ha costretto ai box dopo i primi giorni di ritiro a Sassocorvaro. Tonio Chisena è tornato a Matera per ritrovare la migliore condizione e quando mister Corino lo ha chiamato in causa a Genzano ha trovato il modo migliore per festeggiare il suo ventinovesimo compleanno. Cross magistrale di Acampora e stoccata al volo di Chisena da manuale del calcio. Signori, Chisena è già pronto per il campionato e SassiLive ha confezionato questo regalo di compleanno. mesa. Auguri Tonio, da tutta la redazione di SassiLive.
Tonio, quando e in che campetto hai cominciato a giocare ad calcio?
Sotto casa a Piccianello a 5 anni e successivamente sul campetto di terra in viale Italia fino a 9 anni.
Raccontaci le tappe della tua carriera sportiva.
Dai 9 ai 13 anni con il mister Michele Fontana a con la Virtus Lucania vincendo tutto quello che c’era da vincere sia a livello regionale che nazionale, con altri due attuali calciatori del Matera come Diego Albano e Angelo Venezia e anche Mino Martinelli, il fratello di Pasquale che adesso gioca con me nel Matera e tanti altri. Dai 13 ai 15 con mister Aldo Raimondi con gli allievi nazionali del Matera. Dai 15 ai 20 anni nel settore giovanile del Bari, vincendo dal 1997 al 2000 Viareggio, Coppa Italia e Scudetto. Nella finale scudetto sono stato premiato miglior giocatore da una giuria composta da Sacchi, Zaccheroni e altri allenator di serie A e B.
I tuoi successi nel calcio più importanti?
Scudetto Primavera e miglior giocatore della finale. Coppa Italia Primavera nel 98. Finale play-off per la C1 con il Gualdo persa contro la Sangiovannese nel 2004. Il giorno più bello calcistico è sicuramente il 26 gennaio 2003 quando segnai all’Artemio Franchi contro la Fiorentina di Di Livio, Riganò, Maspero davanti a 30.000 spettatori. Vincemmo 2 a 1 e tolsi l’imbattilità del portiere Ivan che durava da circa 800 minuti. Un giorno indimenticabile.
Un altro grande successo è legato alla maglia azzurra indossata alle Universiadi. Ho conquistato la medaglia d’argento alle Universiadi del 2003 in Corea del Sud e in questa manifestazione ho vinto anche il titolo di miglior realizzatore con tre reti. Purtroppo abbiamo perso la finale per 3-2 contro il Giappone ma anche questa è stata un’esperienza entusiasmante per la mia carriera di calciatore.”
L´allenatore che ti ha fatto crescere in questo sport e che vuoi ringraziare particolarmente?
Diciamo che ogni allenatore che ho incontrato i ha insegnato qualcosa sia sotto il profilo tecnico che umano.
In particolare devo confessare che sono molto legato al mister Michele Fontana perchè è stato il mio primo allenatore, Aldo Raimondi con il quale ho cominciato qualche campionato importante con gli allievi nazionali, Agatino Cuttone con il quale ho sognato la C1 e Ranko Lazic che mi ha fatto sempre sentire un giocatore importante e con il quale c’è una stima reciproca notevole.
Ci sono stati momenti difficili nella tua carriera?
Sicuramente dal 2001 al 2002 i numerosi piccoli infortuni muscolari che mi stavano inducendo a lasciare a soli 23 anni.
Momenti difficili in cui mi sentivo davvero un giocatore finito. Grazie alla mia pazienza e tenacia e ai miei genitori che mi son stati vicino son riuscito a venirne fuori.
La partita che ricordi con piacere della tua carriera
Sicuramente all’Artemio Franchi con la Fiorentina. Vorrei ricordare anche l’ 8 giugno 2000 quando abbiamo vinto lo scudetto e sono stato premiato come miglior giocatore della partita.
Finalmente a Matera per giocare con la maglia della squadra della tua città. Cosa provi in questi giorni, anche quando vedi in giro il tuo poster promozionale?
Sicuramente giocare con la maglia della propria città è il sogno di qualsiasi calciatore. Credo che al mio esordio in campionato sarò travolto da un’emozione indescrivibile. Da bambino seguivo il Matera dalla gradinata e vedevo i giocatori in campo come degli eroi. Pensare che ora sarò tra i protagonisti in campo non mi fa stare già nella pelle. Vedere il mio poster per la città è sicuramente piacevole e simpatico e sapere soprattutto che le mie maglie vanno a ruba non può che riempirmi di orgoglio.
Il tuo sogno nel cassetto per quanto riguarda il calcio.
Devo dire che in piccola parte si è già realizzato. Adesso manca la ciliegina sulla torta, vincere il campionato con il Matera, sarebbe davvero fantastico.
Il Matera sogna la promozione: dopo i primi giorni di ritiro si può dire che questa squadra è pronta per il salto di categoria e dobbiamo aspettare le prime partite di campionato?
Devo dire che la squadra è molto competitiva, ma d’altro canto siamo inseriti a mio parere nel girone di serie D più difficile e ostico d’Italia. Sarà dura ma ce la metteremo tutta e spero che la gente ci sia vicino durante tutta la stagione, soprattutto nelle difficoltà che potremo incontrare.
Matera calcio in che categoria merita di stabilizzarsi?
Sicuramente tra i professionisti. E’ una piazza che ha tanta fame di calcio, con una storia ed una tradizione calcistica di tutto rispetto.
Parliamo di Tonio fuori dal campo di calcio…A scuola come andavi, che titolo di studio hai conseguito.
Devo dire che non sono mai stato un genio a scuola. Però ho il merito di non aver mai perso un anno frequentando la scuola statale e di aver conseguito il diploma di ragioniere a Bari con un umile 39. Poi mi sono iscritto alla facoltà di Scienze Motorie a Perugia e spero di continuare negli studi che ho interrotto a causa del lavoro di 18 mesi in Banca.
Credi in Dio?
Si.
Pregio e difetto
il pregio è che sono un ragazzo solare, come difetto credo di essere permaloso…senza ombra di dubbio.
Hobby
Collezionare dvd e Dylan Dog, Vviaggiare appena posso verso qualsiasi destinazione, leggere, giocare a tennis.
Musica preferita
musica leggera in particolare cantautori italiani.
Piatto preferito
orecchiette e calzoni della nonna…ovvio.
Film preferito
Ne metto 3: "le ali della libertà", "i soliti sospetti", "il miglio verde"…e mettiamoci anche "il sesto senso"
Libro preferito
" Dieci + " del mio mito Del Piero.
Cosa farai da grande?
da grande?…forse me la dovevi fare qualche anno fa questa domanda…:-)
Sei fidanzato?
Felicemente single.
Ami viaggiare?
Se avessi potuto avrei viaggiato tutta la vita.
C’è una città o un Paese preferito che hai visitato o che vorresti visitare?
L’isola di Santorini è il posto più incantevole che io abbia visto finora assieme a Positano.
Ti piace la politica, segui un’ideologia?
Mah, appartengo ad una famiglia tendenzialmente di destra, anche se è un campo che non mi attira più di tanto.
Il consiglio di Tonio Chisena a chi pratica questo sport.
Di praticarlo con estrema passione e non mollare mai soprattutto nei momenti dove ti sembra impossibile risalire la china. Essere consapevoli che i duri sacrifici prima o poi ripagano. E poi avere sempre un certo equilibrio, non esaltarsi nei momenti positivi e non abbattersi in quelli negativi.
L’intervista è a cura di Michele Capolupo.