SQUALIFICA FINO AL 30 GIUGNO 2014 PER ANDERSON GASPARETTO
Espulso per somma di ammonizioni (comportamento scorretto nei confronti di un avversario e comportamento non regolamentare sul terreno di gioco), alla notifica del provvedimento si avventava contro il direttore di gara colpendolo con un violento pugno all’altezza della bocca. L’arbitro per il colpo ricevuto avvertiva un forte dolore al labbro con gonfiore e conseguente stordimento. Tentava altresì di colpirlo nuovamente senza riuscirvi perchè bloccato ed allontanato a viva forza dai propri compagni di squadra. Il direttore di gara al termine dell’ incontro nel far rientro negli spogliatoi, avvertiva dolore al collo ed alla nuca, per cui era costretto a recarsi presso un nosocomio di Vasto, dove gli veniva diagnosticata una cervicalgia post-traumatica con prognosi di giorni sette. Sanzione aggravata perchè capitano della squadra. Sin qui il referto arbitrale.
Gasparetto dovrà appendere le scarpette al chiodo dopo il pugno sferrato all’arbitro durante Matera-Giovinazzo. Sanzione esemplare per il capitano del Bng Frascella Matera, che dovrà rinunciare non solo a questa stagione ma anche al calcio a 5 da giocatore per altri tre campionati consecutivi. La prova televisiva non è ammessa in un eventuale ricorso che la società materana potrebbe inoltrare per tentare di ridurre la pesantissima sanzione disciplinare ma a questo punto il club del presidente Taratufolo potrebbe anche interrompere consensualmente il contratto con il capitano, protagonista in negativo della pagina più brutta del calcio a 5 materano. Alla notizia della maxi-squalifica di circa quattro anno ricevuta al termine dell’allenamento Anderson Gasparetto ha confessato tutto il suo dispiacere. “Non capisco cosa mi è successo in quel momento – ha dichiarato Gaspar – e sinceramente non riesco a spiegare la mia reazione. E’ il momento più triste della mia carriera”. Così Gasparetto. Adesso non resta che attendere le valutazioni in merito da parte della società per verificare se ci sono ancora i margini per continuare un rapporto con l’atleta che ormai da cinque anni risiede con la moglie e suo figlio nella città dei Sassi.
Michele Capolupo
Complimenti, bella figura.