Il materano Angelo Angelastri in una nota esprime alcune riflessioni sulla crisi economica che ha colpito anche la città di Matera e propone all’Amministrazione Comunale di Matera di candidarsi per far partire il Giro d’Italia 2020 dalla città dei Sassi, in modo da rilanciare l’immagine turistica e di riflesso l’economia del territorio. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione..
Caro direttore,
stiamo vivendo un momento di profonda tristezza dovuto al Covid-19, un nemico fantasma che, in maniera infima, sta portando via con sé decine di migliaia di persone.
Purtroppo, questo virus non ha colpito solamente la salute degli italiani ma anche l’intera economia della nostra Nazione, facendo entrare in crisi molti settori.
Uno tra questi è il turismo che vede operatori dello spettacolo, ristoratori, bar, alberghi, case vacanza, B&B sempre più in difficoltà.
Come ben sappiamo, negli ultimi anni Matera è diventata una delle mete turistiche più visitate e ciò ha portato alla nascita di tantissime attività nel settore turistico che oggi, purtroppo, si trovano ad affrontare tantissimi problemi.
È notizia degli ultimi giorni che RCS, società organizzatrice della Giro d’Italia, è alla ricerca di una nuova sede di partenza del Giro 2020 poiché non sarà più possibile partire da Budapest. Sul tavolo sono presenti due proposte: la prima è quella di anticipare le tappe siciliane, già presenti inizialmente, per poi risalire lungo tutta la penisola; la seconda è quella di partire da una regione meridionale e programmare le prime tre tappe, scendendo verso la Sicilia.
Molti si chiederanno: perché organizzare la partenza? La mia idea sembra folle ma, al contrario, è frutto di buon senso. Certamente non abbiamo bisogno di ulteriore visibilità ma, quando è possibile avere delle opportunità da sfruttare, perché non coglierle, soprattutto se può aiutare le attività della nostra bellissima Città?
Era il 2018 quando si parlò di far partire il Giro 2019 da Matera. Si vocifera che RCS volesse però 500 mila euro per ospitare la partenza ed il Comune, non potendo ottemperare a quel costo, fece altre scelte. La scelta, successivamente, cadde su Bologna e questo ha generato, per il capoluogo emiliano, un indotto di circa 3 milioni di euro.
Ad oggi, con le restrizioni varate dal Governo, sarebbe impossibile ospitare così tante persone e quindi generare lo stesso profitto ma, anche se si generasse la metà, potrebbe rivelarsi come una grossa boccata d’ossigeno per molte attività materane.
Matera sarebbe nuovamente la capofila per la ripartenza del sud Italia, dopo un 2019 pieno di grandi numeri.
Matera dimostrerebbe che è finito il tempo di leccarsi le ferite perché ora è arrivato il tempo di ripartire e il Comune deve investire e sostenere le attività in difficoltà perché, come affermò Keynes, “non potete aspettarvi che gli imprenditori si mettano a varare programmi di ampliamenti mentre stanno subendo perdite.”
Sarebbe, quindi, utile creare una sinergia tra operatori dello spettacolo, istituzioni, attività ricettive e di ristorazione al fine di creare qualcosa che possa finalmente far riprendere parte dell’economia materana dato che il Giro 2020 ha come inizio il 3 ottobre 2020, data che permetterebbe di avere il tempo di organizzare tutto nel modo più sicuro possibile, rispettando le istruzioni fornite dal Governo.
Spero che da questa mia proposta possa nascere una seria discussione su questa bellissima opportunità, in modo che l’amministrazione comunale possa finalmente lasciare un ultimo segno tangibile di questi 5 anni.
Angelo Angelastri