C’erano amici e appassionati delle due ruote, ieri pomeriggio, ad attendere il ritorno a Senise dei bikers che hanno realizzato l’impresa ”Oltre ogni limite” del tour Basilicata Trail promosso dall’Asd Bike Explorer. Antonella Ventruto, presidente dell’associazione, Sabatino Iannibelli, il ”jolly” capace di risolvere problemi tecnici apparentemente insormontabili e Andrea Devicenzi, campione paralimpico, coach, imprenditore, che viaggia in giro per il mondo per dire (e dimostrare) che nulla è impossibile.
Sono stati oltre 500 i chilometri percorsi con ben 9.390 mt di dislivello, in quattro tappe, passando dal Mar Jonio al Mar Tirreno, dalle Dolomiti lucane al Parco Nazionale del Pollino: sotto la pioggia della mattina del 9 maggio il gruppo è partito da Senise alla volta di Matera, passando per il Metapontino; il secondo giorno è stato quello più duro: la tappa finale di Castelmezzano è stata raggiunta in tardissima serata con i tornanti tutti in salita che si sono fatti sentire e non poco. Ma già sabato mattina erano tutti in bici per raggiungere Maratea passando anche per il sito archeologico di Grumentum. L’ultima tappa ieri 12 maggio: dal Cristo, con un fantastico colpo d’occhio sul Tirreno, attraversando Trecchina e poi i territori tra Viggianello e San Severino Lucano, per poi tornare al punto di partenza.
E ripartire, con un altro viaggio: quello del racconto e del confronto con il territorio. In queste ore, infatti, Andrea Devicenzi incontrerà gli studenti dell’Istituto comprensivo di Viggianello e domani pomeriggio alle 18,00, nel Chiostro Maggiore del Complesso di San Francesco a Senise, si svolgerà un altro incontro nell’ambito del progetto Epopea Monte Cotugno.
L’intera iniziativa di Basilicata Trail è promossa dall’Asd Bike Explorer, un’associazione sportiva nata con la voglia di far diventare collettiva la voglia di macinare chilometri in bicicletta attraverso le bellezze della regione.
«L’allenamento con Sabatino è stato durissimo ma quando siamo partiti non sapevamo realmente in che avventura ci stavamo immettendo- ha spiegato Antonella Ventruto- La prova è stata faticosa da un punto di vista fisico ma è un bellissimo tour che noi metteremo a disposizione per i cicloviaggiatori. Ovviamente ognuno potrà percorrerlo con i suoi ritmi e sicuramente con più tappe perché nel nostro caso l’idea era quella di mettere insieme un tour che facesse vedere alcune delle cose belle della Basilicata e il concetto di sfida oltre ogni limite. Quello che Andrea fa ogni giorno».
Devicenzi, infatti, aveva appena 17 anni quando, a causa di un brutto incidente in moto, ha perso una gamba. Oggi ha 51 anni ed è tante cose: un atleta paralimpico plurimedagliato, un coach, un motivatore, un imprenditore. E’ sempre alla ricerca di nuove sfide, viaggia per il mondo con la sua bicicletta perché «il viaggio è metafora della vita- dice – è imprevedibile». Ha girato mezzo mondo e tra pochi giorni partirà per l’America, in un viaggio che lo porterà da Chicago a New Orleans. Eppure la Basilicata gli è rimasta nel cuore e lo ha messo a dura prova.
Gli ostacoli non sono mancati: da un raggio che si rompe a poche decine di chilometri dalla partenza, al cambio completamente smontato: tutti sono d’accordo nel dire che la competenza di Sabatino Iannibelli ha praticamente salvato il tour.
«Sinceramente è stata un’avventura che mi ha messo a dura prova. Non è stato facile percorrere oltre 500 chilometri in 4 giorni con un dislivello di 9mila metri- ha spiegato Devicenzi- La Basilicata è affascinante e questo credo abbia aiutato la mente a portarci al traguardo. Ritornerò sicuramente perché abbiamo fatto una cosa bellissima ma c’è ancora molto da fare: dobbiamo documentare meglio il percorso, raccontare con puntualità anche le storie, gli sguardi, le persone che abbiamo incrociato. Antonella e Sabatino sono stati straordinari e come insegno sempre nelle aziende è la squadra che vince e lo abbiamo dimostrato».