Può già muovere la gamba destra fratturata e tra una quindicina di giorni potrà iniziare a “caricare”, potrà, cioè, cominciare ad alzarsi in piedi. E’ andata bene, secondo quanto si è appreso dall’ospedale Annunziata di Cosenza, l’operazione cui, nella serata di lunedì 12 agosto è stato sottoposto il ciclista Domenico Pozzovivo investito da un’auto mentre si stava allenando nella zona di Dipignano.
L’atleta ha riportato la “frattura diatisaria” della tibia ed il primario del reparto di ortopedia Gualtiero Cipparrone, con la sua equipe, gli ha praticato un'”osteosintesi con chiodo endomidollare bloccato” per rimettere in asse la gamba. Più complicata, invece, la situazione del gomito che presenta una frattura pluriframmentata ed esposta. I medici hanno effettuato una pulizia approfondita della ferita e una riduzione della frattura. Pozzovivo sarà sottoposto anche ad altri accertamenti. Il ciclista, infatti, è stato investito frontalmente, tanto che gli sono stati applicati alcuni punti di sutura al mento.
“Oggi hanno messo fine alla mia carriera”: sono le poche parole che Domenico Pozzovivo ha detto in una drammatica telefonata fatta subito dopo essere stato investito alla moglie Valentina Conte. La donna, adesso, è in ospedale, al fianco del marito, sedato per non farlo affaticare e per alleviare un po’ i dolori per le brutte ferite riportate. “E’ dolorante, è fuori pericolo ma la situazione è seria” ha detto la moglie all’Ansa. Stamani, quando si è svegliato, ha chiesto solo “fatemi tornare a casa”.
Domenico Pozzovivo investito durante allenamento, gli auguri dell’assessore regionale Cupparo
Un affettuoso “in bocca al lupo” con l’incoraggiamento a “coltivare la volontà già manifestata di riprendere presto a correre” sono stati rivolti dall’assessore regionale Francesco Cupparo (con delega allo Sport) al ciclista lucano Domenico Pozzovivo, vittima dell’investimento di un’auto. Pozzovivo – sottolinea Cupparo – è più che un simbolo per i tanti giovani della nostra regione che praticano, a vari livelli, il ciclismo e la testimonianza che la caparbietà, l’impegno professionale, il sacrificio possono portare ai prestigiosi traguardi del professionismo raggiunti dal ciclista di Montalbano Jonico nella sua prestigiosa carriera che inorgoglisce tutti i lucani non solo appassionati di ciclismo. Quella stessa caparbietà che tutti abbiamo ammirato in tante corse a tappe e gare in tutti questi anni che – aggiunge l’assessore – sono sicuro lo sosterrà nel decorso successivo al ricovero ospedaliero sino a farlo tornare presto in sella. Lo scalatore di tante salite, sono certo, saprà scalare anche questa difficoltà. Mi associo inoltre all’allarme lanciato da più parti perché, purtroppo, quello di Domenico non è un caso isolato: troppi ciclisti – amatori, dilettanti, professionisti – sono stati vittime di investimenti ed incidenti a causa della guida, solo eufemisticamente, non attenta dei conducenti. Dobbiamo tutti fare qualcosa perché quanto è accaduto a Pozzovivo non si ripeta più e le nostre strade (non solo le ciclovie e quelle riservate alle bici) siano rese più sicure.