L’agenda Ritrovata, ciclostaffetta itinerante per non dimenticare la strage di via D’Amelio a 25 anni dal quel 19 luglio del 1992, arriva a Scanzano Jonico per la seconda tappa in Basilicata. Organizzata dalla società cooperativa sociale Onda Libera, in collaborazione con Libera
Basilicata, Uisp Basilicata, Arci Basilicata e il Campeggio Rivolta dei Miteni, località del Lido di Rotondella, dove troverà ospitalità la carovana ideata e promossa dall’Associazione L’ora blu, prima di riprendere il viaggio per Palermo, questo appuntamento cade in un
momento particolare per la comunità di Scanzano Jonico, ancora una volta
segnata da un grave episodio intimidatorio.
La cooperativa sociale Onda Libera, dal 2015 impegnata nella gestione condivisa dell’omonimo Lido (bene oggetto di sequestro preventivo alla criminalità organizzata proprio a Scanzano Jonico, primo e unico esempio in Basilicata), ha subito accolto l’invito dell’Ora Blu, nella
consapevolezza che Memoria e Impegno, possano essere l’antidoto alla cultura dell’intimidazione e della violenza. Creare una rete di associazioni e cittadini che con il loro agire quotidiano nel territorio sia esempio e stimolo di un processo di trasformazione sociale fondato sulla legalità, giustizia e sviluppo diffuso. Il programma di lunedì 10 luglio prevede, dopo un passaggio simbolico davanti al Lido Onda Libera a Scanzano (ore 13), l’arrivo della ciclostaffetta al Lido di Rotondella alle 14.
Presso il Camping Rivolta dei Miteni, a partire dalle ore 18,30, avrà luogo un incontro pubblico (aperto alla cittadinanza) sul tema “Agire Positivo: l’impegno quotidiano per una cultura della giustizia, attraverso le storie di chi ci sta provando”.
Grazie alla collaborazione del Presidio di Libera di Mottola, saràesposto l’allestimento fotografico sulle stragi di Capaci e via D’Amelio; seguirà la proiezione del cortometraggio “A29” prodotto da Arci Puglia e Libera Puglia.
Partecipazione e Ingresso liberi.
Il progetto
L’agenda rossa del magistrato Paolo Borsellino è sparita misteriosamente subito
dopo l’attentato di stampo mafioso del 19 luglio 1992 in cui lui perse la vita. Un documento importante che conteneva appunti, nomi e forse rivelazioni sulla strage di Capaci in cui morì Giovanni Falcone.
Che fine avrà fatto? Cosa c’era scritto? Chi ce l’ha? Tutta l’Italia se l’è chiesto e se lo chiede ancora perché a queste domande non sono mai state date risposte.
“L’agenda ritrovata” per commemorare il venticinquesimo della morte di Paolo Borsellino e della sua scorta, si propone di dar vita ad un libro rosso che viaggerà di regione in regione, testimoniando che c’è un’Italia che non ha dimenticato e che vuole ricordare e raccontare quel
che è successo.
L’agenda attraverserà lo stivale sulle ruote di una bicicletta, scelta non casuale rispetto alla comodità di quello che sarebbe potuto essere un viaggio in macchina, perchè per portare avanti delle idee ci vogliono fatica, impegno e determinazione; pedalare richiede tutte queste cose.
Il cammino è fatto a tappe durante il quale l’agenda rossa percorrerà l’Italia e, come un
testimone, passerà di mano in mano fino ad arrivare in Sicilia dove ci sarà la tappa conclusiva, il 19 luglio 2017. Associazioni ed enti coinvolti: L’Orablù, ideatrice e promotrice del progetto, si è occupata individuare i ciclisti che percorrerann il tragitto per intero e che saranno il
punto di riferimento per tutti coloro che volessero aggregarsi.
Media Partner del progetto
-Le agende rosse, Movimento delle Agende Rosse, nato per volere di Salvatore Borsellino nel 2007, è costituito da cittadini che agiscono perché sia fatta luce sulla strage di via D’Amelio;
-Radio Popolare, come media partner tramite i collegamenti quotidiani;
-FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, con sedi in tutta Italia, si occuperà di attivare le sedi territoriali per supportare la ciclostaffetta.
Chi si occuperà di passare il testimone regione per regione? Associazioni culturali, librerie indipendenti, teatri, cittadini comuni, qualunque realtà culturale e sociale che voglia aderire all’iniziativa. Dovranno organizzare un evento durante il quale, attraverso concerti,
spettacoli teatrali, letture, proiezione di film, balli, feste o qualunque altra forma di espressione, si comunichi la nobile iniziativa dell’agenda ritrovata; un’occasione per riflettere e diffondere i temi della legalità, della giustizia e della lotta alla mafia.