Sabato 7 maggio è partita la 94^ edizione del Giro d’Italia. Un Giro sotto choc dopo la morte del corridore belga Wouter Weylandt, che correva per la Leopard-Trek e che il prossimo 27 settembre avrebbe compiuto 27 anni. Una morte assurda, che ha colpito profondamente anche il rappresentante lucano del Giro d’Italia 2011, il corridore Domenico Pozzovivo, originario di Montalbano Jonico.
SassiLive ha deciso di seguire giorno dopo giorno il Giro d’Italia 2011 grazie al commento di Carmine Acquasanta, presidente della Federazione ciclistica italiana, sezione provinciale di Matera.
E’ partito sabato 7 maggio 2011 la 94° edizione del Giro d’Italia.
Grande assente in questa corsa nazionale è Ivan Basso mentre il favoritissimo è senz’altro Contador seguito da Nibali e Scarponi.
Sicuramente tra i protagonisti ci sarà anche il lucano Domenico Pozzovivo, corridore ormai tra i più seguiti della carovana, seguito in questa edizione con particolare interesse ed attenzione dopo le 4 vittorie da professionista conseguite nella passata stagione.
Professionista dal 2005, Domenico Pozzivo è già noto alla cronache sportive per le imprese che hanno visto protagonista il corridore lucano, basti ricordare il 4° posto assoluto nel Campionato del Mondo di Verona negli under 23.
Nel 2005 per il ventinovenne corridore di Policoro è arrivato con la Panaria-Navigare il passaggio al professionismo ed anche qui da subito riesce a far risaltare le sue particolari doti di scalatore ben figurando nelle varie edizioni del Giro d’Italia, piazzandosi nei primi dieci nell’edizione 2009.
Anno dove raggiunge la sua prima vittoria nella 5° tappa della settimana Lombarda con il team csf Group-Navigare.
Nel 2010, come detto, Domenico realizza il poker di vittorie con la Colnago-Csf Inok, che è ancora la squadra per cui corre, aggiudicandosi la classifica finale del Brixia Tour, manifestazione internazionale a tappe, oltre alla seconda e quarta tappa della stessa corsa; Pozzovivo è primo nella 4° tappa del Giro del Trentino e nella 5° tappa della Settimana Lombarda.
Il Giro d’Italia 2011 prevede 21 tappe per oltre 3.500 chilometri da percorrere in 3 settimane di corsa con solo due giornate di riposo: si concluderà il 29 maggio a Milano con una cronometro individuale di Km 32,8.
Tra le salite più suggestive vi sono sicuramente quella di Montevergine e quella dello Zoncolan senza dimenticare le altre cime da scalare come l’Etna.
23 le squadre partecipanti per un totale di 207 ciclisti.
4 le maglie da assegnare ogni giorno e nella tappa finale:
la maglia rosa della Classifica Generale;
la maglia verde del Gran Premio della Montagna;
la maglia rossa della Classifica a punti;
la maglia bianca della Classifica dei giovani.
– 1° tappa sabato 7 maggio “Venaria Reale-Torino” con una cronometro a squadre di km. 19,3 che fa registrare la vittoria della squadra americana della htc-Highroad giunta all’arrivo con il tempo di 20’ 59” alla media di 55,186 km/h e con la prima maglia rosa indossata dall’italiano Marco Pinotti.
Il team di Pozzovivo conclude con il tempo di 22’ 01” con un distacco, pertanto, di 1’ 02.
– 2° tappa domenica 8 maggio “Alba-Parma” di km. 244 pianeggiante e quindi adatta per velocisti con arrivo in gruppo e con una volata finale risolta a fotofinish tra Petacchi e Cavendish, con vittoria attribuita all’italiano per pochi centimetri alla media di 42,352 km/h.
– 3° tappa lunedì 9 maggio “Reggio Emilia-Rapallo” di km. 173. E’ quella purtroppo in cui avviene la tragedia che provoca la morte del corrodire belga Wouter Weylandt. L’impatto fatale si registra a 25 km dall’arrivo in un tratto di discesa, dopo il Passo del Bocco, dove il corridore velocista della Leopard-Trek perde la vita dopo una rovinosa caduta andando a sbattere il viso con grandissima violenza contro un guard-rail prima di finire a terra restando privo di conoscenza.
Nonostante l’immediato soccorso e la tempestività dell’intervento dell’equipe del professor Tredici e dei sanitari a seguito del Giro, pronti a raggiungere il luogo dell’incidente per rianimare il ciclista, non c’è nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate nell’impatto da Weylandt.
La corsa raggiunge il traguardo, il vincitore Vicioso Acors Angel alza le braccia al cielo ed esulta ma nessuno lo aveva avvisato della morte del corridore belga. L’arrivo è accolto, ovviamente, dal silenzio del pubblico, in segno di rispettoo per la dolorosa tragedia accaduta. Tristezza e amarezza sono i sentimenti avvertiti da tutti i presenti all’arrivo di Rapallo.
La tappa più amara del giro è vinta dallo spagnolo Vicioso Arcos Angel che regola un gruppo di fuggitivi chiudendo con il tempo di 3 h 57’ 38” alla media oraria di 43,680 km/h.
Per il nostro Pozzovivo, giunto nella terza tappa a soli 21 secondi di distacco, la classifica generale è senz’altro positiva, considerando le caratteristiche pianeggianti delle prime tre tappe: il ciclista di Montalbano è a 1’ 11” dalla maglia rosa indossata dall’inglese Millar David del team americano “Garmin-Cervelo”.
– 4° tappa martedì 10 maggio “Quarto dei mille-Livorno” di km. 216 che i corridori decidono di neutralizzare onorando la memoria di Weylant percorrendo l’intero percorso sempre in gruppo.
I km. 216 della tappa sono stati divisi virtualmente in settori. Ogni team ha guidato il gruppo per poco meno di 10 chilometri seguendo l’ordine inverso della classifica generale.
L’ultima squadra a portarsi in testa al plotone è stata la squadra di Weylant della Leopard-Trek che ha tagliato il traguardo in linea, subito dopo sono arrivate le quattro maglie del giro a simboleggiare la vicinanza e la solidarietà del gruppo.
Mercoledì 11 maggio 5° tappa “Piombino-Orvieto” di km. 201, tappa considerata di media montagna. Sarà raccontata nel nostro speciale live a cura di Carmine Acquasanta.