Dall’amarezza per un infortunio patito nella prima tappa del giro d’Italia al trionfo nel Brixia Tour 2010, una prestigiosa corsa a tappe che si svolge in territorio bresciano nel giro di un mese. Il miracolo sportivo, che ricorda quello del Dottore Valentino Rossi nella motoGP è di Domenico Pozzovivo, ciclista del Sud Italia nato a Policoro e residente a Montalbano Jonico, in provincia di Matera. Nato il 30 novembre 2010, ha cominciato a pedalare all’età di undici anni e da quel giorno non si è più fermato. I suoi genitori, papà Leonardo e mamma Rosanna, sono stati sempre al suo fianco e dopo tanti sacrifici il 27 luglio scorso Pozzovivo ha ottenuto il primo successo da professionista. Un successo che esalta naturalmente non solo le qualità sportive di un atleta eccezionale, che ripudia la parola doping e si allena costantemente ogni giorno per ore e ore dalle sei del mattino ma anche il suo carattere caparbio e generoso, che ha permesso a Pozzovivo di conseguire anche una laurea in economia e commercio. Domenico Pozzovivo è l’immagine pulita di uno sport che negli ultimi anni è stato oscurato da vicende molto tristi, culminate con la scomparsa del povero Pantani e proseguite con una serie di clamorose denunce di corridori che si aiutavano con sostanze proibite. Pozzovivo ne sa qualcosa, perchè l’uscita di scena di Sella ha costretto il ciclista lucano a restare fuori dal grande giro per circa un anno. Ma il peggio è già alle spalle. E nessuno immaginava che a distanza di un mese dall’infortunio che ha tarpato le ali a Domenico Pozzovivo l’atleta che nel calcio tifa Juventus e imita l’esultanza di Giovinco sarebbe riuscito a conquistare il Brixia Tour. “Ringrazio Carmine Acquasanta e la Provincia di Matera per questi riconoscimenti. A Brescia ho provato una grande emozione perchè solo un mese prima ero con le stampelle. Poi dopo l’infortunio è cominciata la fase di riabilitazione, prima a Parma e in seguito a Napoli. In Campania ho scoperto che c’era anche un fan club che portava il mio nome, fondato a Sant’Antonio Abate. Ho un carattere molto forte, non mi arrendo mai e così negli allenamenti ci ho messo molta cattiveria per dimostrare a tutti che al giro d’Italia Pozzovivo era stato fermato dalla sfortuna. E così nel giro di un mese mi sono rimesso in sella. Anche i medici non riuscivano a spiegarsi come ho fatto a recuperare in tempi così rapidi da correre una giro di 250 chilometri. Quando alla fine sono riuscito anche a vincere la soddisfazione è stata immensa”. A Pozzovivo chiediamo se si sente come Valentino Rossi. “Un po’ si, per come sono riuscito a passare dalle stampelle alla vittoria al Brixia, in effetti la mia impresa ricorda quella di Valentino”. Poi la domanda scomoda ma inevitabile: cosa ne pensa un ragazzo pulito come Domenico Pozzovivo del doping, che ha sicuramente sporcato negli ultimi anni l’immagine del ciclismo, non solo tricolore. “Finalmente il ciclismo si è messo sulla buona strada, perchè oggi gli atleti possono essere controllati a sorpresa dalle 6 alle 23. I controlli sono l’unico modo per garantire la regolarità delle corse e anche se la nostra privacy si riduce sono molto felice di questa scelta. In questo sport giravano già meno soldi in passato e oggi ce ne sono ancora di meno. Personalmente credo che sta diventando uno sport per pochi “matti” ma il ciclismo è la mia vita e naturalmente non mi accontento della vittoria al Brixia.” Domenico Pozzovivo sarà impegnato dal 17 al 19 agosto al Trittico Lombardo, quindi il 21 agosto correrà il trofeo Melinda. A settembre sarà impegnato nel giro d’Inghilterra, una tappa che preparerà il giro d’Emilia e il giro di Lombardia. Il capitano della Colnago CSF Domenico Pozzovivo è pronto a regalare nuove emozioni agli appassionati di questo sport e le sue origini lucane sono motivo di orgoglio per tutto il movimento ciclistico regionale. Alla cerimonia ufficiale di premiazione hanno partecipato per la Provincia il vice-presidente della giunta Bonelli (compaesano di Pozzovivo), gli assessori Garbellano e Montemurro e il consigliere Di Sanza, il presidente provinciale della federazione ciclistica italiana Acquasanta e il presidente regionale Ioi.
Acquasanta ha ricordato in apertura tutti i successi ottenuti da Domenico Pozzovivo: “Dopo i mondiali under 23 disputati a Verona nei quali Pozzovivo ha chiuso con un ottimo quarto posto restando attaccato al vincitore per circa 50 chilometri, il 2005 segna l’esordio del ciclista lucano nei professionisti. Nel 2007 Pozzovivo chiude al 17° posto il suo primo giro d’Italia e arriva terzo nella Settimana lombarda. Nel 2008 Pozzovivo sale alla ribalta del ciclismo nazionale con il nono posto finale nella classifica generale. Un giro memorabile che esalta le doti da scalatore di Pozzovivo, che chiude al secondo posto il tappone della Marmolada. Nello stesso annè è terzo al giro del Trentino. Nel 2009 vince una tappa della Settimana lombarda, arriva secondo al giro della Slovenia e secondo al Brixia, tour che conquista il 27 luglio del 2010. Pozzovivo ripete il terzo posto al giro del Trentino e arriva terzo anchenella tappa Coppi-Bartali che si svolge in Emilia. Pozzovivo è un grande professionista e un grande uomo. Grazie a lui il movimento ciclistico è nettamente cresciuto negli ultimi 18 mesi in provincia di Matera: oggi si contano un centinaio di giovanissimi (6-12 anni – ndr) e 14 società affiliate.” Soddisfatto e orgoglioso dei risultati raggiunti da Pozzovivo anche il presidente regionale della Federazione ciclistica italiana Matteo Ioi: “Prima che “esplodesse” Pozzovivo c’era una sperequazione enorme tra le due province lucane, adesso invece nel materano si registrano numeri decisamente incoraggianti. E questo ci lascia ben sperare per il futuro. Perchè dietro Pozzovivo adesso c’è qualcosa di importante. Penso a Santoro, impegnato con i Dilettanti e Viola che ha vinto una gara internazionale nella categoria juniores.
Durante l’incontro con i giornalisti gli amministratori provinciali hanno avanzato la proposta di utilizzare il prodotto-Pozzovivo per promuovere anche l’immagine turistica della Provincia di Matera. Una iniziativa del genere è già praticata in altre realtà italiane, in diverse discipline sportive.
Domenico Pozzovivo ha partecipato alla cerimonia di premiazione in compagnia dei suoi genitori, che lo hanno sempre sostenuto con grandi sacrifici. Mamma Rosanna ricorda in particolare le prime gare alle quali ha partecipato suo figlio, che costringevano papà Leonardo ad alzarsi verso le cinque del mattino. All’inizio, come tutte le mamme, ero preoccupata, poi ho notato che Domenico si è fatto apprezzare e oggi posso dire che è davvero una grande persona”. Domenico Pozzovivo deve moltissimo anche a papà Leonardo, che già sedici anni fa lo accompagnava per le gare nel Lazio, in Abruzzo, nelle Marche. Una volta ho chiesto a Domenico: “Domenica prossima vorrei riposarmi, non vorrai fare mica il professionista?” E lui mi ha subito ribadito: “Si voglio fare il professionista”.
A Domenico Pozzovivo non resta che tagliare un altro traguardo prestigioso, la convocazione nella nazionale azzurra. Le potenzialità ci sono tutte e presto, ne siamo certi, questo sogno diventerà realtà.
Michele Capolupo
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