Ultimissime sul Matera
Settimana tranquilla in casa biancoazzurra, con due soli indisponibili: l’infortunato Calà e lo squalificato Provenzano. Mister Cadregari sembra intenzionato a far esordire Cirillo dal primo minuto. In panchina dovrebbe andare Capolei, che ha scontato contro il Pomezia il turno di squalifica.
Ultimissime sull’Aversa.
Rispetto a domenica scorsa nell’Aversa ci saranno solo due novità: una in difesa con De Gol al posto di Carbonaro e l’altra a centrocampo con Petagine al posto di Palumbo. Dovrebbe farcela anche Ercolano che giovedì era rimasto fermo per un problema al ginocchio.
Probabili formazioni
Aversa Normanna: Pettinari, De Gol, Letizia, Mattera, Di Girolamo, Arini, Massimo, Petagine, Grieco, Ercolano, Varriale. A disposizione Polise, Carbonaro, Zolfo, Campanella, Tovalieri e Prisco. All. Ferazzoli.
Matera: Musacco, Fedi, Villagatti, Malquori, Di Fusco, Cirillo, Scarpato, Logrieco, Del Sorbo, Giannone, Ancora. A disposizione: Lorello, Calà, Capolei, Stella, Spilabotte, Alassani, Formuso.
Indisponibili: nel Matera lo squalificato Provenzano.
SABATO 4 DICEMBRE 2010: GIUSEPPE FRAGASSO CHIARISCE SU SASSILIVE NELL’INTERVISTA RILASCIATA A MICHELE CAPOLUPO LE SUE PRECEDENTI DICHIARAZIONI PUBBLICATE SU QUESTO PORTALE IN SEGUITO ALL’INTERVISTA DI CARLO ABBATINO.
Dopo la conferenza di mister Adriano Cadregari prevista alle ore 12 è in programma anche quella del direttore generale Giuseppe Fragasso, per chiarire le dichiarazioni rilasciate giovedì scorso che hanno determinato la smentita delle dimissioni da parte della società. Michele Capolupo ha intervistato in anteprima Giuseppe Fragasso per fare chiarezza e sgomberare il campo da strumentalizzazioni.
Ci tengo a precisare che il giornalista Carlo Abbatino ha riportato fedelmente quanto da me dichiarato martedì scorso, probabilmente è stato scelto un titolo ad effetto che ha convinto la società ad inviare un comunicato ufficiale per smentire le mie dimissioni, ma con le mie dichiarazioni ho solamente ribadito quanto avevano già dichiarato nei giorni scorsi anche altri rappresentanti di questa società. Se non ci saranno novità questa dirigenza andrà via a fine anno e quando dico fine anno intendo la fine del campionato in corso. Prenderemo questa decisione perchè il calcio non possono farlo tre o quattro persone. Il calcio non è di Tosto, di Perniola, di Cinnella e di Fragasso. La mia dichiarazione pubblicata anche sul portale SassiLive va interpretata come uno sfogo che va anche oltre la storia di questa società. Mi riferisco anche agli anni passati, a gente che ha illuso il calcio materano. Dopo 14 anni di anonimato abbiamo finalmente ritrovato la serie C ma i sacrifici di questi dirigenti non vengono apprezazati. Ci avevano promesso determinati contributi ma tutti ci hanno girato le spalle e quando dico tutti non mi riferisco solo alle istituzioni. Per sostenere una società di calcio i tifosi, gli imprenditori e le istituzioni devono dare quello che possono. Io purtroppo avverto apatia in questa città ma se vogliamo fare qualcosa per la città e il calcio rappresenta una risorsa importante tutti dobbiamo essere attivi. Se invece il calcio non interessa tutta la città la decisione più scontata è dire arrivederci al calcio a fine anno. Sul comunicato diffuso dalla società dopo quanto dichiarato agli organi di stampa che hanno riportato la notizia? “Ci tengo a precisare che il direttore generale è in linea con la società. Se m ne vado io se ne vanno anche gli altri. Ho cominciato questo progetto con loro e lo finirò con loro. Questo per sgomberare il campo da strumentalizzazioni. Una cosa è certa, si continua a dire che non abbiamo uno sponsor ma nessuno si impegna per trovarlo. E sinceramente mi vergogno di questa situazione, anche perchè sembra che cerchiamo l’elemosina. Per il bene del Matera ho fatto queste dichiarazioni al giornalista Carlo Abbatino, dichiarazioni che confermo in toto (riportate anche su questo portale – ndr) e ci tengo a precisare che non è importante se nel Matera ci sia o meno Fragasso, l’importante è che ci sia sempre il Matera.
Michele Capolupo
GIOVEDI’ 2 DICEMBRE: SMENTITE DALLA SOCIETA’ LE DIMISSIONI DEL DIRETTORE GENERALE GIUSEPPE FRAGASSO.
La Società F.C. Matera in relazione a quanto riportato da alcuni organi di stampa, smentisce le dimissioni del Direttore Generale Giuseppe Fragasso.
MARTEDI’ 30 NOVEMBREIL DIRETTORE GENERALE GIUSEPPE FRAGASSO LASCIA IL MATERA
Una notizia dell’ultim’ora destinata ad aprire un nuovo dibattito all’interno del nostro portale: il direttore generale del Matera Giuseppe Fragasso (nella foto) abbandona la società biancoazzura guidata dal presidente Tommaso Perniola.
Il direttore generale del club biancoazzurro Giuseppe Fragasso ha deciso di lasciare la società del Matera. Carlo Abbatino lo ha raggiunto al telefono per conoscere le motivazioni alla base di questa scelta. “Lascio in maniera definitiva. E senza la volontà di sapere sapere cosa ci sarà dopo il sottoscritto”. Un fulmine a ciel sereno si abbatte quindi sulla società materana, che nelle ultime settimane ha lanciato attraverso i suoi dirigenti numerosi appelli all’imprenditoria e ai rappresentanti locali delle istituzioni per sostenere la società di calcio che è tornata dopo 14 anni nei professionisti. Giuseppe Fragasso quindi non è più il direttore generale del Matera, carica assunta con l’insediamento del patron Angelo Tosto ma già presente nel club quando la squadra fu ceduta al presidente Padula dopo il sostegno garantito dal presidente-tifoso Giacinto Losignore e dal gruppo organizzato dei Pessimi Elementi guidati dal carismatico Francolino. Una decisione che ci sorprende perchè sappiamo con quanto amore Giuseppe Fragasso ha militato in questi quattro anni nella società biancoazzurra, una scelta determinata anche da una lunga militanza nello storico gruppo del tifo organizzato dei Viking Korps 1978. Ma la misura probabilmente è colma. I denigratori, i detrattori, quelli pronti a criticare alle prime difficoltà hanno probabilmente contribuito a far prendere questa decisione al direttore generale del Matera. E lo stesso Fragasso a chiarire: “Non si può addossare le colpe di questa difficile situazione che sta attraversando la asocietà a chi ha fatto la sua parte. La città di Matera può fare molto di più e il nostro territorio può mantenere tranquillamente la Serie B senza che nessuno si faccia male”. Fragasso sottolinea: “Non ci sono più alibi per nessuno. O si agisce con la consapevolezza del fare, del costruire, oppure non si può solo criticare per sentito dire perché in questo caso ci sono illazioni. Forse la città per qualcuno merita lo sport, per altri può farne a meno nell’indifferenza totale. Oggi il mio pensiero è semplice. I tifosi devono essere attori, devono venire allo stadio e fare la propria parte. Ma ho notato come se è venuto a mancare il senso di appartenenza. Questa è una squadra che va tutelata. Ci sono cinque o sei spettatori della tribuna che non fanno altro che criticare questo o quel giocatore e vengono allo stadio solo per sfogare le proprie frustrazioni. Mi sono stancato di fare queste dichiarazioni. Il calcio è uno sport che genera passione e io l’ho amato e continuo ad amarlo. Resterò in carica sino a fine anno e poi andrò via”.
Ora vedremo come reagirà la società di fronte a queste dimissioni di Giuseppe Fragasso. Intanto il Matera ha ripreso la preparazione allo stadio in vista della trasferta in programma sul campo dell’Aversa Normanna. E proprio nel pomeriggio è arrivata puntuale la squalifica di una giornata per il centrocampista Provenzano, espulso domenica scorsa dopo aver protestato per un presunto rigore non concesso dall’arbitro in seguito ad un fallo che sosteneva di aver subito in area laziale. Provenzano si dichiara innocente: “All’arbitro non ho detto assolutamente niente. Gli ho chiesto perché non ha fischiato il rigore e lui mi ha buttato fuori. Poi ho reagito ma lui mi ha messo in bocca delle parole che non ho mai detto. A fine della gara sono andato a chiedere scusa”. Il rigore c’era o no? “Ho scartato il primo avversario e mi sono sentito toccare sul piede di appoggio quando stavo per passare la palla a Del Sorbo o a Giannone in area. Mi dispiace per i compagni perchè a causa della mia protesta sono rimasti in dieci per altri dieci minuti, compreso il recupero”. Carlo Abbatino ha quindi raggiunto al telefono il capitano Logrieco, che domenica scorsa è apparso fuori condizione e ha inciso pochissimo sul gioco prodotto dalla squadra di Cadregari: Logrieco confessa: “Nono sono al massimo e spero di riprendermi al più presto. So che posso dare di più. Rispetto alle prime partite, in queste ultime gare la mia prestazione è stata nettamente al di sotto delle mie possibilità. Da capitano posso aggiungere che ho richiamato Provenzano per la reazione che ha avuto dopo l’espulsione”.
Michele Capolupo, interviste di Carlo Abbatino
DA LUNEDI’ 6 DICEMBRE SARA’ POSSIBILE RITIRARE PRESSO LA SEDE DEL MATERA LA TESSERA DEL TIFOSO.
La società del Matera comunica che a partire da lunedì 6 dicembre 2010 sarà possibile ritirare le Tessere del Tifoso.
Per ritirare la tessera basterà recarsi presso la sede sociale del F.C. Matera in via Sicilia, 1 – Stadio XXI Settembre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Per il ritiro della tessera sarà necessario esibire un valido documento di riconoscimento del titolare della carta; La tessera potrà essere ritirata anche da terzi soggetti purché muniti di delega e copia di valido documento di riconoscimento del titolare della carta (delegante).
PREVENDITA BIGLIETTI PER AVERSA NORMANNA-MATERA
La società S.F. Aversa Normanna, in relazione alla gara di campionato di Seconda Divisione Lega Pro Nuovo Aversa Normanna – F.C. Matera” che si disputerà domenica 05 Dicembre 2010 alle ore 14.30 presso lo Stadio comunale “A. Bisceglia”, comunica che a partire da giovedi 02 Dicembre sarà possibile acquistare i biglietti tramite il circuito Go2 presso Bar Valentino – Via Marconi snc, Matera
Si ricorda, inoltre, che la vendita del Settore Ospiti sarà tassativamente chiusa alle ore 19.00 di Sabato 04 Dicembre e che l’acquisto dei biglietti in tale settore sarà possibile solo previa presentazione della tessera del tifoso e del documento d’identità.
Il prezzo del biglietto è di 10 euro, oltre i diritti di prevendita.
SCHEDA SULL’AVERSA NORMANNA A CURA DI MICHELE CAPOLUPO
E’ l’Aversa Normanna il prossimo avversario del Matera nella tredicesima giornata del campionato di Seconda Divisione girone C. La squadra granata, che gioca le gare interne allo stadio Augusto Bisceglia di Aversa, disputa il terzo campionato consecutivo nei professionisti dopo aver ottenuto la promozione nella stagione in cui il Matera si è tolto lo sfizio di battere la squadra granata per 4-0 sotto la guida di mister Aldo Raimondi. Poi quel Matera fu affidato a Maiuri ma il ritorno di Raimondi fu provvidenziale per evitare i play-out. Altri tempi e con un’altra dirigenza. L’Aversa Normanna 2010-2011 si ritrova dopo 12 giornate in sesta posizione a quota 17 punti in compagnia di Matera, Milazzo, Brindisi e Vigor Lamezia e di conseguenza la prossima gara rappresenta uno spareggio per decollare nella zona nobile della classifica. Nel bilancio provvisorio dei granata ci sono 4 vittorie, di cui 3 in casa e 1 fuori, 5 pareggi di cui 1 in casa e 4 fuori e 3 sconfitte, di cui 2 in casa e 1 fuori. Curioso lo score delle reti fatte e subite. Con appena 8 gol segnati l’Aversa si presenta con uno degli attacchi più anemici del campionato in corso(hanno fatto peggio solo Campobasso e Isola Liri con 7 e Catanzaro con 5 reti realizzate mentre ma la difesa è il punto di forza con appena 7 reti incassate, risultato che fa dell’Aversa la seconda miglior difesa del campionato (in questo caso è la capolista Latina con appena 5 reti subite quella meno bucata). Dal 17 giugno 2010 la società ha deciso di affidare la panchina a mister Ferazzoli. Romano, classe 66, Ferazzoli svolge la carriera da calciatore per diciassette anni, dal 1984 al 2001, per poi passare ad allenare il Castel Di Sangro (C2) nelle due stagioni successive. Dopo l’esperienza abruzzese, il neo allenatore normanno passa a dirigere la formazione Primavera della Cisco Roma nella stagione 2004/2005 per poi sedersi, nel 2005/2006, sulla panchina della Prima Squadra (C2). Nel 2006/2007 Ferazzoli è allenatore del Rieti (C2), squadra che lascia la stagione successiva per trasferirsi ad Isola Liri (D) dove vince il campionato ed ottiene la promozione, confermando il proprio ruolo anche per l’anno successivo, in Seconda Divisione. Prima di approdare in granata, mister Ferazzoli ha allenato lo scorso anno, stagione calcistica 2009/2010, la formazione Primavera dell’Ascoli. Mister Ferazzoli applicca abitualmente il 4-3-1-2 e si affida ad una formazione-tipo composta da Pettinari, Carbonaro, Mattera, Di Girolamo, Letizia; Arini, Massimo, Palumbo, Grieco, Varriale ed Ercolano mentre sono a disposizione Polise, De Gol, Petagine, Zolfo, Campanella, Tovalieri e Prisco.
Il campionato dell’Aversa è cominciato nel migliore dei modi con la vittoria nel girone eliminatorio della Coppa Italia di Lega Pro. I granata hanno pareggiato per 1-1 nelle trasferte giocate contro Paganese, la squadra di I Divisione in cui gioca il materano Pasquale Martinelli e Avellino mentre ha vinto per 1-0 le gare interne contro Vigor Lamezia e Neapoli. L’Aversa quindi è stato battuto per 1-0 dalla Juve Stabia (I Divisione) al Menti di Castellammare e ha così chiuso l’avventura tricolore della Lega Pro. L’esordio in campionato a Campobasso è stato preceduto da un nuovo acquisto: dal Bari è arrivato in prestito il giovane attaccante classe 90 Vincenzo Pisani. Pisani ha disputato anche due campionati con la Virbus Unitis ed uno, il primo della carriera, con l’Internapoli. PIsani è stato anche premiato nelle ultime stagioni in Campania come miglior giocatore di serie D e vincitore, con la nazionale under 19, del “Caput Mundi”. L’esordio dell’Aversa in campo esterno concide con la prima vittoria dei ragazzi di Ferazzoli. A decidere il match è l’attaccante Grieco. E prima di affrontare la prima sfida davanti al pubblico amico la società annuncia l’arrivo dal Napoli di Massimiliano Ammendola, attaccante classe 90, già in forza al Crociati Noceto, formazione di Seconda Divisione. Ad Aversa l’under Ammendola ritrova i compagni di squadra della Primavera azzurra Palumbo ed Arini. Ma l’Aversa non riesce a concedere il bis nella prima gara giocata all’Augusto Bisceglia e l’Isola Liri porta via un punto prezioso: finisce 1-1 con le reti su rigore di Raffaello per i laziali e di Grieco, al secondo gol stagionale con i normanni. Il calendario concede subito il secondo impegno consecutivo in casa ma l’Aversa è battuta per 2-1 dal Brindisi di Florimbj, che poi crollerà progressivamente fino all’esonero del tecnico ex Matera. I pugliesi passano al Bisceglia con le reti di Moscelli e Ceccarelli, di Grieco su rigore il gol granata. Riscatto parziale dei granata a Lamezia: gara decida dalle reti di Caridi per i calabresi e Arini per i campani. Il primo acuto interno arriva nella quinta giornata, quando l’Aversa batte nel derby campano il neopromosso Neapoli per 1-0 con la rete di Mattera, difensore con il fiuto del gol già protagonista ad Ischia. La squadra granata riesce poi a bloccare il Trapani sullo 0-0 in terra siciliana e dopo la sesta giornata rafforza l’attacco con l’arrivo del bomber Vincenzo Varriale.
L’ttaccante classe 82 in forza nella scorsa stagione alla Juve Stabia, dove aveva segnato sette reti pur disputando poche gare, ha giocato anche con Cavese, Sangiuseppese, Francavilla sul Sinni, Palmese, Battipagliese e Ceccano. Con l’arrivo di Varriale la società risolve consensualmente il contratto con l’attaccante Luca Martone. Ma il campionato riserva una brutta sorpresa all’Aversa, battuto in casa dopo la sosta dal modesto Fondi per 1-0. A sorprendere al 3′ del secondo tempo i granata è Capogna. Il periodo negativo della squadra di Ferazzoli prosegue anche a Catanzaro: al Ceravolo finisce senza gol la gara contro la cenerentola del torneo. Il riscatto arriva nel match contro il Melfi: anche in questo caso vittoria di misura grazie al gol di Ercolano nel primo tempo. L’Aversa quindi cade a Pomezia: Piroli decide la sfida e conferma che sono le squadre laziali l’incubo della formazione campana. Al Bisceglia l’Aversa riesce a superare sempre per 1-0 il lanciatissimo Milazzo con il quarto gol di Grieco, firmato al 6′ del primo tempo mentre domenica scorsa i granata sono riuscito a trovare un altro punto in terra calabrese, questa volta sul campo della Vibonese: Di Girolamno illude l’Aversa, Pasca trova il gol del pareggio.
Rosa Aversa Normanna 2010-2011
P Antonio Polise
P Simone Pettinari
P Bernardino D’Agostino
D Matteo De Gol
D Danilo Pistillo
D Salvatore Gallo
D Francesco Campanella
D Rosario Di Girolamo
D Marco Carbonaro
D Gaetano Letizia
C Mariano Arini
C Damiano Partipilo
C Davide Petagine
C Emiliano Massimo
C Cipriano Fontana
C Cosimo Palumbo
C Gaetano Angrisani
C Francesco Zolfo
A Umberto Prisco
A Simone Tovalieri
A Daniele Sciarra
A Gaetano Grieco
A Vincenzo Pisani
A Massimiliano Ammendola
A Vincenzo Varriale
A Sergio Ercolano
L’evoluzione del calcio nella città di Aversa (fonte wikipedia)
L’U.S. Aversana
La sua nascita si fa risalire al 1925, ma ad Aversa il gioco del calcio ebbe origine nel 1920. In quell’anno, nell’odierna piazza Trieste e Trento (detta del Quartiere per una caserma che ospitava un Reggimento di Cavalleria) si svolgevano le prime partite di calcio, grazie ai militari che nel tempo libero si divertivano a tirare calci al pallone tra l’ammirazione dei presenti. La squadra dei militari del “Quartiere” polarizzava l’attenzione pubblica e determinò la nascita di un’altra compagine aversana, che sorse nel rione Lemitone, ad opera di Luca Duretto, e prese il nome di Juve Aversa, compagine con la divisa a strisce bianconere. Tra il 1920 e il 1922 le squadre del Quartiere e la Juve Aversa ebbero degli incontri amichevoli, ma la prima gara ufficiale si svolse nel 1923 sul campo neutro di Carinaro alla presenza di un folto pubblico. La gara finì con uno 0-0 che invece di calmare gli animi fu causa di una più aspra rivalità. A riappacificare le due “fazioni” ci pensò un ufficiale responsabile della squadra del Quartiere (di origine piemontese) che propose la fusione fra le due compagini normanne. La proposta fu accolta e nel 1925 nacque l’Unione Sportiva Aversana, squadra composta dal meglio dei giovani militari e civili. Più tardi la società subirà molte trasformazioni, divenne Associazione Sportiva Aversana, poi Associazione Calcistica Aversana e la squadra, dopo la tragedia di Superga, prenderà la casacca granata, come quella del Grande Torino. La sede era ospitata in un “basso” del complesso dell’Annunziata, fuori Porta Napoli. L’Aversana giocherà dal periodo bellico fino alla soglia degli anni sessanta su un terreno di gioco posto nell’attuale ex Campo Profughi. Nel novembre del 1960 fu inaugurato l’attuale campo sportivo della “Rinascita”. Pur lottando per raggiungere i campionati professionistici, non riuscì mai a superare la IV serie.
Nel 1967 la FIGC invitò l’Unione Polisportiva Aversana a partecipare al campionato di IV serie per meriti sportivi. L’occasione non fu colta dalle istituzioni e dagli imprenditori locali di quel periodo, cosicché il dibattito che si aprì portò ad un nulla di fatto e l’Aversana rimase a giocare nei campionati dilettantistici.
A cavallo degli anni 70-80, sotto la presidenza di Cecco Cannavale e Carmine Tascone allenatore, la squadra vince il campionato, approdando alla promozione di allora. Dopo l’abbandono della presidenza da parte di Cannavale, si alternarono altri presidenti, ma non fu certo un periodo molto fortunato.
Dall’U.S. Aversana al Real Aversa
Agli inizi degli anni novanta, dopo aver cambiato nome in Real Aversa, la squadra granata approdò in Serie D, con al vertice societario imprenditori locali come Massimo Della Volpe, Salvatore De Gaetano ed altri. Si sfiorò la promozione nella serie superiore (indimenticabile fu lo scontro con il Benevento), ma con l’abbandono dei citati dirigenti il calcio aversano subì una crisi che è durata per molti anni.
Sprofondata nel campionato di Promozione, nel 2003-2004 si classifica seconda ma riesce ugualmente ad essere promossa in Eccellenza grazie alla penalizzazione del Gricignano in seguito ad un illecito sportivo.
Dal Real Aversa al San Felice Normanna (Aversa Normanna)
Con l’acquisto della società da parte di Giovanni Spezzaferri, il Real Aversa cerca di approdare in Serie D. Ci riesce nel 2005 in seguito alla fusione dei titoli sportivi di Acerrana e Cancello Scalo acquistati per lo scopo, denominando la nuova società San Felice A.C. Normanna e guadagnando in questo modo l’accesso nella principale serie dilettantistica (categoria dove militava l’Acerrana). Di contro, il titolo sportivo del Real Aversa, militante ancora in Eccellenza, viene ceduto alla nuova società della città di Caserta (prima con il nome di Rinascita Falchi Rossoblù con sede ufficiale ancora ad Aversa, poi con il trasferimento del titolo sportivo alla città capoluogo della provincia, assume il nome di Caserta Calcio) rimasta nel frattempo senza calcio in seguito al fallimento della Casertana Football Club.
Dopo un primo campionato di transizione, alla fine della stagione 2006/2007 il San Felice Normanna (chiamato da quasi tutti i tifosi e gli addetti ai lavori con il nome non ufficiale di Aversa Normanna) raggiunge la seconda posizione in classifica, ed è eliminata ai playoff per concorrere al ripescaggo in Serie C2.
Il Palmares cresce…
Il 18 aprile 2007, la squadra conquista per la prima volta nella sua storia la Coppa Italia di D, sconfiggendo l’Associazione Calcio Rodengo Saiano per 1-0 sia ad Aversa che in casa degli avversari. Alla Coppa Italia, si aggiunge il più prestigioso titolo di Campione d’Italia D, ottenuto il 9/6/2008 battendo 3-1 il blasonato Cosenza.
La vittoria dello scudetto Dilettanti e la promozione in Lega Pro 2.a divisione (ex Serie C2)
Il campionato 2007-2008 non comincia nel migliore dei modi, la Normanna, dopo una serie di risultati altalenanti esonera dall’incarico l’allenatore Luigi Boccolini, chiamando alla guida della squadra Raffaele Sergio. La nuova guida tecnica da il giusto slancio alla rosa, bastano poche partite per conquistare la vetta della classifica e mantenerla fino alla fine della stagione. Il giorno 4 maggio 2008, il San Felice Normanna conquista ufficialmente la promozione in Serie C2, la prima per la città di Aversa. Il giorno 9 giugno 2008. La San Felice Normanna conquista lo scudetto della Serie D battendo il Fortitudo Cosenza 3 ad 1 nella Finale Poule Scudetto a Tolentino nelle Marche. Nelle ultime due stagioni la squadra granata ha conquistato la salvezza nel campionato di C2, dallo scorso anno denominato Seconda Divisione.
E’ di 2 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte il bilancio dei precedenti tra Aversa Normanna e Matera, tutti riferiti ai tre campionati di serie D. Di seguito i risultati finali.
Serie D 2005-2006 Aversa Normanna-Matera 1-2, Matera-Aversa Normanna 0-4
Serie D 2006-2007 Aversa Normanna-Matera 2-1, Matera-Aversa Normanna 4-0
Serie D 2007-2008 Matera-Aversa Normanna 2-2, Aversa Normanna-Matera 2-0
Tabellini ultimi due precedenti tra Aversa Normanna e Matera
27 aprile 2008
Calcio serie D, girone H, 33ma giornata.
Aversa, stadio Rinascita
AVERSA – MATERA 2-0
Aversa: Robustelli s.v., Cozzolino 6, Posillipo 6, Zolfo 6, Di Girolamo 6, Avolio 6,5, Coquin 7, Marasco 7, Ingenito 7, Sarli 7, Longo 7. All. Sergio. In panchina: Marino, Serino, Andreotti, Arini, Esposito, Caruso, Palumbo.
Matera: Buono 6, Grassani 6, Della Corte 5,5, Cocca s.v. (28′ st Marsico 6), Raimondi 5, Camasta 5, Pernazza 6 (20′ st Naglieri 6), Ancora 5, D’Isanto 5 (13′ st Risi s.v.), Cimadomo 4, Selvaggi 6. All. Ruisi. In panchina: Petruzzelli, Valdez, Piergiovanni, Ferrentino.
Arbitro: Intagliata di Siracusa.
Assistenti: Pegorin di Latina e Danti di Aprilia.
Note: terreno in buone condizioni, spettatori 2500 circa con trenta tifosi del Matera. Presenti in particolare i tifosi materani che in casa disertano lo stadio e che invece sono sempre presenti in trasferta con lo striscione “Assenti per voi, presenti per Matera”.
Matera in completa tenuta blu, Aversa in completa tenuta bianca con bordi rossi.
Reti: pt 19′ Ingenito, 29′ Marasco.
9 dicembre 2007 16 giornata
Serie D, girone H, 16 giornata Fc Matera – Aversa 2-2 (p.t. 0-1)
Fc Matera: Petruzzelli, Grassani D. (48′ st Cappiello), Della Corte, Valdez, Cocca, Camasta, De Leonardis (31′ st Rovira), Ancora, Selvaggi, Marsico, Piergiovanni (1′ st Ipogino). All. Ruisi. A disposizione: Buono, Raimondi, Gambino, Perrone.
Aversa: Robustelli, De Santo, Posillipo, Serino, Di Girolamo, Zolfo, Arini, Dimaruggiano, Palumbo, Chietti (14′ st Longo, 48′ st Andreulli), Sarli. All. Boccolini. A disposizione: Marino, Ciotola, Avolio, Cozzolino, De Luca.
Arbitro: Vallorani di S. Benedetto del Tronto, assistenti Ferranti di Ascoli e Bonifazi di Fermo.
Reti: pt 33′ Sarli, st 10′ Valdez, 16′ Palumbo (rigore), 38′ Ancora.
Ammoniti: De Leonardis, Marsico e Ancora per il Matera, Dimaruggiano e Sarli per l’Aversa.
Espulso: Ruisi al 13′ del secondo tempo per proteste dopo il rigore assegnato all’Aversa.
Angoli: 5-4 per il Matera
Fuorigioco: 7 Matera, 2 Aversa.
Recupero: pt 2, st 5+1.
Mi dispiace per le dimissioni di Fragasso, che ringrazio per la passione dimostrata e perchè ci ha messo la faccia sempre e soprattutto nei momenti più difficili, e che in particolare lo scorso anno ha subito molte critiche, a volte per qualche dichiarazione poco condivisibile ma altre volte anche ingenerose; tuttavia parlare delle contestazioni di “cinque o sei persone della tribuna centrale” mi sembra francamente esagerato, chiamare contestazioni qualche fischio o imprecazioni mai come quest’anno sporadiche e isolate significa che ha ragione quanto dice NESTA in un precedente post, si va cercando solo la scusa…
A maggior ragione i TIFOSI materani oggi devono rispondere PRESENTE e stringersi intorno alla squadra, proprio per non fornire alibi di nessun genere a nessuno…
Forse è tempo che qualcuno parli chiaro… Non si possono addossare le colpe di una difficoltà finanziaria ai mancati incassi ai botteghini o a 4 vecchi criticoni…quale società fa le sue fortune dagli incassi? Da quanti anni a Matera si sentono mugugni dagli spalti ad ogni passaggio sbagliato?! Si è sempre parlato di “grande progetto”…beh penso che quando si ha un grande progetto questi fattori negativi vadano messi in conto…Chievo,albinoleffe….Cittadella…Sassuolo…non penso che abbiano fatto le loro fortune dai botteghini,dubito…
bravo furia !! hai centrato perfettamente il problema ! inizio a sospettare che il tessuto imprenditoriale materano non aiuti di proposito la società ! chissà perchè !!!
Voglio un po malignare e buttò un ipotesi/pesienro:
Se penso al Matera mi viene subito in testa..
[b]Fc Matera=Angelo Tosto=Opposizione=dirigenti fcmatera[/b]
Che voi sappiate l imprenditoria materana è apolitica?!
Come mai si sono subito stanziati fondi x il palasassi e nessun fondo x lo stadio?!
L’immagine imprenditoriale e politica di tali dirigenti quanto crescerebbe con il matera vincitore e in salute?
Quali esponenti politici e imprenditoriali vorrebbero far affermare ancor di + una immagine di successo come quella del patron?!
Io l ho sempre detto ke la politica stona troppo con il calcio..
è un mio personale pensiero!
Credo che nessuno di voi abbia ragione, Giuseppe ha messo passione e cuore da tifoso e dirigente..ha dato e prodotto più di quanto ricevuto, a volte le gratificazioni arrivano anche da piccole cose, da banali gesti. Si è costruita una squadra giovane, con tante difficoltà, dopo anni si è tornati in un campionato professionistico, quanti sacrifici, impegni e perchè no stress..siamo buoni a criticare, a trovare difetti, ad improvvisarci allenatori e grandi esperti di calcio, ma se dobbiamo, noi tutti, fare un piccolo sacrificio, sforzarci di essere vicino alla squadra ed ai suoi dirigenti anche quando le cose vanno male, tutti si tirano indietro…il vero tifoso si vede nei momenti di difficoltà…giuseppe è un grande tifoso e continuerà ad esserlo.. Spero ci ripensi….FORZA MATERA.
Sono pienamente daccordo con te MateranStyle, il problema del non avvicinamento degli imprenditori all’attuale società del FC MATERA, dipende proprio dal fatto che ai vertici della stessa, ci sono personaggi che fano parte dell’opposizione del consiglio comunale di Matera e qualcuno anche di quello provinciale, a mio parere è una delle cause principali!!
concordo con te questi vanno cercando solo la scusa… tutti sanno ke se la squadra va la gente lo stadio lo riempie non so se ricordate il primo anno ke stava galeano a matera?la gente andava via via riempiendo lo stadio fino ad arrivare alla sfida matera brindisi giocata di sabato ke i brindisini ci rubarono e poi fu tutta una moria… ricordate???ammetto che 12 euro sono tanti e qui non è il tifoso l’imprenditore ma la società 700*12=8400:1500*6=9000 IO HO FATTO ABBONAMENTO ECC ECC E NON HO PROBLEMI A VEDER GENTE ENTRARE CON IL BIGLIETTO CHE COSTA LA METà RISPETTO AL MIO…
ancora cn questa tessera??? io ho fatto SOLO l’abbonamento SONO CONTRARIO ALLA TESSERA,gli effetti sono visibili in tutta italia,GLI STADI SONO VUOTI,IL SETTORE OSPITI E’ SEMPRE VUOTO, O MAGARI PER QUESTA STUPIDA LEGGE GLI OSPITI VANNO A FAR CASINO IN LATERALE!!! LA MIA TESSERA RESTERA’ IN SEDE NON MI SERVE,HO SOLO AIUTATO I MIEI COLORI ABBONANDOMI!!!
MUAH! Sto criticando molto gli assenti perchè a mio avviso i tifosi di una squadra, quelli che ci tengono ai suoi colori, non sono MAI giustificati quando sono assenti; però onestamente devo aggiungere che se già da ora ci dite che a fine campionato ve ne volete andare come pretendete poi che la gente venga allo stadio? A sostenere cosa, a parte dei giovani di belle speranze o i propri colori? (cosa che, ripeto, si dovrebbe fare SEMPRE in qualunque situazione e categoria, come fanno i 1000 irriducibili zoccolo duro di questa squadra). A sostenere una dirigenza, per quanto encomiabile sinora, che però adesso non vede l’ora di andarsene? Queste dichiarazioni e tutto il modo di fare sin dalla scorsa estate invece di portare entusiasmo hanno portato solo apatia ad una piazza che già di per sè non brilla per calore e cade facilmente nella rassegnazione, mi spiace ma così si rischia di rovinare tutto quanto di buono fatto fino ad ora.
E rovinarlo proprio ora, dopo tutti i sacrifici fatti, sarebbe un vero peccato! Perchè nonostante tutto, meritiamo di vederci un po’ di serie C, almeno noi mille, altro che quelli che dicono meglio tornare nell’inferno dei dilettanti, MAI SIA!!! :angry: