Il 29 settembre scorso presso l’aeroporto di Cerano (Brindisi) il campione italiano di nuoto del Team Light Emilio Frisenda con disabilità fisica (paraplegico) ha pilotato un velivolo ultraleggero. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di annullare le barriere architettoniche e provare l’ebrezza di pilotare un aereo. L’iniziativa organizzata dall’Unitalsi di Basilicata ha visto la partecipazione di ragazzi con disabilità fisica pilotare un velivolo ultraleggero. Il delegato provinciale del CIP Angelo Rubino commenta positivamente questo avente lo scopo che sempre più persone con disabilità non si arrendano agli ostacoli che ogni giorno si incontrano.Volare è divertente! Se credete che pilotare un aeroplano sia riservato ai militari od ai piloti di linea, ripensateci: potete essere piloti dell’Aviazione Generale. Il termine “Aviazione Generale” si riferisce a tutte le attività aeronautiche che non sono militari o commerciali. Ogni anno più di 200.000 persone nel mondo prendono lezioni di volo per imparare come si pilota un velivolo da turismo o sportivo: quando si chiede loro perchè hanno cominciato, i più rispondono “perchè volare è divertente”. Alcuni di questi sono uomini d’affari che vogliono arrivare più rapidamente alle loro riunioni d’affari, altri invece vogliono volare per hobby o per sport, altri infine sono giovani desiderosi di iniziare a costruirsi una carriera da pilota professionista; altri ancora più convinti sono quelle persone speciali che non si arrendono mai……Emilio è uno di loro. . Il suo commento: “è stato un emozione bellissima un passo in avanti nella mia vita perché il mio obiettivo e quello di andare sempre in avanti e annullare qualsiasi barriera architettonica che incontro o in strada o in aria. Questa prima giornata è stata effettuato una selezione per coloro i quali hanno superato l’idonietà di volo. Il primo risultato e stato raggiunto il prossimo traguardo sarà il brevetto di volo”.Il velivolo usato è un “ultraleggero”, un tre-assi, biposto affiancati, ala bassa, con carrello fisso triciclo, costruito interamente in materiali compositi.
Gli aerei che vengono usati dai piloti disabili devono essere opportunamente adattati, in modo che i comandi si adattino alle particolari esigenze del pilota. Ad esempio, in caso di impossibilità del pilota ad usare gli arti inferiori, tutti i comandi vengono modificati in modo da poterli azionare solo con gli arti superiori, naturalmente sempre nel rispetto della sicurezza, delle norme aeronautiche e della praticità ergonomica per il pilota. L’aspetto più interessante è che le modifiche consistono in adattamenti rimovibili, che un meccanico aeronautico opportunamente addestrato può applicare o rimuovere nel giro di pochi minuti, consentendo così l’utilizzo dello stesso aereo da parte di piloti anche non diversamente abili.