Far west a Bitonto, paga il Matera. E la società pensa di ritirare la squadra. Sondaggio-SassiLive

Tanti pugni nel far-west di Bitonto e tanti schiaffi, quindici sommando le giornate di squalifica a carico di Giglio, Musco e Loperfido, dal giudice sportivo. Il calcio di serie D, lo abbiamo già detto lunedì all’interno del nostro editoriale "Contropiede" è anche questo. E adesso come la mettiamo? Il giudice sportivo analizza il referto dell’arbitro Riccardi di Novara e decide di squalificare per sei giornate il calciatore del Matera Clemente Giglio perchè "dopo la realizzazione del pareggio
materano, si avvicinava alla panchina avversaria e lanciava contro di
essa uno sputo che non attingeva nessuno. Sanzione così determinata in
considerazione delle modalità della condotta, per un verso
oggettivamente idoneo a provocare pubblico e calciatori avversari,
peraltro verso sintomatico di una personalità priva di quei principi di
lealtà, correttezza e probità, che sono alla base di ogni attività
sportiva". Ignorata quindi dall’assistente che pure era a due passi la rissa da far west che è scaturita subito dopo la "provocazione", se c’è stata, del giocatore biancoazzurro. Per carità, se Giglio ha sputato è giusto che paghi ma non riusciamo davvero a comprendere come mai Pasquale Galluzzi di Rossano non abbia segnalato all’arbitro gli autori della "vendetta" consumata nel giro di qualche secondo. Come ha fatto l’assistente a non vedere i pugni che hanno colpito al volto sia Giglio che il portiere Gatti, intervenuto solo per proteggere l’uscita del suo compagno verso gli spogliatoi? A questo punto ci auguriamo che le immagini possano rendere giustizia alla società biancoazzurra ma dopo una sentenza del genere è difficile immaginare che il "Palazzo" della serie D possa favorire una vittoria a tavolino del Matera. Sul gol-fantasma le immagini non potranno cambiare la decisione dell’arbitro ma se il referto arbitrale non ha segnalato i calciatori del Bitonto protagonisti della disgustosa spedizione punitiva nei confronti di Giglio e Gatti come  potrebbero cambiare le cose in sede di discussione del ricorso che è stato comunque presentato dalla società materana? Il giudice in proposito non ha omologato il risultato finale ma questa è la prassi da seguire nei casi del genere. Come se non bastasse è arrivata anche la squalifica per sei giornate al preparatore dei portieri del Matera Alessio Musco, perchè (si legge nel comunicato ufficiale del giudice sportivo) "al termine della partita, avvicinatosi al
direttore di gara, rivolgeva al medesimo espressioni gravemente
offensive e minacciose, accompagnate da bestemmie; reiterava la
condotta mentre il direttore di gara si accingeva a rientrare negli
spogliatoi e, nella circostanza, gli lanciava contro tre sputi senza
attingerlo". Tre giornate di squalifica anche al team manager Bruno Loperfido, "ai sensi dell’art. 19 del Codice di Giustizia Sportiva, perchè "al termine della
gara, consegnata una riserva scritta all’Arbitro, a voce definiva
scandaloso l’esito della partita ed indicava nel direttore di gara
colui che a ciò avrebbe contribuito". Nulla da eccepire se le proteste e gli atti di violenza sono stati realmente commessi dal giocatore Giglio e da due componenti della panchina materana Musco e Loperfido. Ma perchè non punire con provvedimenti esemplari anche i giocatori del Bitonto che hanno trasformato la partita di calcio in un’improvvisato incontro di pugilato? A conti fatti, il signor Riccardi di Novara non ha calcato affatto la mano nei confronti dei padroni di casa e che il Bitonto l’abbia fatta franca lo dimostra la multa di appena mille e cinquecento euro inflitta dal giudice sportivo. Con la seguente motivazione: "per avere propri sostenitori, in seguito al comportamento gravemente provocatorio di due calciatori della squadra avversaria, scavalcato la rete di recinzione e tentato di avvicinarsi alla panchina della squadra ospite, senza però riuscire nell’intento per il pronto intervento delle forze dell’ordine; e per avere alcuni propri sostenitori lanciato vari oggetti in direzione della panchina della squadra ospite, senza che tuttavia alcuno venisse colpito". Tanta violenza e nemmeno una diffida al campo. Signori, questa è la serie D e se il Matera adesso si affida al ricorso per addolcire una pillola amara, SassiLive invita tutti gli utenti del portale che amano il Matera a non emulare nelle prossime gare interne comportamenti che potrebbero penalizzare solamente la nostra società e precludere la possibilità di un eventuale ripescaggio nel caso la squadra riuscisse a centrare l’obiettivo play-off. Bitonto deve restare un episodio. Sappiamo tutti cosa è accaduto ad Ariano Irpino. In quel caso hanno pagato anche i tifosi del Matera con diffide che hanno colpito ingiustamente tante persone per bene che amano i colori biancoazzurri. E ricordando Ariano Irpino occorre fare tesoro anche di questa nuova esperienza che ha penalizzato il Matera a Bitonto. D’ora in poi la società materana potrà solamente cercare di tutelarsi con un commissario di campo in ogni trasferta, mentre in casa a nostro avviso gli avversari dovranno essere sempre considerati degli ospiti. Solo così Matera risponderà alle provocazioni e potrà distinguersi per stile e fair-play. Con la violenza non si vincono i campionati e non si va da nessuna parte.

CDA RIUNITO D’URGENZA. Il gruppo dirigente della società materana dopo aver esaminato attentamente le decisioni del giudice sportivo ha deciso di convocare d’urgenza il CdA per sabato mattina e in quella occasione sarà discussa anche l’ipotesi di ritirare la squadra dal campionato. Una decisione clamorosa che farebbe svanire di colpo il sogno di rilanciare il calcio materano nella città dei Sassi. Da scongiurare assolutamente.

Michele Capolupo.

 

BITONTO – MATERA, LA PARTITA CONTINUA DAVANTI AL GIUDICE SPORTIVO.

Bitonto-Matera non è finita sicuramente alle ore 16.19 di domenica 25 gennaio 2009. Un’altra partita attende le due squadre davanti al tribunale sportivo dopo il ricorso presentato dalla società materana a cura di Edoardo Chiacchio. Il Matera chiederà al giudice la vittoria a tavolino in considerazione dei fatti documentati dalle immagini televisive che testimoniano l’aggressione ai due calciatori materani Giglio, espulso per aver semplicemente esultato dopo il gol realizzato da Marsico e Gatti, colpito da alcuni calciatori della panchina casalinga solo per  aver cercato di proteggere il suo compagno di squadra nel percorso verso gli spogliatoi. Tutto sotto gli occhi di un guardalinee, Pasquale Galluzzi di Rossano, che ha fatto finta di non vedere. Poi la gara è chiaramente proseguita in un clima decisamente ostile ai biancoazzurri e la sorte ha strizzato l’occhio al Bitonto quando un tiro dalla distanza di Merafina ha incocciato la traversa per poi arrivare nella direzione giusta, con Persia che serve Infantino e la stoccata ravvicinata sulla quale Cilumbriello non ha bloccato subito ma ha salvato comunque la palla prima che varcasse totalmente la linea bianca. Un gol-fantasma che non andava assegnato ed invece l’arbitro Riccardi di Novara ha preferito assumersi la responsabilità ignorando anche il movimento della bandierina abbassaa dell’assistente De Bonis di Cosenza, che aveva valutato correttamente il movimento del pallone. Adesso la palla passa alla corte federale. Toccherà al giudice sportivo valutare il referto compilato dall’arbitro e già mercoledì intorno all’ora di pranzo si potranno conoscere le decisioni in base alle dichiarazioni fornite dal direttore di gara. I materani sperano in una gara chiusa "pro-forma", dunque per tutelare l’incolumità di tutti i giocatori in campo e della terna arbitrale da nuovi episodi di violenza. Un’ipotesi comunque molto remota perchè un arbitro non avrebbe interesse a smentire sul referto quello che ha valutato diversamente in campo. Nella peggiore delle ipotesi il Bitonto se la caverà con una maxi-multa e una diffida allo stadio "Città degli Ulivi". Poi naturalmente nei prossimi giorni il Matera resterà alla finestra per conoscere l’esito del ricorso già presentato. Il Matera spera adesso nella giustizia sportiva per conquistare la seconda vittoria consecutiva a tavolino sul campo di Bitonto. Già in Coppa Italia per un black-out all’impianto di illuminazione la gara era stata sospesa con il Bitonto in vantaggio grazie ad una rete di Persia. Il giudice aveva naturalmente applicato la responsabilità oggettiva alla società ospitante ma in questo caso i fatti avvenuti sul campo di gioco sono opinabili e ogni decisione potrà dipendere anche da quello che ha scritto nel referto l’arbitro Riccardi di Novara.

MERCOLEDI 28 GENNAIO: Si è rivisto Tonio Chisena, ritornato a Matera dopo il soggiorno bolognese nel quale ha curato una noiosa pubalgia che ha limitato il rendimento del fantasista materano. Le condizioni fisiche di Chisena saranno valutate nel test del giovedì previsto sul campo dello Scirea contro la Juniores di mister Danza.

MARTEDI’ 27 GENNAIO: RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI Il Matera ha ripreso gli allenamenti come di consueto nel pomeriggio. La Fortezza non si è allenato perchè il suo certificato medico presentato sabato mattina indicava alcuni giorni di riposo per un otite. Il centrocampista riprenderà regolarmente ad allenarsi giovedì pomeriggio. Lavoro differenziato invece per Armento, fermato da una contrattura muscolare e non convocato pertanto nella trasferta di Bitonto. In ripresa invece Lonardo, anche se non si può ipotizzare al momento un suo ritorno in campo dal primo minuto già nella prossima gara interna contro l’Angri.

Michele Capolupo