«Chiedo scusa a tutti per essere stato presidente del Matera per tanti anni e di essere stato secondo, per durata, solo al mitico ed inarrivabile senatore
Franco Salerno. Chiedo scusa per aver vinto un campionato di Prima Categoria, sul campo, perdendolo poi a cagione di un ricorso prodotto da altra società
calcistica materana. Chiedo scusa per aver stravinto un campionato di Eccellenza
con 17 punti di vantaggio sulla seconda classificata. Chiedo scusa per essere arrivato quarto
in classifica nella stagione 2001-02. Chiedo scusa per essere arrivato secondo in classifica nella stagione sportiva 2002-03. Chiedo scusa per aver sostenuto, sottolineo, da solo, o quasi, la stagione sportiva 2003- 04, io umile professionista privo di interessi che esulassero dal mio amore per il calcio. Chiedo scusa anche per i tanti sventurati compagni
di viaggio che ho coinvolto in questo lungo periodo. Chiedo scusa per aver riportato
allo stadio migliaia di persone copn picchi di 7000 presenze nel derbycon il Potenza (2002-03) e
con dieci autobus di tifosi partiti alla volta di Melfi (stassa annata). Chiedo scusa per il tempo e i soldi investiti senza riserve in questa non sopita passione. Chiedo scusa per aver regalato
alla città, e per essa agli ultrà, una società priva di debiti perchè quei pochi
esistenti, dopo sette anni, ho provveduto a pagarli personalmente. Chiedo scusa (e queste sono reali) alla mia famiglia per i sacrifici loro imposti in nome di una insana passione
che, comunque, non rinnego, e mai cesserà. Chiedo scusa, infine, al
giornalista Di Pierro, per averlo “costretto” a seguire il Matera fino alle soglie
della pensione. Magari se io non ci fossi stato non ci sarebbe ora il “nuovo Matera”,
al quale da sincero tifoso auguro di vincere il campionato perchè in grado di farlo volando basso. Ad Angelo, al quale mi lega un’amicizia ventennale, auguro una sorte diversa
da quella a me riservata, perchè chiunque si è impegnato e si impegna per il Matera merita il plauso di tutti, giornalisti sportivi in testa».
Lettera aperta dell’ex presidente del Matera Vitantonio Ripoli