Sabato 19 giugno 2010 presso il Palasport di Verona si è disputato il Campionato Italiano Master di Fioretto Maschile, riservato agli atleti delle categorie da 30 anni in su, con una partecipazione di circa 120 atleti.
Questa gara, con punteggio raddoppiato perché assegnava il titolo italiano, costituiva l’ultima delle sette prove del circuito nazionale master.
E lo schermitore materano Gaetano Danzi, 51 anni secondo la carta d’identità ma sempre pronto per le sfide in pedana, partiva con buone probabilità di vittoria, dopo aver vinto due gare, a Foggia e a Jesi, ottenendo ben tre terzi posti a Torino, Caserta e Udine.
La gara di Verona metteva in palio non solo la vittoria nella manifestazione ma anche una convocazione in maglia azzurra per i prossimi mondiali previsti a settembre 2010 in Croazia. A passare sono i migliori quarti della classifica generale delle sette prove.
Danzi è partito “a razzo”: nel 1° turno con girone all’italiana ha vinto assalti 5 su 5, con punteggi roboanti (5-2, 5-0, 5-0, 5-0, 5-1), quindi nel tabellone a eliminazione diretta ha proseguito la sua marcia come un tritasassi con altre tre vittorie consecutive: 10 a 0 ; 10 a 2 ; 10 a 5. In semifinale ha incontrato la sua bestia nera, il maestro pluri-campione Galvan di Mestre, contro il quale ha sempre perso; Danzi sembrava aver trovato la strada giusta portandosi in vantaggio 5 a 2; ma ad un certo punto la luce si è spenta ed è emersa la stanchezza per il disastroso viaggio del giorno prima causa cancellazione volo; Danzi si è fatto rimontare ed ha perso il mach, chiudendo così al terzo posto; in finale Galvan ha poi vinto facilmente il titolo riconoscendo che Danzi era stato l’unico a metterlo in difficoltà. A fine gara la notizia più bella. Grazie al risultato di Verona e alle precedenti prestazioni stagionli, il “fioretto” dei Sassi è stato convocato ai Campionati Mondiali Master.
Gaetano Danzi pertanto sarà il primo schermitore materano a vestire i colori della nazionale azzurra; per Danzi è il coronamento di una carriera iniziata 40 anni fa.
“Voglio dedicare questo traguardo al mio primo Maestro, il professore Giuseppe Spera, deceduto due mesi fa, agli amici di Matera e tra questi una citazione particolare merita l’istruttore Gianni De Rosa e gli amici di Potenza e di Salerno che mi hanno aiutato a conseguire questo risultato”.