Il grande rugby per promuovere la palla ovale anche nella città dei Sassi. L’idea di portare il rugby a Matera è nata otto anni fa quando Francesco Paolo Muscaridola, stimolato da un gran fisico ha raccolto l’appello del Santeramo, dove il rugby ha già trovato terreno fertile da diversi anni. Nel 2005 nasce così la società Matera rugby e dopo aver reclutato gli atleti per formare una squadra arriva l’opportunità di giocare nel campionato di serie C pugliese. L’accordo raggiunto con la società del Santeramo permette ai nostri "rugbisti" di allenarsi una volta alla settimana a venti chilometri di distanza mentre il giovedì i ragazzi hanno l’opportunità di utilizzare il campo in terra battuta del borgo La Martella. L’occasione giusta per promuovere il rugby a Matera è arrivata nel fine settimana quando il Gran Parma, squadra blasonata del rubgy italiano che gioca il Super10, ha deciso di accettare l’invito dei dirigenti materani per una gita nella città dei Sassi, dove la palla ovale è ancora molto lontana dalla "meta". I sacrifici della giovane società Matera Rugby sono tanti, sia di carattere economico che logistico. Ma la passione trionfa sempre e anche grazie alla presenza di "mostri sacri" del rubgy italiano nel campo di La Martella si sono ritrovati ventisei atleti, tra materani e santermani. Merito naturalmente della super-squadra guidata da Riaan Mey, sudafricano di nascita ma ormai romagnolo d’adozione. Dopo l’allenamento a La Martella nel tardo pomeriggio di venerdì nella mattinata di sabato il Gran Parma è stato ricevuto dal sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico. Una cerimonia breve ma intensa, nella quale il sindaco dopo aver donato una produzione in terracotta che riproduce in miniatura gli antichi rioni materani tutelati dall’Unesco è stato omaggiato dal presidente Andrea Bandini della maglia ufficiale della squadra e della palla ovale dal capitano Roberto Mandelli, sino a cinque anni fa rugbista anche della nazionale italiana (foto in alto).
Al termine dell’incontro il coach del Gran Parma Riann Mey (nella foto a sinistra) si concede ai giornalisti per presentare la sua squadra e raccontare qualche curiosità sul mondo del rugby nazionale. "Noi abbiamo deciso di investire sui giovani perchè solo così possiamo garantire nuovi talenti alla nazionale italiana. Come avrete notato anche nella squadra azzurra ci sono troppi stranieri e questo naturalmente non è un bene per questo sport. Nel gruppo ci sono solamente due over trenta, entrambi nazionali: Alessandro Galante e Tito Tebandi. Ma è chiaro che il futuro di questa società dipende da come cresceranno le nuove leve."
Che consiglio può dare a questa società materana per lanciare questo sport anche in una terra dove stenta a decollare? "Per far crescere una società di rugby bisogna partire dalla base, cercando di promuovere questo sport già a scuola. Certo, non è facile insegnare da subito la tecnica e la tattica ma se il rugby viene promosso a ragazzi under 7 e under 9 come facciamo noi a Parma si possono ottenere risultati a lungo termine. Il viaggio è sicuramente lungo ma alla meta ci si può arrivare solo in questa maniera. Anche i miei figli, uno di cinque e uno di sette anni, hanno cominciato a giocare a rugby e vederli correre con entusiasmo mi dà una gioia immensa."
Matera ci prova da otto anni grazie a Francesco Paolo Muscaridola, che dopo aver contattato i dirigenti del Santeramo, ha cominciato prima a giocare e poi ha frequentato il corso per allenatore di primo livello. Ha dato l’esempio. E adesso ci sono dodici rugbisty materani che giocano nel Santeramo, società diretta dal carismatico presidente Marco Labalestra. Il sogno è quello di giocare molto presto a rugby in un campo materano. "Noi ci proviamo anche se gli ostacoli non mancano. Attualmente stiamo disputando il campionato di serie C pugliese, composto da tredici squadre, tra cui anche le calabresi Cosenza, Catanzaro e Lamezia. Due anni fa il rugby era anche a Potenza ma quest’anno anche loro hanno avuto problemi. Speriamo anche nel ritorno dei cugini, in modo tale da disputare due derby memorabili". In sala giunta era presente anche il delegato della provincia di Matera nel comitato pugliese, Menga Grazio. "La passione per il rugby non ha confini e Menga pur originario di Monopoli ha accettato l’incarico con l’auspicio di promuovere nel migliore dei modi questa disciplina sportiva nel territorio lucano, in modo tale da evitare le lunghe trasferte in Calabria e limitare i costi di gestione che sono sempre molto alti. Attualmente il rugby italiano è strutturato con quattro campionati. Si parte dal Super10, dove gioca anche il Gran Parma ospite a Matera e che nel pomeriggio a partire dalle ore 15 disputerà un triangolare al borgo La Martella con i padroni di casa e il Bari. In ordine di importanza, ci sono poi due gironi di serie A e quattro di serie B mentre i rispettivi comitati regionali organizzano i campionati di serie C. Chi vuole scoprire il fascino del rugby non può perdere dunque l’appuntamento al borgo La Martella. A seguire le tre squadre daranno vita al "terzo tempo" in un pub cittadino
davanti ad una buona birra, per rispettare il rito che trasforma questo
sport in una filosofia di vita.
Michele Capolupo
A quanto pare il nostro sindaco predilige molto le cerimonie futili!! Lo vorrei vedere alle prese con i tanti problemi irrisolti e le lungaggini che aspettano solo il suo impulso. Spero che abbia tempo di occuparsi di faccende serie oltre alle minuzie e alle pompe rituali…
Aprile,rimarra’ nella storia dello sport materano…Gara di rally in centro a Matera,organizzato dal mitico pilota materano Salvatore Liuzzi!!!!!Arrivera’ qualche aiutino dal Comune???o si pensa solo allo sport fuori Matera???Staremo a vedere!!!!!!!!
[quote=peugeotgt1]Aprile,rimarra’ nella storia dello sport materano…Gara di rally in centro a Matera,organizzato dal mitico pilota materano Salvatore Liuzzi!!!!!Arrivera’ qualche aiutino dal Comune???o si pensa solo allo sport fuori Matera???Staremo a vedere!!!!!!!![/quote]
Guiderai anche tu ?
N me fe d r’set … ahahah