Calcio serie D, girone H, 8^ giornata
Fc Matera – Venosa 2-1 (p.t. 1-0)
Fc Matera: Petruzzelli 6, Caccavale 5,5, Della Corte 6, Deleonardis 5, Cocca 6,5 (22' st Raimondi 6), Camasta 6, Marsico 8, Cimadomo 5,5, D'Isanto 5,5 (18' st Selvaggi s.v.), Ancora 5 (26' st Valdez 6,5), Naglieri 5,5. All. Raggi. A disposizione: Buono, Grassani, Rovira, Pernazza.
Venosa: Curci, Tranchino, Grasso, Carlino, Musco, Papagni, Grieco (43' st Persichino), Conte, Ciocia, Baratto (22' st Braniki), Livieri (11' st Piscopo). All. De Pasquale. A disposizione: Castelgrande, Nano, Massaro, Di Tommaso.
Arbitro: Marinelli di Iesi. Assistenti: Pignati di San Benedetto del Tronto e Croce di Fermo.
Reti: pt 20' Marsico (rigore), st 33' Grieco, 47' Marsico.
Ammoniti: Deleonardis, Raimondi, D'Isanto e Naglieri per il Matera, Papagni e Ciocia per il Venosa.
Espulso: al 20' del secondo tempo Ciocia per doppia ammonizione, con il secondo giallo rimediato per proteste, al 48' del secondo tempo il vice allenatore Martino per proteste.
Note: prima della gara è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Luca Smaldone, il papà di Pasquale, massaggiatore del Fc Matera. Spettatori ottocento circa, con circa sessanta tifosi del Venosa in curva nord. Giornata soleggiata, terreno in discrete condizioni. Al 29' del primo tempo gara interrotta per infortunio all'assistente Croce sotto la gradinata. Gara interrotta per 7' per consentire all'arbitro di scegliere due assistenti di parte e proseguire la gara. Il Matera ha portato sotto la gradinata il dirigente addetto all'arbitro Mimmo Andrulli.
Matera in tenuta azzurra, Venosa nella classica maglia giallo verde a strisce orizzontali.
Angoli: 6-5 per il Venosa.
Fuorigioco: 7 Matera, 1 Venosa.
Recupero: pt 7', st 4'
Il Matera ai piedi di Alberto Marsico. Suo il gol del vantaggio in un primo tempo evanescente, sua la prodezza ad un minuto dall'inferno, viziata da un fuorigioco che nessun assistente di ruolo poteva segnalare. Quello sotto la tribuna si era infortunato al 29' del primo tempo e l'arbitro aveva applicato alla lettera il regolamento affidandosi a due assistenti di parte. Per il signor Marinelli di Iesi era molto difficile valutare il movimento degli azzurri in area sul lancio di Cimadomo corretto di testa da Delenoardis sugli sviluppi del corner calciato alla perfezione da Valdez. In area si sono ritrovati Naglieri, Camasta e Marsico ed è stato proprio il materano doc ad infilare la palla sotto l'incrocio del primo palo, dove Curci non sarebbe mai arrivato. Matera ai piedi di Alberto Marsico ma contro il Venosa la squadra non ha convinto. E questa volta nessuno può prendersela con Maurizio Raggi. Anche perchè tutti i giocatori richiesti dalla piazza sono stati messi in campo. Porta affidata all'under Petruzzelli, Della Corte di nuovo terzino sinistro e Caccavale basso a destra, mentre al centro la solita coppia Cocca-Camasta. A centrocampo Marsico ha ritrovato finalmente la fascia destra, Naglieri aveva il compito di spingere sulla corsia preferita, mentre in mezzo posti assicurati per Deleonardis e Cimadomo. In avanti Ancora e D'Isanto. Il miglior Matera a disposizione, almeno sulla carta. Prima di partire un minuto di silenzio per ricordare il papà di Pasquale Smaldone, il massaggiore del Matera. La gara vale doppio e il Matera ha deciso di prepararla lontano da microfoni e taccuini. Bocche cucite e seduta di rifinitura a porte chiuse. Il massimo per ritrovare tranquillità e concentrazione. Ma dopo il calcio d'inizio è il Venosa a spaventare il Matera con una buona pressione in attacco. All'ottavo Petruzzelli deve distendersi con la mano sinistra per deviare il colpo di testa di Livieri servito dalla punizione di Conte. Baratto sfrutta invece un'indecisione di Cocca e ci prova da fuori area tre minuti più tardi: palla bloccata da Petruzzelli. Al 14' ancora Venosa in attacco: punizione perfetta di Baratto a cercare Ciocia solo davanti a Petruzzelli, Cocca rimedia in corner. Il Matera si sveglia al 16': Cimadomo applica uno schema su calcio piazzato dalla sinistra per Deleonardis, il gravinese d'adozione spreca tutto calciando dall'altezza del rigore alto sulla traversa. Al 20' Marsico inventa il vantaggio del Matera: il fantasista parte dalla destra, si gira con una veronica e salta come birilli tre avversari prima di trovare il fallo nell'area piccola. Il Venosa non protesta, decisione ineccepibile e gol del Matera con Curci a sinistra e palla alla sua destra. Marsico corre verso i suoi amici della gradinata, poi la corsa verso la panchina per abbracciare "il grande" Pasquale Smaldone, gesto imitato da tutti i compagni, che si stringono attorno al massaggiatore del Matera, colpito da un lutto in famiglia giovedì scorso.
Immediata la reazione del Venosa: Baratto calcia una nuova punizione insidiosa sul secondo palo, Petruzzelli spedisce in corner. Il Matera risponde al 26' con Cimadomo: il suo tentativo da fuori area sbatte sul muro della difesa oraziana e finisce in calcio d'angolo. Due minuti più tardi Marsico non riesce a sfruttare il regalo di Carlino in fase di ripartenza e dopo alcuni istanti l'assistente Croce, che opera sotto la gradinata, finisce a terra per un problema muscolare in corsa. Croce viene accompagnato fuori in barella, mentre l'arbitro fa proseguire la gara dopo sette minuti con gli assistenti di parte.
(Nella foto l'assistente di parte del Matera Mimmo Andrulli)
Se non fosse arrivato il vantaggio di Marsico la partita del Matera sarebbe inguardabile. Il Venosa prova a recuperare con un altro lancio di Baratto per Ciocia, ma l'attaccante gialloverde si fa male dopo un contrasto in area con Petruzzelli. Venosa in dieci per un paio di minuti, poi Ciocia ritorna in campo. E il Matera? Ancora è irriconoscibile, D'Isanto si fa notare solo per le sue giocate solitarie e un tuffo in area punito dall'arbitro con un giallo per simulazione. Il primo tiro in porta dei padroni di casa arriva solamente al 46', con uno spunto solitario di Naglieri, che favorisce la presa in tuffo di Curci con un tiro che assomiglia ad un passaggio. In contropiede ancora Naglieri per lo scatto del giovane D'Isanto, il campo è aperto ma l'under campano si fa bloccare la conclusione sul primo palo da Curci. Nella ripresa Venosa subito pericoloso con Baratto, gran giocata la sua con Petruzzelli pronto alla parata, poi con Papagni, che non aggancia in area il suggerimento di Grieco e quindi con Livieri che sciupa davanti a Petruzzelli l'assist di Carlino servito dal calcio d'angolo di Conte. Mister De Pasquale suona la carica e fa entrare Piscopo al posto di Livieri. Raggi dovrebbe cambiare l'assetto tattico ed invece al 18' tira fuori l'unico giocatore che garantiva profondità, D'Isanto, per inserire Selvaggi, che non ha sicuramente le stesse caratteristiche. Al 20' Venosa in dieci per un'ingenuità di Ciocia. Deleonardis crolla al suolo per crampi, il bomber ospite manda a quel paese l'arbitro e per lui arriva il secondo giallo con espulsione automatica. Ma è sempre il Matera a tremare, nonostante la superiorità numerica. Della Corte è spiazzato sul lancio lungo per Grieco ma riesce a recuperare con una progressione strappa-applausi. Nuova mossa di De Pasquale: dentro Braniki, fuori nonno-Baratto. Al 26' tocca a Valdez giocare il derby al posto dell'evanescente Ancora. L'argentino gioca esterno destro basso ma la classe non è acqua e Valdez si fa notare prima con una sgroppata sulla fascia utile per conquistare il terzo angolo e poi quando respinge di testa il calcio piazzato dalla destra di Conte. Venosa in dieci ma sempre pericoloso: Conte batte un'altra punizione per la testa di Carlino, Petruzzelli c'è. Il Venosa insiste e con i nuovi entrati Braniki e Piscopo confeziona il pareggio da un calcio di punizione inesistente: il polacco spizzica di testa un pallone in profondità sul quale Piscopo è bravo a cercare la pressione regolare di Raimondi: Piscopo casca e l'arbitro assegna una punizione centrale dal limite dell'area. L'occasione è ghiotta per Grieco e il suo diagonale si insacca alla destra dell'immobile Petruzzelli. In tribuna esplode la contestazione con il classico invito "andate a lavorare" ma restano ancora da giocare dieci minuti più recupero. Il nuovo entrato Raimondi si becca prima un giallo per simulazione e poi spedisce sulla traversa l'invito dalla destra di Valdez, pronto a battere un'altra punizione dalla destra dopo un fallo netto sullo sgusciante Marsico. Al 42' Cimadomo ci prova con un calcio di punizione dalla distanza, la palla rimbalza ma nessun materano riesce a deviarla in porta. Il tiro di Marsico fa invece il solletico a Curci al minuto 44 e non passa nemmeno la sua bomba su punizione dai trenta metri: la barriera si oppone e la difesa regge anche sul secondo tentativo. Al 47' il secondo miracolo di Marsico. Valdez batte l'ultimo calcio d'angolo nel terzo minuto di recupero, la difesa del Venosa ribatte su Cimadomo, pronto a lanciare Deleonardis e il suo colpo di testa del gravinese diventa un invito a nozze per tre giocatori del Matera, Naglieri, Camasta e Marsico, con il materano favorito dal rimbalzo del pallone e pronto ad insaccare per una vittoria incredibile!
SALA STAMPA
Mister De Pasquale, il tecnico del Venosa, è amareggiato: "Sconfitta immeritata, decisa da un'interpretazione sbagliata dell'arbitro. Con gli assistenti di parte l'arbitro non poteva certamente vedere quel fuorigioco ma "in dubbio pro reo", nel senso che doveva favorire la squadra che sta in difesa. Il bicchiere mezzo pieno è la grandissima prestazione offerta dai miei ragazzi, sia in parità numerica e ancora di più quando siamo rimasti in dieci. Dispiace per il comportamento scorretto del mio collega, che non so neanche come si chiama. A fine partita ho detto a Cimadomo di riferire cosa penso di lui sia sotto il profilo umano che calcistico. Quando si dirige dalla panchina bisogna pensare alla propria squadra e non agli avversari ma Raggi si è comportato come un bamboccio… La vita mi ha insegnato che prima di essere un allenatore devi essere un uomo."
Nel Matera è confermato il silenzio stampa ma da questa domenica è delegato a rispondere alle domande dei giornalisti il team manager Bruno Loperfido. Anche lui era in panchina e chiediamo la versione della panchina materana sui contrasti con mister De Pasquale. "Qualche frase è stata fraintesa e se qualcuno si è sentito offeso la società chiede scusa. Sul gol in sospetta posizione di fuorigioco che ha scatenato le proteste del Venosa dico che l'arbitro era solo e doveva essere aiutato." Non sappiamo da chi, ma non è il caso di approfondire. Avevamo chiesto i tre punti per il morale e la classifica di questa squadra terrorizzata dalla paura di vincere e ci auguriamo che questa vittoria possa avviare la sospirata rimonta. Il calendario ci dà una mano con la trasferta di Lavello ma guai a prendere sottogamba l'impegno. Anche perchè arriveranno le squalifiche di Deleonardis e Naglieri, entrambi ammoniti e già diffidati.
Michele Capolupo