Inter campione d’Europa: rivivi la festa neroazzurra di Matera

Un gol per tempo di Diego Milito e l’Inter diventa campione d’Europa nell’anno del grande slam. Un trionfo atteso 45 anni dai sostenitori neroazzurri, che al triplice fischio finale della sfida disputata al Bernabeu di Madrid, lo stesso stadio che aveva segnato la vittoria dell’Italia al mondiale di Spagna 1982, fanno partire una festa neroazzurra che coinvolge tutta la penisola di fede interista. Grande festa anche a Matera, con i piccoli fans pronti a celebrare la storica tripletta della squadra di Josè Mourinho in piazza Mulino. Un carosello di auto colorate di neroazzurro ha “svegliato” il centro cittadino sino a tarda notte mentre il corteo neroazzurri ha raggiunto piazza Vittorio Veneto attraverso via Ascanio Persio, dopo una breve sosta per festeggiare con lo champagne offerto dal bar di fede neroazzurra presente in questa strada. Nella centralissima piazza Vittorio Veneto è arrivata anche la Champion’s League, riprodotta da alcuni tifosi per rivivere le stesse emozioni di capitan Zanetti e compagni sulla tribuna dello stadio madrileno. La gioia per la vittoria ha contagiato tutti i tifosi neroazzurri presenti a Matera e il premio per la “pazzia” più originale va certamente al tifoso che si è tuffato per un bagno nella fontana fernandinea. Una festa che si è prolungata sino a tarda notte nella quale non sono mancati i cori per gli avversari di sempre, i tifosi juventini. Tra i calciatori più acclamati naturalmente Diego Milito, il bomber che ha messo la firma sul triplo successo neroazzurro: l’attaccante argentino ha segnato il gol-scudetto a Siena, la rete per vincere la Coppa Italia a Roma e la doppietta al Bernabeu di Madrid che ha regalato l’attesa Champion’s League. Un trionfo memorabile che i tifosi interisti ricorderanno a lungo. Chi non ha potuto gioire per i trionfi della Grande Inter di Helenio Herrera può sicuramente festeggiare quelli di Jose’ Morinho, l’uomo di Madrid, il tecnico destinato ad allenare il prossimo anno proprio i “galattici” del Real.

Michele Capolupo

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