Il fighter materano Giuseppe Di Cuia ha vinto il campionato intercontinentale di kickboxing per la categoria Wako Pro 64,6 kg battendo sul ring di Libreville, città africana dello Stato del Gabon, il campione africano Matesso Yannick al termine di un’esperienza indimenticabile vissuta dal 5 al 9 giugno dagli atleti e dai tecnici della società Dinamic Center di Matera. Gara perfetta dell’atleta materano, che è riuscito a mettere k.o. il suo avversario all’ottava ripresa. Di Cuia, guidato dal maestro e commissario tecnico della nazionale italiana Biagio Tralli si è laureato così campione intercontinentale, traguardo che precede il titolo più ambito, quello di campione del mondo. La squadra materana, composta da Giuseppe Di Cuia, Vincenzo Scarnato e Vito Plasmati è stata capitanata dal maestro Campione del Mondo e neo direttore tecnico della Nazionale Italiana di Full Contact Biagio Tralli. La delegazione ha rappresentato l’ Italia e si è presentata sul ringo con onore e rispetto verso gli avversari ma soprattutto verso gli abitanti del luogo che pur vivendo in condizioni disagiate non hanno avuto difficoltà a regalare sorrisi ed abbracci agli ospiti, con uno spirito di accoglienza che raramente si riscontra in altre parti del mondo.
L’ evento è stato promosso e sponsorizzato dal Ministero dello Sport Gabonese e magnificamente curato nei dettagli dal presidente della Federazione di kickboxing locale Nasser Nassiri e dal vicepresidente della federazione italiana Donato Milano.
Il programma prevedeva un torneo a 19 Nazioni a supporto di tre titoli professionistici, due intercontinentali ed uno mondiale rispettivamente nelle discipline del Full Contact e della Low Kick.
I tre atleti lucani, tutti tesserati per la Dinamic Center Matera del maestro Tralli, sono stati gli unici italiani in gara ed hanno dimostrato grande stile, forza e tecnica, il tutto da contorno alla grande voglia di vincere che ne contraddistingue il carattere.
Scarnato nei -75 kg Full Contact, Plasmati nei -71 kg Low Kick e Di Cuia a contendersi uno dei tre titoli professionistici in programma nella serata conclusiva a -64,600 kg di full contact hanno regalato al caloroso pubblico forti emozioni ed al loro maestro grandi soddisfazioni.
Di Cuia in particolare, gia campione d’ Europa professionisti, ha tentato l’ assalto al titolo intercontinentale contro l’ atleta di casa Yannick Matesso, campione africano solido, temuto in tutta l’africa e dal grande cuore.
Il primo atleta a salire sul ring è stato Vincenzo Scarnato che è riuscito a battere l’ atleta di casa Walter Fulleur ed accedere alle semifinali in cui ha pagato il lungo periodo di lontanzanza daal ring, il grande tifo gabonese ed anche il fatto di ritrovarsi a giocare la sua prima esperienza internazione.
Poco dopo è toccato a Vito Plasmati il battesimo del ring, anche lui contro un forte atleta di casa, Lounbou Beranger.
L’atleta materano è partito da subito con forti calci e veloci spostamenti, combattendo magnificamente ed eseguendo con diligenza le tecniche sapientemente orchestrate dal Maestro Tralli che nell’angolo leggeva i pericoli e guidava Vito alla vittoria ed all’ accesso alle semifinali, chiudendo il primo giorno di competizioni.
Sabato 8 giugno si parte dal mattino con la conferenza stampa per i tre titoli pro in programma la sera successiva ed il peso per tutti gli atleti. Poi si ritorna al Au Gymnase Du Prytanee Militare per continuare le competizioni.
Il primo a salire sul ring è ancora Scarnato, che affronta il campione iraniano Ali Tomeng. Dopo una partenza lenta ed un po’ contratta da parte del nostro portacolori, nella seconda ripresa l’ atleta si sblocca ma non riesce ad ascoltare il suo angolo per chiudere la partita; pur procurando notevole affanno all’ atleta iraniano nel prosieguo per la pressione messa in campo, Scarnato non riesce a mettere a frutto le raccomandazioni dell’angolo per portare questo match dalla propria parte chiudendo questo torneo al terzo posto.
Più tardi è Plasmati a salire sul ring per affrontare in semifinale il fortissimo atleta francese Eduard Bernadou, molto conosciuto nell’ ambiente, già Campione Europeo in carica e medaglia d’argento ai mondiali del 2011. L’ atleta francese viene studiato meticolosamente dal DTN Tralli, che prepara una strategia da opporre al campione per limitarne le grandi doti. Plasmati applica alla lettera quello che suggerisce il coach e chude la prima ripresa in vantaggio sulll’ atleta Francese. Bernadou dall’ alto della sua esperienza cerca di ribaltare le carte in tavola; Plasmati affronta allora la seconda ripresa rispondendo colpo su colpo agli attacchi del francese, ma nella terza ripresa Bernadou, raschiando il fondo del suo enorme arsenale, riesce a prendere il largo e si aggiudica questo match stupendo.
La soddisfazione per la prestazione di Plasmati da parte del DTN è stata davvero immensa perchè atleta materano ha tenuto testa ad uno dei più forti combattenti almondo, aggiudicandosi anche lui il terzo posto, su ben dieci atleti presenti in categoria.
Domenica 9 giugno palazzetto gremito a Libreville per il grande spettacolo finale: in programma oltre alle finali per i titoli pro anche quattro finali del torneo.
Il primo titolo in gioco è quello che vede di fronte Giuseppe Di Cuia e Yannick Matesso. Dopo le presentazioni di rito e gli inni si parte.
1° round: Di Cuia parte subito in attacco con potenti colpi di gambe ai fianchi di Matesso, cercando poi di sfuggire alle aggressive offensive del rivale, reattivo e potente soprattutto di braccia. Per i 3 giudici la ripresa è dell’italiano.
2° round: Sulla falsariga della precedente, in attesa di dar fuoco alle polveri aumentando il ritmo. Ripresa per Di Cuia.
3° round: Continuando ad usare magnificamente le gambe ed i circolari al corpo, Di Cuia comincia a lanciare anche qualche duro colpo di braccia, per far sentire anche qui la pesantezza che è in grado di imprimere ai suoi attacchi. Altra ripresa per l’ atleta materano.
4° round: Cosciente di essere in svantaggio in questo inizio, Matesso aumenta la pressione e spinge maggiormente con i propri colpi di braccia. Prima ripresa per il gabonese.
5° round: Ancora l’ atleta di casa cerca di aumentare il ritmo, tentando di chiudere per k.o. alternando forti colpi di braccia e di gambe. Anche questa ripresa è per lui ma la tattica studiata a tavolino dal maestro Tralli porta i propri frutti giacchè Matesso si ritrova già da ora in debito di ossigeno.
6° round: Di Cuia riprende le redini del confronto in mano, sciorinando un bagaglio tecnico di altissimo livello e deliziando i numerosi spettatori con forti combinazioni di braccia e gambe, aggiungendo uno dei suoi marchi di fabbrica, qualche potente calcio girato molto indigesti all’ avversario. Ripresa tutta per l’italiano con Matesso che sfiora il suo primo conteggio e appare sfinito.
7° round: Dopo aver incassato delle bordate di braccia tremende, il coriaceo gabonese è costretto a fermarsi per il primo conteggio del referee. Dopo il “kd”, Di Cuia continua a tempestare di colpi Matesso spingendolo alle corde: qui Di Cuia sferra uno stupendo calcio girato ad uncino al capo dell’avversario che lo costringe ad appoggiare le ginocchia al tappeto ed ascoltare il secondo count. Ci pensa la campana a salvare l’ atleta di casa ma è ormai solo questione di tempo. Altra ripresa chiaramente in favore dell’ alfiere materano, con ben tre punti di vantaggio sui cartellini in virtù dei conteggi.
8° round: in trance agonistico, Di Cuia continua il proprio lavoro di demolizione, portando fortissimi frontali al corpo del rivale, fino al colpo decisivo, un gran front kick sinistro al fegato che chiude la sfida ben due riprese prima della chiusura del mach.
Incontenibile a questo punto la gioia e la soddisfazione per la delegazione italiana in questa stupenda manifestazione, con il DTN Tralli soddisfatto ed orgoglioso dei risultati ottenuti dagli allievi della sua “scuderia” e della strategia studiata a tavolino e in palestra per affrontare il forte fighter africano.
La fotogallery del match