Ottavo posto nel medagliere, con 48 medaglie complessive (13 ori, 13 argenti e 22 bronzi). Gli Azzurri della Federkombat chiudono nella “top ten” della Kickboxing mondiale la loro esperienza al World Championship Wako 2022, terminato ieri a Jesolo con le finali del Point Fighting a squadre. Il Mondiale giovanile, organizzato in Italia, è stato un successo non solo sportivo. Con cinquemila presenze sul territorio del litorale veneziano e una bellissima rappresentazione concreta di quello che lo sport può dare per essere da esempio ai giovani e al mondo intero: aggregazione, inclusione, fratellanza, rispetto e amicizia. I valori fondanti della Wako, della Federkombat e di una disciplina sempre più nobile e praticata, anche nel nostro Paese.
A livello sportivo, è la scuola della Bulgaria a vincere il Mondiale: 28 ori per i giovani arrivati da Sofia e non solo, protagonisti di incontri spettacolari sui ring e sui tatami. I cugini dell’Ungheria subito dietro, 25 ori, con la sorpresa del Regno Unito a chiudere il podio: terzo posto con 24 medaglie iridate. Irlanda, Polonia, Turchia, Serbia e Italia sotto quota venti, rispettivamente tra il quarto e l’ottavo posto.
Il presidente Federkombat Donato Milano traccia il bilancio di un evento destinato a lasciare il segno: “A livello organizzativo abbiamo ricevuto complimenti delle federazioni da noi ospitate. Devo dire grazie al nostro Nicola Traina, ma a tutto il nostro staff e ai vertici della federazione, da Riccardo Bergamini a Stefano Rigamonti. I risultati? Siamo contenti. Al di là delle medaglie, quello più grande è leggere negli occhi dei nostri ragazzi la bellezza di questa esperienza: torneranno a casa diversi, arricchiti. Ringraziamo la città di Jesolo, torneremo presto qui per i nostri eventi. L’ospitalità e la disponibilità mostrate nei nostri confronti vanno ripagate con il nostro massimo impegno”.
Il responsabile del settore Contatto pieno, nonché Vice Presidente Federkombat, Riccardo Bergamini: “Per quanto riguarda il contatto pieno, siamo soddisfatti: abbiamo portato a casa sei medaglie, tre argenti e tre bronzi, su undici atleti arrivati qui a Jesolo. Complessivamente, abbiamo portato 160 atleti e una media di uno su quattro ha portato a casa una medaglia. L’Italia è polivalente: è competitiva sia sui ring che sui tatami, una qualità che ci viene riconosciuta anche dai vertici della Kickboxing internazionale”.
Pienone di medaglie per gli Azzurri del Contatto leggero, l’orgoglio del responsabile del settore, Massimo Casula: “E’ stata lunghissima e durissima gestire, in qualità anche di team manager, ben 160 atleti. Ho vissuto tutto il Mondiale con grande passione. Sono affezionato a questi ragazzi: gioisco con loro e piango con loro, come ho fatto per tutte le medaglie vinte qui a Jesolo”.