Ultimissima di mercoledì 16 marzo:
Il Matera ha deciso di risolvere consensualmente e con reciproca soddisfazione il rapporto di lavoro con il portiere Alessandro Lorello, di 23 anni e il difensore Salvatore Cannella, di 21 anni.
Il tecnico del Matera è stato squalificato per un turno in seguito all’ingiusta espulsione rimediata domenica scorsa a Milazzo. Fermato per un turno anche il difensore Calà. Il tecnico del Matera era entrato in campo per invitare i suoi giocatori a spedire la palla fuori visto che c’era un giocatore a terra del Milazzo infortunato e l’arbitro ha pensato di allontanarlo perchè il tecnico aveva violato comunque il regolamento. Ci può stare, per carità ma la sorpresa è arrivata dal referto compilato dopo la gara dal signor Matteo Valente della sezione di Roma 1, arbitro chiamato a dirigere la sfida in terra siciliana. Cadregari è stato squalificato “per condotta gravemente scorretta verso un calciatore della squadra avversaria durante la gara, una condotta che aveva portato all’allontanamento dal campo. Una versione totalmente diversa da quella riferita in sala stampa dal tecnico del Matera, che non ha mai nascosto il suo rapporto infelice con i direttori di gara. L’allenatore lombardo ha collezionato a Milazzo la quarta espulsione ma se nelle prime due occasioni aveva evitato lo stop domenica 27 marzo, in occasione di Matera-Campobasso, dovrà nuovamente guarda la partita dalla tribuna: al suo posto sarà in panchina il vice Nicola Tarroni. Un turno di squalifica anche per Calà, espulso per due ammonizioni rimediate nei primi 35 minuti della gara persa a Milazzo.
Contropiede di SassiLive su Milazzo-Matera
Un allenatore preparato, un grande uomo, un maestro come pochi ne sono rimasti nel panorama del calcio italiano. Si chiama Adriano Cadregari, arriva dal nord, precisamente da Crema ma ha scelto una città del Sud accettando nella scorsa estate la “scommessa” del Matera. Una squadra che puntava esclusivamente sui giovani per conquistare una salvezza in anticipo in modo da permettere alla società di trovare le basi sui quali programmare a lungo la permanenza in Lega Pro. Non era difficile arrivare penultimi, visto che il regolamento prevedeva una sola retrocessione diretta, almeno per questa stagione in corso ma Cadregari è riuscito a dare la sua impronta ad un gruppo di ragazzini alla prima esperienza in campionato di calcio professionistico. Raggiunta in anticipo la salvezza matematica, per la precisione a nove giornate dalla fine al termine della gara persa a Brindisi, il Matera ha continuato ad affrontare questo campionato sfruttando la regola che garantisce contributi economici a chi fa giocare il maggior numero di under. Cadregari, che ha sempre fatto giocare chi stava più in forma e non ha mai guardato in faccia a nessuno si è ritrovato a Milazzo senza Fedi, Villagatti, Di Fusco e Giannone, tutti titolari della formazione tipo ma anche senza Cirillo e Cannella. Ma Cadregari siccome non si fa prendere dal panico nemmeno in situazioni di emergenza aveva deciso di “dirottare” nella Berretti Scarpato, Spilabotte e De Martino, ritrovandosi quindi in piena emergenza, a tal punto da rinunciare ai canonici 18 atleti e presentando in panchina i giovanissimi Donnadio, Manieri e Miraglia, con quest’ultimo alla terza presenza in prima squadra. Il Matera è andato sotto di due gol in 35′, ha perso Calà per doppia ammonizione ma ha continuato a giocare una partita senza preoccuparsi dell’avversario che aveva di fronte, riaprendo il match in avvio di ripresa e sfiorando in un paio di occasioni anche il pareggio con il redivivo Alassani, che si è dato da fare non solo in avanti ma ha dimostrato di saper fare anche il terzino quando Cadregari ha dovuto modificare l’assetto tattico in seguito all’espulsione di Calà. Un Matera che abbiamo definito “garibaldino” e non solo perchè giocava a Milazzo. Il Matera che piace a Cadregari è questo e tutti i tifosi materani devono essere fieri di questa squadra. La speranza è che il giocattolo costruito in estate in collaborazione con il signor Gino Dimitri possa restare in piedi. L’emergenza è stata tamponata con l’arrivo dello sponsor e qualche altro contributo ma la società non può certamente programmare il futuro con qualche migliaia di euro.
Michele Capolupo