La Promenade des Anglais è stato il teatro, domenica 24 giugno, della quattordicesima edizione di “Ironman France à Nice”: 2.750 atleti che si sono dati battaglia per contendersi la vittoria, o anche solo il traguardo di terminare la gara, percorrendo 3,8 chilometri di nuoto nelle acque della Baia degli Angeli, 180 chilometri in bicicletta nell’arrière pays e, infine, 42,192 chilometri di corsa a piedi, pari alla distanza della maratona. Alla partenza, grandi nomi tra gli uomini Frederik Van Lierde, che ha vinto quattro volte la competizione, Victor Del Corral, Antony Costes, Romain Guillaume e Eneko Llanos. Tra le donne Manon Genêt , Charlotte Morel , Carrie Lester, vincitrice nel 2017, Magali Tisseyre e Melissa Hauschildt. Matera e la Basilicata sono state rappresentate dal materano Antonio Ambrosecchia, il primo atleta lucano a partecipare a questa gara.
Antonio Ambrosecchia racconta la sua indimenticabile esperienza sportiva: “La frazione di nuoto dell’Ironman di Nizza presenta le normali difficoltà del nuoto in mare, con l’aggravante che “la costa azzurra” propone una situazione in cui il fondale non si vede, come invece capita in altre occasioni. I due giri di boa in acqua sono stati motivanti ed emozionanti perchè passare vicino al grande pubblico che già dalle prime ore del mattino è pronto a sostenere ed incitare tutti i partecipanti. La zona cambio, posizionata sulla “Promenade Des Anglais” è molto lunga, e questa situazione comporta un tempo di cambio T1 e T2 abbastanza dilatato.
La frazione di bici è una delle caratteristiche dell’ Ironman di Nizza.Il dislivello è “importante” e la maggior parte è concentrato prevalentemente nei primi 70 km. Dopo 20Km scorrevoli e veloci, si attacca la Cote de la Condamine. Un muro lungo poco più di 500 metri ma con pendenze “fastidiose” (superiori al 10%); da non prendere alla leggera, che ho affrontato con rapporto leggero per non eccedere con la produzione di lattato. Dopo qualche km si riprende a salire per la Cote des Gattiéres, un tratto molto pedalabile che porta gradualmente poco dopo il quarantesimo Km a Tourette sur Loup passando per Vence. Questo tratto è molto bello dal punto di vista paesaggistico e decisamente pedalabile. Nella discesa che porta a Gourdon si spinge bene senza pericoli di alcun tipo. Al cinquantesimo chilometro si riprende a salire, in direzione Chateauneuf de Grasse; dopo circa 6km di salita, c’è una svolta secca a destra e si attacca l’ascesa al Col de l’Ecre. Tutta esposta al sole. E qui occorre fare molta attenzione, perché è molto facile farsi prendere dall’entusiasmo e andare su andature e frequenze cardiache troppo elevate; una scelta di ritmo sbagliato in questo tratto rischia di “far pagare dazio” nel tratto successivo e soprattutto sulla seconda salita veramente impegnativa, la Cote de St. Pons che si trova al km 110; anche perché quest’ ultima arriva dopo una discesa in cui si può spingere molto e il “contraccolpo”è abbastanza evidente e disagevole.Arrivati a questo punto al km 125 si incontra la Cote de Coursegoules, breve, ma intanto la stanchezza incomincia a farsi sentire. Dopo di che inizia la parte più bella del percorso dell’Ironman di Nizza: la meritata discesa verso il mare, con un piccolo “fastidio” al km 135, rappresentato dalla Cote du Broc. Da qui in poi si scende e basta e il “peggio” della frazione ciclista è ormai alle spalle. L’Ironman di Nizza ha una frazione in bici da affrontare con grinta e lucidità.Ovviamente tutti gli Ironman sono duri! L’Ironman di Nizza è senza dubbio uno dei più impegnativi, per via di un altimetria della frazione di bici non certo agevole, e di condizioni climatiche quasi sempre “al limite”.Iniziare la frazione di corsa 42,192 km di maratona su una Promenade piena di gente, peccato però per l’ultimo giro di 10 km dove un acquazzone e vento hanno allungato il mio tempo finale altrimenti sarei riuscito a battere il muro delle 11 ore.
In conclusione posso dire che il mio Sogno è diventato realtà iniziato ben 5 anni fa con allenamenti duri e faticosi,ma con tanta voglia di mettermi in gioco in un avventura piena di emozioni e rinunce da parte di tutta la famiglia, comunque Iroman Nizza è veramente dura sia per i suoi 3,8km di nuoto in un mare splendido ma con correnti fastidiosi,sia per la frazione di bici con i suoi 180 km in un paesaggio fantastico,ma duro per le pendenze che ci sono e ultimi 50 km controvento, infine 42,192 km di maratona. “I sogni sono la benzina della vita, viverla al meglio è un nostro bisogno, viverla intensamente è un nostro dovere!” Un grazie particolare alla mia famiglia e ai miei cugini e a tutti i miei compagni di squadra che mi hanno sostenuto in questa grande impresa”.