L’apneista Homar Leuci ha scelto la città di Matera per proseguire la preparazione invernale in vista delle competizioni previste nel prossimo mese di settembre in cui tenterà di superare due record, quello in assetto costante, che detiene attualmente a quota 95 metri e quello in assetto variabile. Nel primo tenterà di sfondare il “muro” dei cento metri ma dovrà fare i conti con il turco Devrim Ulusoy, nel secondo dovrà cercare di superare se stesso, dopo aver toccato la profondità del mare alla distanza di 131 metri.
In mattinata Homar Leuci ha svolto il suo primo allenamento presso Aqvaworld Bluwellness Family Club, che ospita la piscina indoor più profonda d’Italia. Al termine della sua prima immersione l’apneista ha raccontato come è nato il contatto con la città di Matera. “E’ stato Luca Ruggieri, proprietario di Aqvaworld Bluwellness Family Club e grande appassionato di questo sport, ad invitarmi a Matera per avviare una serie di progetti molto interessanti. Matera dispone della piscina indoor più profonda e la struttura potrà diventare il punto di riferimento per gli apneisti del Meridone. Matera in pratica diventerà la mia seconda casa perchè mi allenerò e metterò a disposizione la mia esperienza per la didattica e la formazione aziendale, in modo da spendere anche la mia laurea in economia e commercio conseguita alla Cattolica di Milano”.
Dopo Maiorca e Pellizzari è arrivato quindi il momento della possibile consacrazione per Homar Leici. Il trentaseienne originario della Puglia (il papà è di Trani, la mamma di Monte Sant’Angelo) e calabrese di adozione visto che nel mare di Soverato a trovato il posto ideale per disputare le prove mondiali che ha già disputato con ottimi risultati, racconta come è nata la passione per questo sport. “Anche se sono pugliese e ho il mare a due passi in realtà ho cominciato a fare i primi tuffi all’età di sei anni nel mare ligure di Ospedaletti, in provincia di Sanremo, perchè quella era la località in cui andavo in vacanza da piccolo con i miei genitori. Poi a tredici anni un otorino mi ha consigliato di smettere a causa di un’otite riscontrata durante una visita medica. A vent’anni sono andato in vacanza con gli amici in Messico e poichè sono stato sempre affascinato dagli squali ho deciso di fare un’immersione. Tutto è filato liscio e così ho deciso di cominciare quest’avventura con l’apnea. Mi sono laureato, ho vissuto per alcuni anni in Francia e oggi sono pronto per dare il massimo e migliorare le mie prestazioni cercando di ripetere i successi di grandi atleti come Maiorca e Pellizzari. Lavoro con un gruppo di professionisti che mi aiutano quotidianamente nelle tre ore di allenamento e vorrei ringraziare in particolare Camillo Viscomi, Andrea Pedrani, Livia Milano e Clara Agosti, che mi aiuta molto per il training mentale”.
Sei nato in Puglia, ad un’ora di strada da Matera ma non avevi mai visto i Sassi? Che sensazioni hai provato quando sei sceso negli antichi rioni per la prima volta? “Sono rimasto incantato dai Sassi, avete una bomboniera e sono molto felice di aver scelto un’altra città del Sud. Dopo Soverato ecco Matera. Ci tengo a sottolineare che sono orgoglioso di allenarmi in posti stupendi del Sud Italia a differenza di altri che preferiscono andare in Egitto e allenarsi nel Mar Rosso piuttosto che in Arabia Saudita. E sapete perchè? Non saprei rinunciare alla nostra cucina”.
Michele Capolupo
Homar Leuci nasce a Milano il 9 giugno del 1976. Dal 2005 è membro della Nazionale Italiana di Apnea, è istruttore Apnea Academy e Allenatore Tecnico FIPSAS. Nel 2004 vince il Trofeo Apnea Academy e stabilisce il nuovo primato italiano di apnea dinamica con 157 metri. Nel 2007 difende i colori azzurri partecipando al Campionato del Mondo della CMAS a Bari, dove l’Italia si classifica terza nel medagliere finale. Nel 2012 raggiunge il risultato più importante della sua carriera agonistica con un doppio record mondiale certificato CMAS: – 95 metri in assetto costante e ben 131 metri in assetto variabile.