L’atleta paralimpico Emilio Frisenda protagonista a Melfi peri i campionati regionali di nuoto Paralimpico. La manifestazione è stata organizzata dalla FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpica) di Basilicata intitolata Sport per la liberazione dal motto “il migliore non è colui che arriva primo ma colui che dà il massimo”. Il forte atleta lucano Frisenda Emilio portacolori del team Light Matera non ha deluso le aspettative vincendo la gara dei 50 e 100 mt stile libero fermando il cronometro a 51”12 e 1’56”24 e conquistando i titoli di campione regionale.
“I nuotatori – spiega Angelo Rubino responsabile tecnico del team Light – si sono classificati in base al tipo di disabilità. Nuotatori con disabilità fisiche sono collocati in una categoria tra 1 e 10, dove 1 corrisponde ai tipi più severi di disabilità.
Le disabilità dei nuotatori paralimpici possono essere singole o multiple assenze di arti, paralisi, patologie del midollo spinale (che hanno portato alla paralisi o a una disabilità nella coordinazione degli arti), nanismo.
I numeri delle categorie sono associati con prefissi che dipendono dal tipo di evento. Il prefisso “S” corrisponde alle categorie stile libero, dorsoe farfalla, “SB” alla categoria rana ed “SM” alla mista. Un nuotatore con diverse disabilità fisiche può competere ad esempio nel dorso in una competizione S3, mentre un nuotatore non vedente può competere nel misto nella classe SM11.
Le categorie sono organizzate così:
• S1 SB1: i nuotatori in questa classe sportiva hanno avuto una perdita significativa della massa e potenza muscolare e/o del controllo delle gambe, delle braccia e delle mani. Alcuni atleti hanno anche un controllo limitato del tronco. Questo può essere causato dalla tetraplegia, per esempio. I nuotatori in questa classe in molti casi fanno uso di una sedia a rotelle nella vita quotidiana.
• S2 SB1: i nuotatori in questa classe sportiva fanno conto principalmente sulle loro braccia per nuotare. La funzione delle loro mani, gambe e del tronco è limitata dalla tetraplagia o da problemi di coordinamento per esempio.
• S3 SB2: questa classe sportiva include atleti con un’amputazione di entrambe le braccia e le gambe; nuotatori con una ragionevole disabilità alle braccia e la mancanza di controllo sulle gambe e/o sul tronco; nuotatori con severi problemi di coordinazione in tutti gli arti.
Nuotatori affetti da problemi di vista competono in categorie separate, e sono collocati nelle categorie 11, 12 o 13. La categoria 11 comprende i nuotatori totalmente ciechi, mentre gli atleti della categoria 13 hanno una situazione meno grave di ipovisione.
Nuotatori con disabilità mentali competono nella categoria 14.
Il nostro obiettivo è quello di avvicinare più persone a competere in questo sport meraviglioso”.
Prossimo impegno per il portacolori del team light Matera è in programma domenica 5 maggio a Gioia del Colle.
Apr 26