E’ stato firmato lo scorso 1° febbraio la convenzione tra la Comunità Montana “Alto Basento” e l’Ass-Temporanea d’impresa composta tra le società sportive A.S.D. Basilicata Nuoto 2000 di Potenza e la Hydrosport di Matera per la gestione dell’impianto natatorio denominato “Piscina del Basento”.
La piscina riapre all’utenza pubblica dopo la chiusura di alcuni mesi in quanto il suddetto impianto natatorio e stato sottoposto ad alcuni interventi di manutenzione straordinaria che ne hanno migliorato la funzionalità.
La ripresa dell’attività avviene anche grazie all’impegno degli amministratori comunali dei paesi di Campomaggiore, Castelmezzano, Pietrapertosa, Albano di Lucania, Brindisi di montagna, Trivigno e Calvello per la provincia di Potenza e di Calciano per la provincia di Matera, che sono intervenuti affinché la Piscina sia fruibili per i cittadini presenti sul territorio.
Infatti la piscina è ubicata nel territorio di Campomaggiore nei pressi della Strada Statale 407 “Basentana”, all’altezza dello svincolo in uscita del suddetto paese.
L’impianto natatorio di nuova realizzazione è tra i più moderni della Regione e per questa sua strategica ubicazione risulta essere facilmente raggiungibile sia per gli abitanti residenti nei paesi della provincia di Potenza che di quelli di Matera che gravitano nei pressi del fiume Basento, oltre naturalmente anche per gli stessi cittadini del capoluogo lucano che, con circa 20 minuti di auto, hanno a loro disposizione un altro impianto natatorio.
Presso la piscina coperta composta da n.2 vasche di cui una semiolimpionica e l’altra di ambientamento per bambini, entrambe le società sportive in collaborazione con gli istruttori della Federazione Italiana Nuoto, organizzeranno i corsi di nuoto, acquagym, acquazumba e avviamento alla pallanuoto, sia maschile che femminile.
L’obbiettivo che si prefiggono le due società sportive per questa stagione sportiva 2016 è quello di sviluppare l’attività natatoria e la ginnastica in acqua coinvolgendo il maggior numero di utenti a partire dai 3 anni in poi fino alla terza età, oltre naturalmente ad avere un’attenzione particolare ai soggetti diversamente abili.